Gli altri lager – I prigionieri tedeschi nei campi di concentramento alleati in Europa dopo la seconda Guerra Mondiale

19.00

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, almeno 4 milioni di soldati tedeschi furono tenuti prigionieri all’aperto, in campi recintati di filo spinato ma senza alcuna protezione, con poco cibo e poca acqua, o niente del tutto: questo accadde in Germania ad opera degli americani nella zona da essi occupata e durò per molti mesi dopo la fine delle ostilità. L’esercito francese, che ricevette circa 630.000 prigionieri dagli americani per servirsene come manodopera in riparazioni di guerra, fece loro patire la fame e li maltratò a tal punto che non è esagerato calcolare una cifra di 250.000 morti causati dalle pessime condizioni in cui gli uomini furono tenuti. Per quanto riguarda i campi americani, non è azzardato supporre il decesso di 750.000 prigionieri. Per la maggior parte si trattava di soldati della Wermacht arresesi dopo l’8 maggio 1945, ma tra di loro vi erano anche donne, bambini e anziani. Queste morti furono catalogate come “altre perdite”. Per scrivere questo incredibile testo, l’autore ha intervistato centinaia di ex prigionieri, guardie e ufficiali, raccogliendo migliaia di testimonianze e di documenti tratti dagli archivi di Parigi, Londra, Coblenza, washington e Ottawa. Una pagina davvero poco edificante per coloro che dicevano di combattere per la “democrazia”.Assolutamente da leggere.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 392 + 8 pagine fuori testo con 16 illustrazioni

Stampato nel 2009 da Mursia

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James Bacque

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, almeno 4 milioni di soldati tedeschi furono tenuti prigionieri all’aperto, in campi recintati di filo spinato ma senza alcuna protezione, con poco cibo e poca acqua, o niente del tutto: questo accadde in Germania ad opera degli americani nella zona da essi occupata e durò per molti mesi dopo la fine delle ostilità. L’esercito francese, che ricevette  circa 630.000 prigionieri dagli americani per servirsene come manodopera in riparazioni di guerra, fece loro patire la fame e li maltratò a tal punto che non è esagerato calcolare una cifra di 250.000 morti causati dalle pessime condizioni in cui gli uomini furono tenuti. Per quanto riguarda i campi americani, non è azzardato supporre il decesso di 750.000 prigionieri. Per la maggior parte si trattava di soldati della Wermacht arresesi dopo l’8 maggio 1945, ma tra di loro vi erano anche donne, bambini e anziani. Queste morti furono catalogate come “altre perdite”. Per scrivere questo incredibile testo, l’autore ha intervistato centinaia di ex prigionieri, guardie e ufficiali, raccogliendo migliaia di testimonianze e di documenti tratti dagli archivi di Parigi, Londra, Coblenza, washington e Ottawa. Una pagina davvero poco edificante per coloro che dicevano di combattere per la “democrazia”.Assolutamente da leggere.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 392 + 8 pagine fuori testo con 16 illustrazioni

Stampato nel 2009 da Mursia

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