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I Lanzichenecchi
€12.00Renato Scuterini
I lanzichenecchi (Landsknecht) sono stati tra i più famosi soldati mercenari della storia, arruolati dalle Legioni tedesche del Sacro Romano Impero Germanico, tra la fine del XIV secolo e il XVII secolo. Molto noti per la loro crudeltà nei confronti dei popoli combattuti nonché per la violenza che mostravano sul nemico. Diventati nel tempo militari di professione (dopo la Riforma protestante per lo più di fede luterana) reclutati dall’Imperatore soprattutto tra i figli cadetti delle famiglie di piccoli proprietari terrieri. Furono protagonisti delle principali battaglie delle Guerre d’Italia, in particolare Marignano nel 1515, Bicocca nel 1522, Pavia nel 1525, Calliano nel 1487 e nella spedizione contro il papa Clemente VII culminata con il tristemente famoso Sacco di Roma del 1527.
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L’esercito borbonico 1734-1861
€12.00Agile collana di monografie dedicata alla storia militare, l’uniformologia, il modellismo e il wargame. Si prendono in esame avvenimenti, eserciti, personaggi, armi, battaglie e tattiche di guerra, per questa ragione ogni monografia è ampiamente illustrata con fotografie e disegni in bianco e nero e quasi sempre una sezione centrale a colori, raffigurante uniformi e distintivi. Il punto di forza della serie è che prende in esame tutti i periodi storici, così da accontentare un notevole numero di appassionati.
Punto metallico 21 x 29 cm. pag. 48 con molte illustrazioni b/n + 8 a colori
Stampato nel 2011 da Chillemi
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La prima guerra italo-abissina, 1882-1896
€24.00Renato Scuterini
Premesse alla guerra furono i tentativi di espansione italiana in Africa operati a cominciare dal 1869 con l’acquisto della baia di Assab. Nel 1889 a Giovanni IV succedette Menelik II. Fu il nuovo re etiope che firmò il trattato di Uccialli con l’Italia, in cui l’Etiopia riconosceva all’Italia le sue conquiste in Eritrea, che nel 1890 veniva proclamata colonia e sottoposta all’autorità di un governatore. Tuttavia, la differente interpretazione delle clausole del trattato portarono alle ostilità nel 1895 con la guerra d’Abissinia. L’esercito italiano venne sconfitto più volte e Crispi dovette rinunciare, con il trattato di Addis Abeba del 1896, al protettorato sull’Etiopia, ottenendo il riconoscimento del possesso della sola Eritrea.
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Napoleone in Egitto (1798-1801)
€20.00Renato Scuterini – Paolo Casali
La campagna d’Egitto di Napoleone Bonaparte è senza dubbio la più strana fra tutte quelle intraprese dal Grande Corso. Si potrebbe definirla un’avventura stravagante. Anzi, a voler essere precisi non sarebbe neppure corretto chiamarla una campagna, ma una spedizione coloniale, volta, cioè, a costituire una nuova colonia francese: l’Egitto. Infatti l’obiettivo di Bonaparte era quello di conquistare l’Egitto e attestare le truppe francesi in permanenza in esso, per poi muovere da questa base privilegiata in direzione dell’India, fulcro della potenza coloniale dell’Inghilterra. La spedizione in Egitto condotta da Bonaparte non durò qualche mese ma ben tre anni, e sarebbe durata molto di più se una serie di errori e, soprattutto, di sfortunate circostanze non le avessero posto bruscamente fine.