I caduti della Repubblica Sociale Italiana. In provincia di Varese

12.00

Comitato Ricerche ed Onoranze ai Caduti della Repubblica Sociale Italiana (a cura di)

I nomi, le fotografie, le lettere e i racconti del libro dedicato ai Caduti della R.S.I. della provincia di Varese, voluto dal Comitato Ricerche ed Onoranze ai Caduti della Repubblica Sociale Italiana su impulso del suo Presidente, fanno rivivere quella memoria come presentazione fisica e anagrafica dei giovani che, incuranti dei pericoli e a rischio della loro vita, si sono ribellati al conformismo dei più che hanno preferito una scelta diversa restando alla finestra quando fuori si combatteva e quando fu consumato il sacrificio dei vinti sull’altare del vincitore. Le lettere testimoniano l’orgoglio di servire la Patria, appagano la necessità di esprimere i pensieri e i sentimenti dei giovani consapevoli che la loro scelta irreversibile portava su una strada che poteva avere come ultima meta l’estremo sacrificio. Ma anche piene di amore per i loro cari e di speranza in un futuro migliore. I racconti ci dicono che quei giovani sono caduti come i ragazzi fiorentini sul sagrato della chiesa di Santa Maria Novella mentre irridevano al plotone di esecuzione partigiano e gridavano prima di morire: “Viva Mussolini!”.

Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 204 con alcune foto b/n

Stampato nel 2021 da Solfanelli

Condizioni del libro: nella copertina in basso a destra la plastificazione è rovinata

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Comitato Ricerche ed Onoranze ai Caduti della Repubblica Sociale Italiana (a cura di)

I nomi, le fotografie, le lettere e i racconti del libro dedicato ai Caduti della R.S.I. della provincia di Varese, voluto dal Comitato Ricerche ed Onoranze ai Caduti della Repubblica Sociale Italiana su impulso del suo Presidente, fanno rivivere quella memoria come presentazione fisica e anagrafica dei giovani che, incuranti dei pericoli e a rischio della loro vita, si sono ribellati al conformismo dei più che hanno preferito una scelta diversa restando alla finestra quando fuori si combatteva e quando fu consumato il sacrificio dei vinti sull’altare del vincitore. Le lettere testimoniano l’orgoglio di servire la Patria, appagano la necessità di esprimere i pensieri e i sentimenti dei giovani consapevoli che la loro scelta irreversibile portava su una strada che poteva avere come ultima meta l’estremo sacrificio. Ma anche piene di amore per i loro cari e di speranza in un futuro migliore. I racconti ci dicono che quei giovani sono caduti come i ragazzi fiorentini sul sagrato della chiesa di Santa Maria Novella mentre irridevano al plotone di esecuzione partigiano e gridavano prima di morire: “Viva Mussolini!”.

Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 204 con alcune foto b/n

Stampato nel 2021 da Solfanelli

Condizioni del libro: nella copertina in basso a destra la plastificazione è rovinata