1268 La battaglia di Tagliacozzo

Storia Medievale

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    1268 La battaglia di Tagliacozzo

    18.00

    23 agosto 1268. In una sperduta località della Marsica, Tagliacozzo, i cavalieri si preparano alla battaglia. Da un lato troviamo schierati i soldati tedeschi e i ghibellini italiani, raccolti attorno al duca di Svevia, legittimo pretendente del Regno di Sicilia, il giovanissimo Corradino. Dall’altro le truppe francesi e i guelfi della Penisola sotto le insegne del sedicente sovrano del Mezzogiorno, lo spregiudicato e ambizioso Carlo d’Angiò. Lo scontro che ne segue è destinato a segnare il futuro dell’Italia: di fatto da questo momento il Sacro Romano Impero perderà ogni ruolo nel nostro paese e per lunghi secoli il Papato si troverà a svolgere un ruolo egemonico. Non solo, da ora il Mezzogiorno si troverà ad avere nuovi sovrani stranieri, francesi o spagnoli, che ne separeranno interessi e destini dal resto della Penisola. L’introduzione, per la prima volta in Europa, delle tattiche apprese dai saraceni nel corso delle crociate, contribuisce a rendere unica questa battaglia anche da un punto di vista militare. Il mondo cavalleresco, con i suoi riti e i suoi vincoli, viene cancellato e sostituito da forme di guerra brutali e prive di remore.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 172 con alcune cartine b/n

    Stampato nel 2019 da Laterza

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    1284 – La battaglia della Meloria

    20.00

    Il 6 agosto del 1284 è la festa di San Sisto: un giorno solitamente fausto per Pisa. Quel giorno, al largo di Livorno, nei pressi delle secche della Meloria, Genovesi e Pisani si affrontarono in una delle più grandi battaglie navali del Medioevo. La causa immediata è la contesa per il controllo della Corsica. In realtà, al centro v’è soprattutto il tentativo di affermare la propria supremazia su tutto il Tirreno al fine di salvaguardare le rotte per la Sicilia, l’Africa settentrionale e il Levante mediterraneo. In effetti, le due città giunsero allo scontro al culmine di una serie di rivolgimenti – dalla caduta dell’Impero Latino di Costantinopoli all’ascesa della potenza angioina, allo scoppio della guerra del Vespro – che mettevano in discussione gli equilibri raggiunti a fatica. La ricostruzione del volto di questa battaglia e della sua lunga preparazione consente di riportare alla luce, oltre alla brutalità del combattimento sul mare, il profilo di un Medioevo diverso: quello marittimo e navale, dove gli orizzonti improvvisamente si allargano e dove piccole città si rendono protagoniste di rivoluzioni – da quella commerciale a quella nautica, a quella finanziaria – capaci di mutare il corso della storia.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 234

    Stampato nel 2018 da Laterza

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    1289 La battaglia di Campaldino

    20.00

    Federico Canaccini

    L’11 giugno 1289, a Campaldino, nella angusta valle del Casentino, si scontrano due grandi eserciti capeggiati da Firenze e da Arezzo. 20.000 fanti e oltre 2.000 cavalieri divisi da rivalità ideologiche, volontà egemoniche e interessi economici. Infatti le città toscane sono tutte guelfe e Firenze è ormai assurta al rango di vera e propria potenza regionale, i Ghibellini sono ridotti all’esilio e trovano rifugio in sparuti capisaldi come Pisa e Arezzo. Dopo due anni dall’andamento incerto e dalle sorti altalenanti, il conflitto si decide in un unico scontro. Una battaglia entrata nella storia. A Campaldino, tra i cavalieri della prima schiera, quelli che avrebbero dovuto eseguire le azioni più temerarie, vi è un giovane Dante Alighieri che non dimenticherà facilmente le scene agghiaccianti di quel giorno di sangue, lasciandone traccia nella sua Commedia.

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    14th Cent. German Tournament Knights

    29.00

    Questa collezione dedicata ai cavalieri sassoni in uniforme da torneo del 14° secolo, fu creata nel 1889 per celebrare l’anniversario della illustre famiglia Wettin. Quasi tutte le 63 immagini originali erano in cattivo stato di conservazione, piene di macchie, graffi e strappi su tutte le immagini. Per il nostro libro abbiamo sottoposto ogni tavola a una rigorosa pulizia e riclassificazione per fornire un lavoro completo, facile e utile a tutti gli studiosi e appassionati di uniformologia di storia militare, del costume e non solo.

    Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 72 completamente illustrato con tavole a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    70 d. C. La conquista di Gerusalemme

    24.00

    “A salvare il Tempio non valsero né gli sforzi dei Giudei, subito accorsi a combattere le fiamme, né l’intervento di Tito in persona, che si precipitò alla testa del suo stato maggiore ordinando ai soldati di spegnere l’incendio. Ormai la violenza dello scontro era cresciuta a dismisura e gli ordini non venivano più ascoltati da uomini che, sentendo di avere finalmente in pugno la vittoria, erano in preda ad un furore incontenibile e ad una smodata brama di saccheggio. Anziché estinguere le fiamme, le alimentarono. Il Tempio era perduto.” Il conflitto tra Romani ed Ebrei fu una guerra ai limiti del genocidio, segnata dalla totale incomunicabilità tra le due parti: lo zelo ebraico verso la Legge divina da un lato, la devozione romana per le umane leggi dell’impero dall’altro. Una vicenda i cui cupi rintocchi continuarono a lungo a risuonare, non solo in Oriente.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 426

    Stampato nel 2015 da Laterza

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    915 – La battaglia del Garigliano. Cristiani e musulmani nell’Italia medievale

    22.00

    Della tentata conquista islamica dell’Italia, che interessò tutto il corso del IX secolo, sappiamo davvero poco. Per far luce su quelle vicende, il libro prende le mosse dal racconto della grande battaglia avvenuta nel 915 non lontano dal fiume Garigliano, fra il Lazio e la Campania. Le truppe di una lega cristiana di Bizantini, Napoletani, Gaetani, Capuani e Amalfitani si scontrarono – sconfiggendoli – con i guerriglieri musulmani che trent’anni prima avevano fondato, su una collina prospiciente il fiume, un importante insediamento militare. Sono poi ricostruite le tappe principali dell’espansione musulmana nell’Italia continentale, con un occhio attento ai profili biografici e alle rappresentazioni ideologiche dei suoi protagonisti, ai luoghi, ai complessi e inaspettati rapporti politico-diplomatici intercorsi fra occupanti ed élites locali.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 288 con alcune foto e mappe b/n

    Stampato nel 2019 da Il Mulino

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    A cavallo del tempo – L’arte di cavalcare dall’antichità al medioevo. Catalogo della mostra (Firenze, 26 giugno-14 ottobre 2018)

    30.00

    Il cavallo figura fra gli ultimi animali ad essere addomesticato. Solo sul finire del IV millennio a.C., nelle steppe dell’Asia centrale, per la prima volta il cavallo cessò di essere semplicemente una preda da carne per intrecciare sempre più strettamente il suo destino con quello dell’uomo. La mostra, a cura di Lorenza Camin e Fabrizio Paolucci e ospitata nella settecentesca Limonaia del Giardino di Boboli a Firenze dal 26 giugno al 14 ottobre, vuole raccontare proprio questo antico rapporto con una selezione di oggetti che, spesso trascurati nell’esposizioni museali a vantaggio di opere più appariscenti, sono invece in grado di narrare le mille sfaccettature di una relazione che coinvolgeva ogni aspetto della vita quotidiana. Strumenti necessari al controllo dell’animale (morsi, filetti, speroni, staffe etc.) sono esposti in mostra accanto a una serie di opere scelte per illustrare, nel modo più diretto e realistico, il ruolo primario che il cavallo ebbe nel mondo antico. I reperti presenti, quasi un centinaio, provengono da decine di musei italiani e stranieri e illustrano un arco di tempo di oltre duemila anni, dalla prima Età del Ferro sino al Tardo Medioevo. Il percorso, incentrato soprattutto sul mondo italico, è articolato in cinque sezioni, ognuna delle quali è dedicata a un particolare momento storico: la Preistoria, il mondo greco e magno greco, il mondo etrusco e venetico, l’epoca romana e il Medioevo.

    Brossura, 24 z 28 cm. pag. 415 completamnete illustrato con foto e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2018 da Sillabe

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    A history of the early and late Medieval siege – Two Volumes Set

    145.00

    Gli assedi erano la forma predominante della guerra in tutto il mondo medievale e, i metodi d’assedio e la tecnologia sviluppata contemporaneamente riguardo il miglioramento della difesa, sono il tema saliente di questo importante lavoro che, attraverso l’analisi delle fonti originali, presenta una visione completa di tutta la materia, tracciando i collegamenti attraverso i diversi paesi e analizzando appunto il rapporto tra la guerra d’assedio con le conseguenti modifiche al disegno e alle difese della città e dei castelli. L’autore analizza le questioni più importanti relative alla guerra d’assedio: la progettazione e la costruzione delle macchine d’assedio, da chi sono state disegnate e da chi sono state gestite; come i comandanti medievali hanno acquisito la loro conoscenze in questa materia; il ruolo dei testi antichi e le scienze innnovative che hanno migliorato le vecchie tecniche; come i popoli nomadi hanno potuto acquisire conoscenze in questa branca dell’arte militare; se le mura e le fortificazioni di castelli e città erano costruite a scopo puramente militare, o se avevano anche un ruolo simbolico. Il primo volume analizza il periodo storico compreso tra il 450 dC con il venir meno dell’impero romano d’occidente e la creazione di primi stati barbariche, e il XIII secolo, annoverando in questo periodo anche lo sviluppo dell’impero bizantino, il Califfato musulmano con tutte le sue vicende, ed i legami con la Cina. Il secondo volume arriva fino al XV secolo, analizzando tra l’altro la conquista mongola in Asia e in Europa, l’inizio dell’era della polvere da sparo con le conseguenti modificazioni dell’arte della guerra d’assedio.

    Rilegati 17 x 25 cm. pag. 1024 con oltre 100 illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2010 da Boydell Press

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    A history of the early and late Medieval siege 1200-1500

    80.00

    Gli assedi erano la forma predominante della guerra in tutto il mondo medievale e, i metodi d’assedio e la tecnologia sviluppata contemporaneamente riguardo il miglioramento della difesa, sono il tema saliente di questo importante lavoro che, attraverso l’analisi delle fonti originali, presenta una visione completa di tutta la materia, tracciando i collegamenti attraverso i diversi paesi e analizzando appunto il rapporto tra la guerra d’assedio con le conseguenti modifiche al disegno e alle difese della città e dei castelli. L’autore analizza le questioni più importanti relative alla guerra d’assedio: la progettazione e la costruzione delle macchine d’assedio, da chi sono state disegnate e da chi sono state gestite; come i comandanti medievali hanno acquisito la loro conoscenze in questa materia; il ruolo dei testi antichi e le scienze innnovative che hanno migliorato le vecchie tecniche; come i popoli nomadi hanno potuto acquisire conoscenze in questa branca dell’arte militare; se le mura e le fortificazioni di castelli e città erano costruite a scopo puramente militare, o se avevano anche un ruolo simbolico. Questo secondo volume prende in esame il periodo storico compreso tra il 1200 dC e il XV secolo, analizzando tra l’altro la conquista mongola in Asia e in Europa, l’inizio dell’era della polvere da sparo con le conseguenti modificazioni dell’arte della guerra d’assedio.

    Rilegati 17 x 25 cm. pag. 1024 con oltre 100 illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2010 da Boydell Press

    Rilegati 17 x 25 cm. pag 548 con oltre 50 illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2010 da Boydell Press

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    A history of the early Medieval siege, c.450-1200

    80.00

    Gli assedi erano la forma predominante della guerra in tutto il mondo medievale e, i metodi d’assedio e la tecnologia sviluppata contemporaneamente riguardo il miglioramento della difesa, sono il tema saliente di questo importante lavoro che, attraverso l’analisi delle fonti originali, presenta una visione completa di tutta la materia, tracciando i collegamenti attraverso i diversi paesi e analizzando appunto il rapporto tra la guerra d’assedio con le conseguenti modifiche al disegno e alle difese della città e dei castelli. L’autore analizza le questioni più importanti relative alla guerra d’assedio: la progettazione e la costruzione delle macchine d’assedio, da chi sono state disegnate e da chi sono state gestite; come i comandanti medievali hanno acquisito la loro conoscenze in questa materia; il ruolo dei testi antichi e le scienze innnovative che hanno migliorato le vecchie tecniche; come i popoli nomadi hanno potuto acquisire conoscenze in questa branca dell’arte militare; se le mura e le fortificazioni di castelli e città erano costruite a scopo puramente militare, o se avevano anche un ruolo simbolico. Questo primo volume analizza il periodo storico compreso tra il 450 dC con il venir meno dell’impero romano d’occidente e la creazione di primi stati barbariche, e il XIII secolo, annoverando in questo periodo anche lo sviluppo dell’impero bizantino, il Califfato musulmano con tutte le sue vicende, ed i legami con la Cina.

    Rilegati 17 x 25 cm. pag. 496 con oltre 50 illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2010 da Boydell Press

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    Acri 1291 – La caduta degli stati crociati

    24.00

    Il 18 maggio del 1291, dopo un drammatico assedio, Acri, l’opulenta capitale del regno crociato di Gerusalemme, cadeva sotto i colpi d’un giovane ma ambizioso sultano mamelucco, seguita dieci giorni dopo dal castelletto templare, teatro dell’estrema difesa cittadina. Cessava così, dopo quasi due secoli, la presenza crociata in Terrasanta. L’Occidente metabolizzò il fatto con un gran vociare e molte recriminazioni, ma senza impegnarsi attivamente per recuperare quanto perduto. In questo libro, la fine degli stati crociati è letta nel contesto più generale dei sommovimenti che interessarono il territorio siro-palestinese nel corso del XIII secolo: un’area contesa a vario titolo fra Mongoli e Mamelucchi, Genovesi, Pisani e Veneziani, papi e imperatori, Templari e Ospitalieri, re, regine e reggenti, e difesa da nugoli di crociati sovente indisciplinati che finiranno per decretarne la rovina.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm. pag. 330 con 4 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2017 da Il Mulino

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    Ai confini dell’Europa medievale

    16.00

    II volume ricostruisce, attraverso documenti commentati, il significato di Europa a partire dal concetto originario di Cristianità per seguire il modo in cui questa appartenenza viene avvertita dagli scrittori e dai testimoni fra X e XV secolo. Dopo un breve inquadramento storiografico sulla nascita del concetto di Europa – con l’accezione che il termine ha per l’età medievale Duccio Balestracci analizza le testimonianze sull’allargamento della Cristianità (Nord Europa) e sulla convivenza con la cultura islamica in un paese “europeo” come la penisola iberica. Inoltre il libro passa in rassegna quei testi che permettono di evidenziare come, chi viveva nei secoli in questione, percepiva come “estranei” al suo sistema di valori culturali, etici e religiosi i popoli che formavano il “confine mentale” dell’Europa stessa (estremo settentrione, paesi del levante islamico, terre di frontiera come il levante crociato). Sempre attraverso l’analisi di documenti, si definisce un quadro della rispondenza (o meno) fra confini mentali e confini geografici.

    Brossura pag. 192

    Stampato nel 2011 da Bruno Mondadori

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    Alle origini della cavalleria medievale

    32.00

    Il guerriero a cavallo, con il suo prestigio anche simbolico, ci perviene dal profondo della preistoria, in termini tanto di valori quanto di pratiche di vita e di combattimento. Dagli sciamani centroasiatici ai guerrieri barbari, dagli dèi nordici ai martiri cristiani, senza dimenticare l’evoluzione dell’allevamento, l’affinarsi delle tecniche metallurgiche, lo sviluppo dell’arte della guerra e le relative “visioni del mondo”: se i più lontani presupposti del cavaliere medievale sono rintracciabili nella cultura dei nomadi delle steppe che per primi addomesticarono i cavalli, la sacralità e la superiore aura che lo circondano persistono ancora oggi nell’immaginario occidentale. Tra storia ed epica, il racconto di un mito millenario e dei suoi perduranti riflessi. Introduzione di Alessandro Barbero. Prefazione di Jean Flori

    Rilegato, 14,5 x 21,5 pag. 668

    Stampato nel 2014 da Il Mulino

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    Ancient and Medieval Siege Weapons – A Fully Illustrated Guide to Siege Weapons and Tactics

    39.00

    Questa bellissima opera ricrea e analizza le armi da assedio di Egitto, Giudea, Assiria, Persia, Grecia e Roma, quelle dei Galli e dei Teutoni, dell’Impero Bizantino, del mondo islamico e dell’Europa medioevale. Il lavoro, completato da un utilissimo glossario, basato sui testi di autori antichi e medioevali come Vitruvio, Vegetio, Apollodoro, Filone, e molti altri, offre un’ampia visione di queste armi da assedio descritte in modo assolutamente dettagliato e accompagnate da illustrazioni e fotografie. Diversi capitoli inoltre sono specificatamente dedicati alla storia della guerra da assedio, ai differenti stratagemmi, metodi e strategie di attacco e difesa.

    Cartonato con sovracopertina, 19,5 x 24 cm. pag. 306 illustrato con circa 159 disegni e 29 foto b/n + 24 pagine fuori testo con 47 tavole a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2006 da Spellmount

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    Ancient weapons in Britain

    36.00

    Questo saggio, molto illustrato, segue le tracce dell’evoluzione delle armi in Britannia attraverso circa 3000 anni, fino alla conquista dei Normanni, e ne analizza le prestazioni in azione. Esamina spade, daghe, lance, giavellotti, scudi, elmi, utilizzati sia per difesa che per aggressione, la loro origine e la loro progettazione, ma nache le tattiche del loro uso in alcune famose battaglie. Un minuzioso e attento studio ed esame dei reperti di armi dall’età del bronzo e del ferro, è poi completato da una analisi della spada e del giavellotto comuni utilizzati dall’esercito romano e di quella di alcune armi preferite dai Vikinghi.

    Cartonato con sovracopertina 16 x 24 cm. pag. 175 con molte illustrazioni e foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2004 da Pen & Sword

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    Anglo-Saxon England – 400-790

    15.00

    L’epoca degli Anglo-sassoni è stata caratterizzata da alcuni degli elementi fondamentali nella creazione della moderna Inghilterra: le migrazioni germaniche dopo la partenza dei Romani e l’introduzione del cristianesimo nel 7 ° secolo. Mentre tradizionalmente i primi secoli dell’era Anglo-Sassone sono sempre stati considerati come “‘secoli perduti,” testimonianze archeologiche, in coppia con le fonti scritte più tardi, rivelano una società complessa e spesso sofisticata. Questo periodo vide l’inizio di una nuova urbanizzazione, con la creazione di luoghi di mercato che consentivano il commercio di prodotti locali ed esotici, e delle le prime scuole introdotte appunto nel 7 ° secolo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 72 illustrato con circa 70 foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Shire

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    Archeologia dell’Italia medievale

    35.00

    I primi tentativi di far decollare l’archeologia medievale in Italia, nell’arco di tempo che va dalla nascita della nazione al secondo dopoguerra, sono tentativi falliti. Si è definita l’archeologia medievale “uno specialismo mancato”. Come mai? Perché mentre nel resto dell’Europa inizia ad affermarsi un’archeologia dedicata al Medioevo, da noi questo non succede? La risposta è piuttosto semplice: mentre nelle altre nazioni fare archeologia medievale significa indagare le proprie origini, da noi il Medioevo è stato a lungo percepito soprattutto come un periodo oscuro, negativo, durante il quale l’Italia venne assoggettata e invasa da vari popoli stranieri. Solo a partire dagli anni Settanta l’archeologia medievale è definitivamente decollata e recentemente, tra scavi e progetti, ha fatto passi da gigante. Città, castelli, torri, chiese, monasteri, manufatti, sepolture e molto altro ancora: “Archeologia dell’Italia medievale” è un manuale, ma anche un saggio rigorosamente documentato e aggiornato, con un ampio apparato di illustrazioni, per dar conto dello stato dell’arte e delle prospettive future di questa disciplina.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 332 interamente illustrato con foto planimetrie e disegni b/n

    Stampato nel 2016 da Laterza

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    Archi e balestre nel Medioevo – Manuale tecnico di ricostruzione storica

    27.00

    Questa pubblicazione, accompagnata da una introduzione storica ed illustrata con numerose tavole a colori, è un vero e proprio manuale pratico per la ricostruzione storica di archi e balestre medievali, con i dati tecnici per la costruzione, la calibrazione ed il tiro, i consigli sui materiali più adatti da utilizzare, le migliorie da apportare, le rifiniture e gli abbellimenti; tutto nella più ampia correttezza filologica in quanto i modelli di archi e di balestre presentati sono tratti da statue, quadri, miniature ed affreschi dell’epoca, oppure da esemplari esistenti in musei italiani ed esteri. La ricerca sviluppata in questo testo si rivolge soprattutto al periodo comunale che, secondo gli autori, è da ritenere il momento di massima espressione delle armi descritte. Il libro è indirizzato “a chi, in abito antico, rievoca ed affronta con spirito sportivo la gara, che a nostro parere è il punto d’arrivo per ogni individuo che si accosta all’arcieria e con caparbia modestia apprende il bagaglio tecnico-culturale e le tradizioni che faranno di lui un arciere o un balestriere vero, non un mero supporto per un giaco di maglia ferrata, magari filologicamente giusto, destinato solo a sembrare, non ad essere un vero saettiere”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 240 con illustrazioni b/n e 96 tavole a colori

    Stampato da Penne e Papiri

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    Arinez 1367. Armas, equipo y tacticas de combate en la victoria de los caballeros castellanos y aragoneses sobre los arqueros ingleses.

    19.00

    Manuel Jesús Ruiz Moreno

    Questa serie di monografie storiche, a cura dell’editore spagnolo Almena, si occupa di guerre e battaglie a cui hanno partecipato da protagonisti o meno, soldati, unità ed eserciti spagnoli sia sul suolo Iberico che all’estero, nel periodo storico compreso tra le Guerre Puniche fino al secondo dopoguerra. Il resoconto storico degli avvenimenti è accompagnato da un notevole numero di immagini essenzialmente in b/n tratte da immagini famose, oltre ad alcune tavole uniformologiche a colori e a qualche rilevazione satellitare dei terreni che a suo tempo furono dei campi di battaglia. La presente monografia è dedicata alla battaglia di Arinez nel 1367.

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    Armes médiévales

    13.00

    Questa monografia, facente parte della serie Hors série dedicata al Medioevo, è la riproduzione della prima parte del dizionario illustrato sulle armi medioevali del celebre architetto francese Eugène Viollet-le-Duc, celebre per i suoi studi sul restauro e i cui studi sul medioevo e sul rinascimento non si limitarono all’architettura ma, si interessò anche ai mobili, all’abbigliamento, agli strumenti musicali, agli armamenti ed altri aspetti. Il volume – Armi da guerra offensive e difensive Finimenti – va da Adoubement a Gambison, ed è completamente illustrato da splendidi disegni al tratto che riproducono anche i minimi particolari.

    Brossura 21 x 30 cm. pag. 160 interamente illustrate con disegni b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2003 da Heimdal

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    Armi Bianche – Knightly Dueling. The Fighting Arts of German Chivalry

    65.00

    Questo bel volume, completamente illustrato con la riproduzione di splendidi disegni originali, è un compendio dei migliori manuali tedeschi di combattimento del 14° e 16° secolo. Da questi trattati gli autori di questo volume hanno tratto e riproposto le informazioni storiche sui duelli tedeschi con spade, lance, stocchi e altre armi con e senza armature, a piedi e a cavallo. Una attenzione particolare era rivolta all’addestramento del giovane nobile nell’arte del cobattimento indirizzato al duello. Il volume è completato da uno speciale glossario di temini dei cavalieri tedeschi relativi ad armi ed armature.

    Brossura, 21 x 28 cm. pag. 242 con 187 illustrazionii b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2008 da Paladin Press

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    Armi Bianche – Medieval Swordsmanship. Illustrated Methods And Techniques

    79.00

    Le arti marziali non sono state praticate solamente in Asia, anche in Europa fin dal Medioevo si sono sviluppate diverse arti marziali differenti. Questo volume che esamina una delle più affascinanti eredità dell’Occidente, l’uso della spada medioevale, ricostruisce le arti dimenticate di guerrieri, combattenti e uomini d’arme. Il volume, che comincia con esaminare le spade medioevali dal punto di vista della loro funzione storica e ripropone raro materiale tratto da manoscritti storici, attraverso centinaia di illustrazioni mostra armi, tecniche e principi di combattimento. Il libro è sicuramente una importante opera di riferimento per appassionati di medioevo e di arti marziali.

    Brossura 21 x 28 cm. pag. 324 interamente illustrate con disegni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1988 da Paladin Press

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    Armi Bianche – Techniques of Medieval Armour Reproduction. The 14th Century

    149.00

    Questo importante manuale attraverso una prosa poetica e istruzioni pratiche presenta una affascinante introduzione a quella che anche oggi è un’arte: la fabbricazione della riproduzione di un’armatura mediioevale. Accompagnato da più di 1000 immagini tra disegni e fotografie particolareggiate, il libro è un’autentica guida per chi voglia introdursi in queste tecniche e specializzarsi nella formazione di questa speciale forma di alto artigianato che si rivolge a reenactor, operatori cinematografici e conservatori di musei.

    Brossura, 21 x 28 cm. pag. 508 interamente illustrato con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2000 da Paladin Press

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    Armorer’s workshop Vol 2. A step-by-step guide to making a hourglass gauntlets DVD

    69.00

    Nella seconda parte di questa produzione video della paladin Press, Fuller si basa sulle abilità apprese nella prima parte, e porta l’aspirante artigiano, passo dopo passo, alla creazione dei piccoli elementi che consentono poi di arrivare a costruire un paio di guanti corazzati. Mostra come saldare e “sabbiare” i singoli elementi, portare a temperatura il metallo per renderlo più facile da lavorare, mantenere durante le fasi di lavorazione quell’accuratezza storica anche per i pezzi più piccoli, lucidarli a specchio coerentemente con le metodologie in uso nel 1500.

    2 dvd a colori, durata 195 minuti, lingua inglese

    Prodotto nel 2005 da Paladin Press

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    Arms Armies and Fortifications in the Hundred Years War

    30.00

    Questo volume abbraccia la guerra più lunga mai combattuta sul continente europeo, in tutti i suoi aspetti, dalle grandi battaglie epocali di Crecy e Agincourt alle terre saccheggiate, alle popolazioni vessate. Ciò che rende questo libro diverso dai precedenti studi che evidenziano solo le grandi battaglie è l’utilizzo di prove meno usuali, come ad esempio gli atti amministrativi e l’archeologia del paesaggio, per ottenere un quadro “più vero” delle realtà della guerra medievale. Da una revisione generale delle tattiche di battaglia, il libro si trasforma in esame dettagliato, analizzando una serie di questioni: la composizione dell’esercito inglese, la gestione degli affari in Aquitania, la mobilitazione in Inghilterra per la guerra e la conseguente propaganda, e, elemento molto importante, l’impatto della guerra sulle comunità locali. Vengono analizzate attentamente le armi, i manufatti e le fortificazioni, nonche le operazioni navali e di assedio.

    Brossura, 16 x 23 cm. pag. 246 con circa 38 illustrazioni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Boydell Press

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    Artilleria y Poliorcética en la Edad Media

    22.00

    Senza alcun dubbio, nel contesto della guerra medievale, le fasi più interessanti e spettacolari erano gli assedi. La maggior parte degli scontri, avveniva tra chi stava dietro le mura di un castello, di una rocca o fortezza che sia, e chi tentava dall’esterno di espugnare e occupare questo baluardo, simbolo non solo di potere militare, ma anche politico e religioso. Il testo analizza in maniera dettagliata, anche attrraverso 70 illustrazioni di macchine d’assedio, balestre e altri marchingeni da lancio, le tecniche e le armi utlizzate durante gli assedi, facendo anche un escursus storico sull’arte della poliorcetica nel mondo bizantino e differenziando le tecniche tra mondo musulmano e quello cristiano. Un capitolo finale è dedicato alle tecniche d’assedio nella guerra navale.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 240 con 76 illustrazioni b/n

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2007 da Almena

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    Baldovino IV di Gerusalemme. Il re lebbroso

    15.00

    Ilaria Pagani

    Conosciuto come il Re lebbroso, Baldovino IV fu il giovane re di Gerusalemme che, pur se affetto da una gravissima malattia, difese le terre conquistate dai cristiani affrontando le armate del suo grande rivale Saladino. Figlio di Amalric e Agnese di Courtenay, Baldovino divenne re ad appena tredici anni nel 1174, per decisione della corte, accettato dai capi dei crociati che lo ritenevano debole a causa di una forma devastante di lebbra che si era manifestata sin dalla fanciullezza. Un re che non sarebbe dovuto durare e che non avrebbe dovuto avere alcun peso nella feroce guerra tra le fazioni politiche per il controllo della Terra Santa. La storia di Baldovino IV fu invece sorprendente: un giovane cavaliere crociato che vide la sua giovinezza e la sua forza divorate dalla lebbra e che tuttavia mai si arrese al male, che prese su di sé come una croce da portare in battaglia. Invece di chiudersi nella difesa di Gerusalemme, Baldovino decise di attaccare, invece di essere docile strumento nelle mani di duchi e conti, tenne loro testa; malato e ormai in punto di morte si pose alla testa del suo esercito nella battaglia di Montgisard. Vinse issando la reliquia della Vera Croce

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    Barbari predoni e infedeli: la guerra nel Mediovo

    24.00

    Il volume racconta l’ascesa e la scomparsa di gruppi etnici e religiosi e l’azione dei capi militari nel periodo che va dalla fine dell’impero romano alle ultime fasi del Medioevo. Ci conduce sui campi di battaglia, ci illustra le tattiche guerresche, le principali conquiste tecniche in fatto di armi e di armature, le aspirazioni e le miserie della vita militare senza trascurare di collocarle entro il contesto culturale, politico e sociale dell’epoca. Emerge un tempo in cui, al di là delle motivazioni di ordine religioso, i soldati sia cristiani che musulmani – vedevano nella guerra un modo per guadagnare onore o ricchezze personali in un periodo storico di sottoccupazione cronica e di scarsa prosperità.

    Brossura pag. 386

    Stampato nel 2006 da Carocci

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    Barbarossa e i comuni italiani

    25.00

    Giancarlo Andenna – Franco Cardini

    Siamo di fronte a un classico: la raccolta delle fonti sul rapporto tra il Barbarossa e i Comuni italiani che nel Nord si oppongono alle sue pretese imperiali. A presentare queste fonti e ad accompagnarci, due storici molto autorevoli: Cardini, grande amante del Barbarossa, e Andenna ci fanno comprendere come i Comuni lombardi siano costitutivi di un nuovo tessuto urbano e politico. I Comuni, se da una parte avevano con l’imperatore Barbarossa dei rapporti feudali, di fatto avevano creato una nuova forma di vita politica che si opponeva al feudalesimo. Una solidarietà cittadina nuova, inconcepibile nella Germania dell’epoca, in cui la plebe non era più semplicemente plebe ma rivendicava il diritto alla “cittadinanza”. Cronache da un tempo lontano i cui echi risuonano attualissimi nella lettura di Cardini e Andenna.

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    Baroni e vassalli – Storie moderne

    42.00

    Regime di terre e di vassalli, il feudalesimo è stato riproposto dalla più recente storiografia come uno degli elementi di lunga durata che, seppure attraverso un continuo e complesso processo di riconfigurazione, hanno accompagnato la storia dell’Europa dal medioevo all’età moderna. Una minore attenzione era stata finora accordata allo sviluppo che, tra il XVI e il XVIII secolo, ha interessato la proprietà signorile posseduta da monasteri e abbazie, da vescovi e religiosi degli Ordini e, più in generale, da tutte quelle istituzioni che, in un modo o in un altro, dipendevano dalla Chiesa. Il libro ha inteso ricostruire tale storia lunga e complessa attraverso i lavori di numerosi studiosi che, con prospettive differenti, seguendo percorsi metodologici e documentali autonomi e spesso profondamente innovativi, hanno contribuito a tracciare un panorama composito, all’interno del quale lo spazio economico e finanziario dei patrimoni signorili si intreccia con le implicazioni politiche e amministrative connesse alle prerogative giurisdizionali del governo dei feudi.

    Brussura, 15 x 23 cm. pag. 384

    Stampato nel 2012 da Franco Angeli

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    Battaglie della cavalleria medievale francese

    20.00

    La cavalleria feudale francese, orgogliosa istituzione militare e durevole fenomeno sociale, si manifesta nella sua secolare parabola di fortune e disfatte, onori e miserie. Lo specchio di un epoca, una potente vicenda storica e culturale, che ha accompagnato il travaglio della Francia dal medioevo alla modernità, dal feudo alla monarchia nazionale. Un mito, che ha trovato studiosi appassionati che l’hanno celebrata oltre i suoi limiti militari; cantori entusiasti che l’hanno eternata come prototipo di eroismo senza macchia e senza paura.

    Brossura, 21 x 29 cm. pag. 62 con circa 10 tavole a colori e 62 foto in b/n

    Stampato nel 2015 da Chillemi

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    Battaglie medievali

    25.00

    Aldo A. Settia

    Uscimmo contro di loro nel luogo detto Sant’Ansano a Dòfana, con la nostra potentissima cavalleria, nella cui probità per esperienza confidiamo. Qui, esaminato diligentemente il rischio del momento con il consiglio degli esperti, ordinammo a battaglia con somma cura le schiere dei nostri. Mentre i nemici si avvicinavano spiegammo le bandiere di combattimento del re, e quando essi le scorsero, forse credendo di sconfiggerci con la sola voce, subito sollevarono un immenso clamore: «Pija! Pija!» gridavano tutti insieme. Da una relazione sulla battaglia di Montaperti inviata da fuorusciti fiorentini al re di Sicilia Manfredi (1260) Come si combatteva nel Medioevo? Il libro ci offre un panorama vivido delle battaglie medievali nelle loro diverse fasi: prima la mobilitazione delle forze, i preparativi logistici e le speculazioni astrologiche, la marcia verso il nemico, le liturgie sacre e profane, l’organizzazione delle schiere di combattimento, l’allocuzione del comandante, persino il ricorso a eccitanti. Poi, arrivati al nemico, il comportamento dei combattenti: la paura e il coraggio, la vergogna della fuga, i condizionamenti dell’ambiente tra fiumi, foreste e paludi. Quindi il cuore della battaglia: le tecniche di combattimento di cavalieri e fanti, la stanchezza fisica e il peso della corazza, l’ecatombe dei cavalli, l’influenza degli elementi naturali e il paesaggio sonoro, il ruolo delle insegne, i carri sul campo

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    Battlefield 9 – La battaglia di Cortenuova del 1237 e le ultime battaglie della Lega Lombarda

    20.00

    Nel XIII secolo, in Italia settentrionale le città comunali, capeggiate dalla guelfa Milano, lottano per mantenere la loro indipendenza politica nella secolare lotta contro l’accentramento amministrativo dell’Impero guidato da Federico II. L’apice di questa lotta si concretizzerà nella battaglia di Cortenuova che vedrà la Lega lombarda duramente impegnata e infine sconfitta dall’Imperatore, con la Compagnia della Morte annientata nella disperata difesa del Carroccio. Cortenuova rappresenta il momento di maggior successo dell’azione politica di Federico II, mentre per i Comuni lombardi sarà la nemesi della battaglia di Legnano del secolo precedente.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 79 illustrazioni b/n + 16 tavole a colori

    Testo in italiano, didascalie italiano/inglese

    Stampato nel 2015 da Soldiershop

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    Beowulf

    18.90

    Mostri notturni che aggrediscono e terrorizzano; re e popoli scandinavi del V-VI secolo con le loro storie di faide e le istituzioni e i riti e le forme poetiche delle loro bellicose società; un guerriero di eccezionale forza e saggezza di cui vengono raccontate le imprese terminali dell’apprendistato giovanile e della vecchiaia di re: questo è il Beowulf, poema antico inglese contenuto in un manoscritto del 1000 circa. Le sue vicende eroico-teratologiche si svolgono tra sale rilucenti, misteriosi specchi d’acqua, scogliere, tumuli preistorici; il suo racconto apre squarci di lunga portata nel passato e nel futuro, mentre nella seconda parte si modula in elegia sulla labilità esistenziale e storica di individui, stirpi, nazioni.

    Brossura, 11 x 18 cm. pag 319

    Stampato nel 2003 da Carocci

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    Bisanzio e le crociate

    12.00

    Iniziate nel 1095, quando papa Urbano II durante il concilio di Clermont decise di intraprendere la guerra santa per la liberazione di Gerusalemme, facendo appello ai fedeli, le crociate divennero un aspetto caratterizzante della cristianità occidentale. Delle otto spedizioni che ebbero luogo fra l’XI e il XIII secolo, le prime quattro coinvolsero direttamente l’impero bizantino. Il volume dà conto dei riflessi pesanti che ebbero su di esso: saccheggi e devastazioni culminarono infatti nel 1204 nella conquista stessa di Bisanzio e nella formazione di un impero latino.

    Brossura 12,5 x 20,5 cm. pag. 173 con 9 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Il Mulino

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    Bisanzio in guerra – 600-1453

    18.00

    L’impero bizantino sopravvisse per quasi un millennio alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente e divenne centro di una nuova fioritura culturale, commerciale e produttiva oltreché spirituale e militare in epoca medievale. Quest’ultimo aspetto costituisce il perno della narrazione di uno dei più accreditati esperti al mondo dell’Impero di Bisanzio: vengono così presi in esame gli snodi che condussero questa entità dalla fondazione, alla prima espansione, fino all’apogeo e alla successiva parabola discendente avendo come punto di riferimento privilegiato il sistema diplomatico e l’apparato bellico difensivo e offensivo costruito con grande oculatezza e prudenza a Bisanzio. Un volume agile e insieme fortemente organico, che lo rende strumento indispensabile per chiunque voglia avvicinarsi alla storia bizantina o approfondirla in maniera decisa.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 149 con numerose illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2015 da Libreria Editrice Goriziana

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    Bloodied banners – Martial display on the medieval battlefield

    74.00

    Una indagine penetrante sul Medioevo, attraverso la visualizzazione dei colori e del significato dei simboli. Ad esempio l’armatura del cavaliere, viene vista non solo nel suo ruolo pratico, ma anche come una forma di visualizzazione simbolica che aveva un ruolo ben preciso in quella moltitudine di colori che era l’esercito medievale. Il campo di battaglia medievale era un luogo di spettacolo e di splendore: il cavaliere armato di tutto punto che calzava i suoi vivaci colori araldici, montato sul suo grande destriero, anchesso adornato di colori vivaci, e ancora la cucina, gli stendardi e le tende che si estendevano per tutto il campo. Questo aspetto è stato ignorato troppo spesso, in quanto erroneamente valutato come “un pavoneggiarsi della società militarista dell’epoca. Questo lavoro, attraverso l’analisi di documenti originari e l’utilizzo di nuovi approcci storici, rivaluta enormemente questo aspetto, considerandolo come una parte essenziale del modo di conbattere una guerra in quel periodo storico. Lo studio prende in esame anche gli effetti fisiologici e psicologici dell’indossare un’armatura.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 205 con circa 30 illustarzioni a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2010 da Boydell Press

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    Byzantine Armies 325 Ad – 1453 AD

    33.00

    Questo bel volume che fa parte di una serie di monografie sulle grandi battaglie e i grandi eserciti del mondo, si occupa degli eserciti bizantini dal 325 al 1453 d.C. Il libro, completamente illustrato con fotografie di luoghi e reperti archeologici, riproduzione di opere d’arte e dettagliati disegni a colori, ne analizza l’organizzazione, le strategie e le tattiche militari, ricostruisce le armi e le armature dei diversi guerrieri.

    Brossura 18,5 x 25 cm. pag. 136 interamente illustrate con foto e disegni b/n e colori + 12 tavole a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Periscopio Publications

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    Carlo Magno

    42.00

    Il Regno creato da Carlo Magno (748-814) è stato la cellula generatrice dell’Europa moderna e quello in cui si definiscono i tratti peculiari della cultura occidentale. Carlo, fondatore del Sacro Romano Impero e signore di quasi tutta l’Europa occidentale, è il simbolo di un continente che nasce sostenuto da politiche nazionali, culturali ed economiche unitarie. In questa biografia, basata su un’attenta analisi delle fonti e su ricerche avanzate, l’autore riesce a restituire tutto il fascino del sovrano e di un’intera epoca.

    Rilegato pag. LXVIII + 604

    Stampato nel 2004 da Einaudi

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    Carlo Magno – Il barbaro santo

    25.00

    Carlo Magno è una delle figure che più hanno segnato la storia europea. Grazie a lui una vasta parte dell’Europa, frammentata dopo le fine dell’impero romano, si trovò nuovamente riunita in un unico impero. Con una serie continua di campagne militari sanguinose e brutali, Carlo sottomise e cristianizzò a forza i sassoni, sconfisse i longobardi, riunificò le diverse tribù germaniche. Fu un combattente per la fede in difesa del cristianesimo e della Chiesa, e il papa lo ripagò incoronandolo imperatore. Con lui conobbe una rinascita anche la cultura; assetato di sapere, pur non sapendo scrivere promosse lo sviluppo di quella scrittura che tuttora usiamo. Nella sua Aquisgrana, dove amava darsi ai piaceri termali, raccolse attorno a sé e alla sua corte i più importanti poeti e pensatori del tempo. Alle molte e anche contraddittorie facce di Carlo Magno è dedicato questo racconto biografico.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm. pag. 342 + 16 pagine fuori testo con 19 foto a colori

    Stampato nel 2015 da Il Mulino

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    Carlo Magno in Italia e la fortuna dei libri di Cavalleria

    35.00

    Questo volume raccoglie gli Atti del convegno Carlo Magno in Italia e la fortuna dei libri di cavalleria, tenutosi a Zurigo fra il 6 e l’8 maggio 2014. Nelle diverse sezioni si ripercorrono i momenti più significativi della storia della letteratura cavalleresca di materia carolingia in Italia, a partire dalla circolazione nel Medioevo dei testi ispirati alla Chanson de Roland, attraverso i capolavori del Rinascimento – il Morgante, l’Innamorato, il Furioso, la Liberata – e oltre, nei secoli della fiorente produzione in versi e in prosa che ha affascinato non solo il pubblico delle piazze, ma anche i sempre più avidi lettori delle opere a stampa, per raggiungere infine le soglie della contemporaneità. Gli interventi sono firmati dai maggiori specialisti in materia: Ottavio Besomi, Riccardo Bruscagli, Maria Luisa Meneghetti, Maria Grazia Capusso, Marco Infurna, Frej Moretti, Marco Villoresi, Stefano Carrai, Cristina Montagnani, Francesco Ferretti, Paola Casella, Antonia Tissoni Benvenuti, Cristina Dondi e Neil Harris, Luca Degl’Innocenti, Tina Matarrese, Andrea Canova, Gabriele Bucchi, Jane E. Everson, Daniela Delcorno Branca, Leslie Zarker Morgan, Marina Beer. Dedichiamo questo volume alla memoria di Cesare Segre.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 512

    Stampato nel 2016 da Longo

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    Cascina nella Battaglia. Domenica 28 luglio 1364

    68.00

    Uno splendido lavoro sulle lotte di un’Italia divisa tra comuni, con l’avvicinarsi del crepuscolo del Medioevo. In “Cascina della Battaglia” si rievoca il passato sia ripercorrendo gli eventi dell’episodio storico più celebre per il borgo e il suo territorio, sia ricostruendo tratti della vita quotidiana e della vita d’armi nella seconda metà del trecento. L’autore non si è limitato alla redazione di un testo dedicato alla battaglia, l’impegno è anche rivolto all’epoca storica considerata. Quindi pur trattandoso di un testo sulla guerra, si è cercato di analizzare degli aspetti della vita “normale”: la società, il lavoro e altri aspetti. Il libro è superbamente illustrato con oltre 400 tra disegni, riproduzioni di cartine, di bassorilievi, fotografie e stampe, sia in b/n che a colori. Un lavoro veramente di notevole spessore.

    Cartonato con sovracopertina 24,5 x 34 cm. pag. 216 interamente illustrate con disegni e foto b/n e colori

    Stampato nel 2004 da CLD Libri

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    Castel Del Monte – Un castello medievale

    40.00

    I saggi raccolti in questo lavoro, muovono dall’esigenza “di restituire a Castel del Monte la sua ricchezza di maniero dai molteplici segni e dalle molteplici funzioni, anzi, ancor più e ancor prima, la sua stessa natura di “castello medievale”, due termini che nell’ultimo ventennio, in relazione all’ottagono federiciano, sono stati dapprima banalizzati, quindi caricaturizzati, poi definitivamente accantonati o negati. Ribadire che il castrumomen nomen, è un edificio castellare, un magnifico castello polifunzionale, voluto da un imperatore vissuto nel secolo XIII, costruito con tecniche duecentesche e non estraneo al più vasto sistema castellare perfezionato dallo Svevo come strumento di governo, può apparire operazione superflua.

    Rilegato con sovracopertina e cofanetto 24 x 30 cm. pag. 190 interamente illustrato con oltre 150 foto a colori e piani costruttivi

    Stampato nel 2002 da Adda Editore

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    Castelli di pietre – Aspetti formali e materiali dei castelli crociati nell’area di Petra in Transgiordania

    20.00

    Il volume propone una lettura e un’interpretazione archeologica degli edifici più importanti emersi dallo scavo curato dalla missione dell’Università di Firenze “Petra ‘medievale’. Archeologia degli insediamenti di epoca crociato-ayyubide in Transgiordania”. Il primo capitolo illustra la rappresentazione dei castelli e la valle di Petra. Nel secondo si analizzano i castelli di Shoubak, Habis e Wu’Ayra. Il terzo tratta degli ambienti, delle murature e delle chiese fortezza dei castelli della valle. L’insediamento protostorico di Wu’Ayra e il Palazzo Ayyubide sono l’argomento del quarto. Nell’ultimo si tratta della metodologia operativa del rilievo archeologico, della base topografica per il rilievo dei castelli, del controllo e dell’archiviazione dei dati.

    Brossura 24 x 31 cm. pag. 240 illustrate a colori e b/n

    Stampato nel 2004 da Polistampa

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    Castelli medievali d’Europa

    90.00

    Questo volume presenta il particolare modo con cui esigenze di controllo del territorio, di difesa personale e di abitazione sono state affrontate dalla nobiltà nel Medioevo. L’autore afferma la necessità di collegare i dati architettonici e archeologici con lo sviluppo complessivo della società medievale e con le forme di organizzazione del potere, al fine di escludere un affronto puramente tecnico che tenderebbe inevitabilmente all’analisi dei soli caratteri difensivi dei manufatti. In una prospettiva ampiamente europea, dal Baltico al mar Mediterraneo, dalla Spagna ai Balcani, il volume presenta per ogni periodo storico e regione per regione, i castelli e i resti archeologici di maggior rilievo.

    Rilegato, 24,5 x 30 cm.pag. 288 con circa 255 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2005 da Jaca Book

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    Cavalieri del sepolcro – Storia e significati della milizia nell’ordine equestre del santo sepolcro di Gerusalemme

    29.50

    I Cavalieri del Santo Sepolcro costituiscono uno dei due Ordini cavallereschi insieme a quello di Malta, attualmente riconosciuti dalla Santa Sede Nella prima parte la storia dell’Ordine; nella seconda, la più originale, vengono dettagliatamente esaminati i significati dei cinque attributi di Ordine, di Equestre, del santo, del Sepolcro e l’appellativo Gerosolimitano, che spettano di diritto a tale insigne Ordine. Molte illustrazioni a colori nel testo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 304 con varie illustrazione b/n e colori

    Stampato nel 2017 da Settimo Sigillo

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    Cavalieri e cavalleria nel Medioevo

    19.50

    La cavalleria medievale, lungi dal costituire una realtà stereotipata, fu un mondo complesso e variegato, caratterizzato da molteplici ambiguità. Ambiguo fu anzitutto il termine “cavaliere”, che dal significato originario di guerriero a cavallo passò ad indicare successivamente un uomo di rango sociale elevato, e solo molto più tardi divenne titolo nobiliare. La cavalleria costituì in realtà una funzione pubblica, che si privatizzò durante il Medioevo e accentuò il proprio carattere aristocratico e militare, fino ad assurgere in epoca feudale a braccio armato della Chiesa. Risale al Medioevo la nascita dell’ideale cavalleresco che tanto determinò i modelli di comportamento dell’epoca fino ad entrare nell’immaginario comune.

    Brossura pag. 286

    Stampato nel 1999 da Einaudi

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    Cavalieri e cittadini

    35.00

    Questo studio concentra l’attenzione su una classe che dominò le città dell’Italia comunale fra XI e XII secolo, i “milites”: i cittadini che costituivano le milizie a cavallo. Classe aperta, composta da proprietari ma anche da quanti potevano permettersi un cavallo, la “militia” prosperava sui benefici prodotti dalla guerra, presentava una forte coesione interna e dominò con il regime dei consoli fino agli inizi del Duecento, allorché venne sconfitta da nuovi ceti urbani raggruppati sotto la definizione di “popolo”. Basandosi su un’approfondita ricerca, l’autore traccia il percorso di ascesa e declino della “militia”, offrendo un contributo di conoscenza sulla storia sociale del Comune medievale.

    Rilegato 14,50 x 20,50 cm. pag. 556

    Stampato nel 2004 da Il Mulino

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