Dell’ostilità – Pensieri tedeschi

Kurt Eggers

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    Dell’ostilità – Pensieri tedeschi

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    1941: l’anno del lancio dei paracadutisti su Creta, dell’offensiva di Rommel in Libia, ma soprattutto, l’anno in cui avrebbe avuto inizio l’Operazione Barbarossa, l’attacco di proporzioni gigantesche all’Unione Sovietica di Stalin. La Germania di Adolf Hitler dovette fare appello a tutte le forze per poter destreggiarsi tra i molteplici fronti aperti. Alla mobilitazione generale avrebbero concorso più voci, non ultima quella di Kurt Eggers con il suo “Von der Feindschaft”. Già volontario nelle Waffen-SS, il suo richiamo all’amore per la Germania, al giuramento di fedeltà al Führer, alla consapevolezza del proprio dovere come soldato non poteva risultare estraneo né rimanere relegato nel mondo delle idee. Paladino dell’azione ardimentosa, al cristiano “ama i tuoi nemici” contrapponeva l’idea di ostilità – l’odio come moto dell’istinto, come espressione della volontà dell’anima; al vecchio mondo dei borghesi e degli schiavisti, il nuovo mondo in cui si portava a compimento la legge tedesca; alla paura della sofferenza, la sua accettazione come necessaria all’atto creativo. Fino a giungere alla consapevolezza che esistono lotte per la vita e la morte che possono concludersi soltanto con la vittoria assoluta del più forte e il totale annientamento dell’idea sconfitta. Tutto ciò si traduceva per Eggers e per i suoi camerati in un solo comandamento: “Vorwärts!”, “Avanti!”.

    Brossura 15 x 21 cm.

    Stampato nel 2019 da Thule Italia

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    Della libertà del guerriero

    15.00

    Kurt Eggers

    Perfetto connubio tra mito e realtà, specchio di un ideale di vita nonché di società, Von der Freiheit des Kriegers nacque nel 1940 dalla penna di un Kurt Eggers reduce dalla fin troppo semplice campagna di Polonia. Sceso, seppur momentaneamente, dal Panzer, il “poeta-guerriero” non si adagiò sugli allori, ma vergò queste pagine con un solo e unico scopo: esortare i pochi cui si appellava a esser sempre e comunque desti. Quei pochi erano i guerrieri: i custodi e i servitori della Montagna di Mezzanotte.

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    La guerra del guerriero. Pensieri dal fronte

    15.00

    Kurt Eggers

    “Non vogliamo andare in alcun paradiso che non sia la Germania, non abbiamo bisogno di alcun salvatore che non sia tedesco! Ciò di cui abbiamo bisogno è la consapevolezza del nostro cuore, della nostra natura, e la difesa della nostra coscienza tedesca, affinché i principi di dovere e di onore crescano di pari passo sempre più forti”. “Stringi i pugni, bambino mio? Giusto così! La mano che si apre fa scivolar via la spada. La mano aperta, bambino mio, non vale molto in tempi burrascosi. Spada e redini scivolano via dalla mano aperta. Perciò stringi i pugni, bambino mio!”. Kurt Eggers

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