La vendetta di Ako – La pratica della “vendetta di sangue” in Giappone dalle origini ai 47 ronin

Flavio Cipriano

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    La vendetta di Ako – La pratica della “vendetta di sangue” in Giappone dalle origini ai 47 ronin

    15.00

    Il 14° giorno del 3° mese del 14° anno dell’era Genroku (21 aprile 1701) il daimyō di Akō, Asano Takuminokami Naganori, tentò di ucci- dere il maestro di cerimonie del bakufu Kira Kzukenosuke Yoshinaka. Asano riuscì a ferire solo superficialmente Kira alla spalla e alla fronte prima di essere immobilizzato, venne immediatamente preso in custo-dia e condannato alla morte per suicidio rituale seppuku… Ventidue mesi dopo, 47 servitori di Asano attaccarono la residenza di Kira ad Edo, lo decapitarono, e marciarono attraverso la città fino al tempio Sengakuji dove offrirono il loro trofeo sulla tomba del loro signore. Per più di quaranta giorni il bakufu discusse sul fato dei servitori di Asano prima di emettere la sentenza di morte per seppuku per i 46 rōnin che si erano consegnati… L’ordine fu eseguito lo stesso giorno, il 4° giorno del 2° mese del 16° anno dell’era Genroku (20 marzo 1703), e i 46 rōnin seppelliti in tombe adiacenti a quella del loro signore che an-cora oggi vengono visitate

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 130 con alcune illustrazioni a colori

    Stampato nel 2019 da Effepi

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