La memoria bruciata

22.00

Mario Castellacci

La gran parte di coloro che, dopo l’8 settembre aderirono alla Repubblica Sociale Italiana, non avevano ancora vent’anni. Ad ingrossare le file dei “repubblichini” non accorsero solo i fascisti, vi accorsero anche molti ragazzi al grido di “viva l’Italia”, ragazzi che semplicemenmte pensavano si dovesse restare fedeli a certe idee di Patria, Onore, Fermezza, disposti farsi uccidere per questi ideali. A questa categoria appartiene Mario Castellacci, a cui toccò scrivere le parole di quella canzone straffotente, il cui verso iniziale… “Le donne non ci vogliono più bene” divenne la colonna sonora di una generazione emarginata che poi, a guerra finita, fece della propria emarginazione una bandiera, un segno di sprezzante distinzione.

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Descrizione

Mario Castellacci

La gran parte di coloro che, dopo l’8 settembre aderirono alla Repubblica Sociale Italiana, non avevano ancora vent’anni. Ad ingrossare le file dei “repubblichini” non accorsero solo i fascisti, vi accorsero anche molti ragazzi al grido di “viva l’Italia”, ragazzi che semplicemenmte pensavano si dovesse restare fedeli a certe idee di Patria, Onore, Fermezza, disposti farsi uccidere per questi ideali. A questa categoria appartiene Mario Castellacci, a cui toccò scrivere le parole di quella canzone straffotente, il cui verso iniziale… “Le donne non ci vogliono più bene” divenne la colonna sonora di una generazione emarginata che poi, a guerra finita, fece della propria emarginazione una bandiera, un segno di sprezzante distinzione.

Rilegato, 14,5 x 22,5 cm. pag. 260

Stampato nel 1998 da Mondadori

Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina. Picolissimo strappo nella parte alta della sovracopertina

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