Batailles Aeriennes. La Luftwaffe en Italie 1943-1945

18.00

Jean Louis Roba

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Luftwaffe operante in Italia, paese alleato del Reich, dipendeva in teoria dalla Regia Aeronautica italiana. In realtà, a causa delle carenze dell’aviazione militare italiana, gli strateghi tedeschi guidarono autonomamente i reparti della Luftwaffe. Dal 1940 al 1942 l’Italia costituì soprattutto una base operativa per l’aviazione tedesca impegnata nei raid su Malta o l’Africa. Dopo la perdita della Tunisia nel maggio 1943, la Sicilia e la terraferma italiana si trovarono in prima linea, diventando veri e propri territori di guerra. Dopo le dure battaglie in Sicilia, la Luftwaffe si ritirò nella penisola, combattendo passo dopo passo. L’8 settembre 1943 l’Italia cambiò schieramento e l’aviazione tedesca ebbe molto da fare per disarmare le unità dell’ex alleato e recuperare gli equipaggiamenti della Regia Aeronautica. Nonostante una netta inferiorità numerica nei confronti delle forze alleate, gli aviatori tedeschi resistettero e compirono missioni impegnative a Salerno, Anzio, le battaglie di Cassino… anche se il loro numero in uomini e aerei era in continua diminuzione. Di tanto in tanto alcuni reparti ‘offensivi’ (LG 1, JG 2, KG 76,…) potevano essere dislocati (temporaneamente) verso il fronte italiano. Roma cadde il 5 giugno 1944 nelle mani degli Alleati. Questo vero successo fu tuttavia eclissato dall’annuncio, il giorno dopo, dello sbarco alleato in Francia. Da quel momento, il teatro d’operazione francese avrebbe “prosciugato” tutta l’attenzione e quasi tutto il potenziale della Luftwaffe presente nel sud e nell’ovest dell’Europa. Rimasero così nell’Italia settentrionale solo poche unità tedesche di ricognizione o di supporto a terra operanti a favore delle sole truppe di terra. Combattendo uno contro dieci, poi uno contro cento, i resti della Luftwaffe furono costretti a ripiegare definitivamente sulla difensiva. Il tentativo di dotare le unità aeree della RSI di equipaggiamenti tedeschi per sopperire alla mancanza di unità tedesche ebbe un’impatto estremamente limitato, e, nel maggio 1945, la Luftwaffe non era altro che un rivolo… nella penisola italiana.

Brossura, 21 x 30 cm. pag. 96 con foto b/n e profili di mezzi a colori

Testo in lingua francese

Stampato nel 2022 da Avions Bateaux

1 disponibili

Qty:

Descrizione

Jean Louis Roba

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Luftwaffe operante in Italia, paese alleato del Reich, dipendeva in teoria dalla Regia Aeronautica italiana. In realtà, a causa delle carenze dell’aviazione militare italiana, gli strateghi tedeschi guidarono autonomamente i reparti della Luftwaffe. Dal 1940 al 1942 l’Italia costituì soprattutto una base operativa per l’aviazione tedesca impegnata nei raid su Malta o l’Africa. Dopo la perdita della Tunisia nel maggio 1943, la Sicilia e la terraferma italiana si trovarono in prima linea, diventando veri e propri territori di guerra. Dopo le dure battaglie in Sicilia, la Luftwaffe si ritirò nella penisola, combattendo passo dopo passo. L’8 settembre 1943 l’Italia cambiò schieramento e l’aviazione tedesca ebbe molto da fare per disarmare le unità dell’ex alleato e recuperare gli equipaggiamenti della Regia Aeronautica. Nonostante una netta inferiorità numerica nei confronti delle forze alleate, gli aviatori tedeschi resistettero e compirono missioni impegnative a Salerno, Anzio, le battaglie di Cassino… anche se il loro numero in uomini e aerei era in continua diminuzione. Di tanto in tanto alcuni reparti ‘offensivi’ (LG 1, JG 2, KG 76,…) potevano essere dislocati (temporaneamente) verso il fronte italiano. Roma cadde il 5 giugno 1944 nelle mani degli Alleati. Questo vero successo fu tuttavia eclissato dall’annuncio, il giorno dopo, dello sbarco alleato in Francia. Da quel momento, il teatro d’operazione francese avrebbe “prosciugato” tutta l’attenzione e quasi tutto il potenziale della Luftwaffe presente nel sud e nell’ovest dell’Europa. Rimasero così nell’Italia settentrionale solo poche unità tedesche di ricognizione o di supporto a terra operanti a favore delle sole truppe di terra. Combattendo uno contro dieci, poi uno contro cento, i resti della Luftwaffe furono costretti a ripiegare definitivamente sulla difensiva. Il tentativo di dotare le unità aeree della RSI di equipaggiamenti tedeschi per sopperire alla mancanza di unità tedesche ebbe un’impatto estremamente limitato, e, nel maggio 1945, la Luftwaffe non era altro che un rivolo… nella penisola italiana.

Brossura, 21 x 30 cm. pag. 96 con foto b/n e profili di mezzi a colori

Testo in lingua francese

Stampato nel 2022 da Avions Bateaux

Ti potrebbe interessare…