Memorie di un sardofascista

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Paolo Pili

Poco più che una meteora, Paolo Pili entrò e uscì dall’orizzonte politico del fascismo, che aveva cercato invano di “sardizzare”, come gli altri suoi compagni che lo avevano seguito portando come “dote” gli ideali del combattentismo nato con la Grande Guerra e diventato movimento politico con la nascita del Partito Sardo d’Azione. Pili fu il secondo direttore del PSdA nel 1922 e per tre anni fu poi segretario del Partito Nazionale Fascista nella provincia di Cagliari. Fu messo ai margini dopo tre anni dal Fascismo diventato regime. La sua esperienza di organizzatore di contadini e allevatori, i rapporti con gli esponenti politici, amici e avversari, trovano spazio in queste memorie, che Mario Cubeddu ha curato, arricchendo la seconda parte del volume con un saggio biografico.

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Paolo Pili

Poco più che una meteora, Paolo Pili entrò e uscì dall’orizzonte politico del fascismo, che aveva cercato invano di “sardizzare”, come gli altri suoi compagni che lo avevano seguito portando come “dote” gli ideali del combattentismo nato con la Grande Guerra e diventato movimento politico con la nascita del Partito Sardo d’Azione. Pili fu il secondo direttore del PSdA nel 1922 e per tre anni fu poi segretario del Partito Nazionale Fascista nella provincia di Cagliari. Fu messo ai margini dopo tre anni dal Fascismo diventato regime. La sua esperienza di organizzatore di contadini e allevatori, i rapporti con gli esponenti politici, amici e avversari, trovano spazio in queste memorie, che Mario Cubeddu ha curato, arricchendo la seconda parte del volume con un saggio biografico.

Brossura, 16 x 24 cm. pag. 390 + 12 pagine fuori testo con foto b/n

Stampato nel 2021 da Edes Editrice

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