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L’Italia, l’Ungheria e l’Adriatico orientale. Dalle incursioni avare alle scorrerie ottomane
€23.00Gizella Nemeth – Adriano Papo
Il presente lavoro tratta del periodo storico, il quindicesimo secolo, che vide l’Italia dapprima subire le incursioni degli Avari che si erano stanziati grossomodo nei territtori dell’attuale Ungheria e in seguito le prime scorrerie degli Ottomani che spesso e volentieri mettevano a ferro e fuoco le località costiere della sponda adriatica italiana. Due specialisti della storia adriatica ci raccontano con grandissimo dettaglio, gli avvenimenti politico-militari che caratterizzaeono la parte orientale d’Italia durante il 1400.
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La caduta dell’Impero ottomano e le radici della politica di Erdogan
€19.00Alberto Rosselli
La storia dell’impero ottomano è stata lunga, gloriosa e densa di avvenimenti che hanno coinvolto e segnato, direttamente o indirettamente, lo sviluppo sia dell’Europa occidentale e orientale che quello di altre vaste regioni del Nord Africa e del Medio Oriente. Per molti secoli, a partire dal 1300, l’impero ottomano ha infatti rappresentato un grande ed importante organismo politico, etnico, religioso e militare. Il testo descrive, nella prima parte, la caduta dell’Impero Ottomano (1918-1924) e in appendice il revanscismo nazionalista e islamico della nuova Turchia di Erdogan che vuole ripristinare il Vecchio Impero attraverso le armi di un nuovo espansionismo (in Libia, Siria e Corno d’Africa), anche il ricorso alle armi e non soltanto alla diplomazia.
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Lepanto 1571. La Lega santa contro l’impero ottomano
€20.00Niccolò Capponi
Il 7 ottobre 1571 le acque del Golfo di Patrasso si tinsero di sangue: le galee di una fragile alleanza cattolica, capitanata da don Giovanni d’Austria, sconfissero l’invincibile flotta turca di Mehmet Ali. Infranto il mito dell’imbattibilità ottomana, l’incubo di una conversione forzata all’Islam dell’Europa si dileguò. Insieme a Salamina, Waterloo e Stalingrado, Lepanto è entrata nella leggenda come una delle grandi battaglie che sono riuscite a fermare una potenza nemica inarrestabile, oltre a essere divenuta simbolo dello scontro tra Oriente e Occidente, tra Islam e Cristianesimo. Niccolò Capponi ne confuta i luoghi comuni, concentrandosi in particolare sulla strategia militare, sulla tecnologia delle armi e sui documenti originali dell’epoca (tra i quali spicca la testimonianza di Miguel de Cervantes, ferito nel corso dei combattimenti).
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 358 con alcune mappe e 16 pagine di illustrazioni a colori e b/n
Stampato nel 2020 da Il saggiatore
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Utili nemici. Islam e Impero ottomano nel pensiero politico occidentale 1450-1750
€27.90Noel Malcolm
Tre secoli di relazioni culturali, politiche e commerciali tra l’Impero ottomano e l’Occidente, attraverso una prospettiva inedita basata sui grandi pensatori europei, da Machiavelli a Montesquieu. Dalla caduta di Costantinopoli (1453) fino al XVIII secolo, molti pensatori europei guardarono all’Impero ottomano con interesse quasi ossessivo: da un lato con l’ostilità della cristianità verso l’Islam, dall’altro con la curiosità verso l’evoluto sistema sociale e politico alla base del dispotismo orientale. Noel Malcolm racconta l’interazione tra Oriente e Occidente mostrando come le idee sugli ottomani e sull’Islam si siano intrecciate con i dibattiti interni europei sul potere, la religione, la società e la guerra. Nel pensiero dell’epoca, i nemici orientali non servivano solo da spauracchio, ma anche come occasione per molte delle discussioni che contribuirono allo sviluppo del pensiero politico occidentale.