Barbarossa e i comuni italiani

Barbarossa

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    Barbarossa e i comuni italiani

    25.00

    Giancarlo Andenna – Franco Cardini

    Siamo di fronte a un classico: la raccolta delle fonti sul rapporto tra il Barbarossa e i Comuni italiani che nel Nord si oppongono alle sue pretese imperiali. A presentare queste fonti e ad accompagnarci, due storici molto autorevoli: Cardini, grande amante del Barbarossa, e Andenna ci fanno comprendere come i Comuni lombardi siano costitutivi di un nuovo tessuto urbano e politico. I Comuni, se da una parte avevano con l’imperatore Barbarossa dei rapporti feudali, di fatto avevano creato una nuova forma di vita politica che si opponeva al feudalesimo. Una solidarietà cittadina nuova, inconcepibile nella Germania dell’epoca, in cui la plebe non era più semplicemente plebe ma rivendicava il diritto alla “cittadinanza”. Cronache da un tempo lontano i cui echi risuonano attualissimi nella lettura di Cardini e Andenna.

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    Barbarossa. Le Waffen SS sul fronte dell’est estate-autunno 1941

    29.00

    Massimiliano Afiero

    Il 22 giugno 1941 le forze armate tedesche attaccarono l’Unione Sovietica. Insieme a loro anche contingenti militari rumeni, ungheresi, slovacchi, finlandesi e successivamente anche reparti italiani, per prendere parte alla crociata contro il bolscevismo. Lungo un fronte che andava dal Mar Baltico fino al Mar Nero, milioni di soldati penetrarono in territorio sovietico, iniziando la più grande invasione militare della storia. Il piano di invasione tedesco si sviluppava in tre direzioni essendo state le forze suddivise in tre gruppi di armate. A nord, il Gruppo d’armate del Maresciallo von Leeb (29 divisioni di cui tre corazzate) doveva muoversi dalla Prussia orientale, superare gli stati baltici e puntare su Leningrado. Inoltre, era prevista una puntata offensiva contro l’importante porto commerciale di Murmansk nell’estremo nord della Lapponia. Al centro, il Gruppo d’armate di von Bock (50 divisioni, di cui nove corazzate), partendo dalla Polonia, doveva aggirare da nord le paludi del Pripjet e puntare su Minsk e poi su Mosca. A sud, il Gruppo d’armate di von Rundstedt.

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    Guderian’s Foxes. Aufklarungs-Abteilung 29 in photos from Barbarossa to Typhoon

    95.00

    Jason D. Mark

    Prima dell’operazione Barbarossa, gli uomini dell’Aufklärungs-Abteilung 29, soldati d’élite della 29. Divisione di fanteria motorizzata con diverse campagne al loro attivo, decoravano i loro veicoli con le insegne di una volpe strisciante, un emblema apparentemente appropriato perché anche loro erano astuti, furtivi e attenti. Tuttavia, una volta avviata la campagna, divenne evidente che la raccolta di informazioni era strettamente collegata ai combattimenti.  Prima di attraversare il confine con l’Unione Sovietica e negli inebrianti giorni di apertura della campagna, immaginavano che sarebbero sempre stati in prima linea, ad inseguire il loro nemico, a provocarlo, evitando lo scontro…. Sarebbero stati le volpi di Guderian. Una posizione unica nello staff per raccontare le vicende belliche del battaglione era ricoperta da Gefreiter Karl Jungermann, che divenne il fotografo ufficiale dell’unità. Dopo essere tornato malato dal fronte orientale nell’aprile del 1942, realizzò un reportage fotografico. Il voluminoso archivio di Jungermann – negativi originali, diapositive a colori, il minuzioso reportage fotografico, pile di singole foto e i suoi diari – costituisce la base di questo volume, il tutto scrupolosamente ricercato, ricontrollato e ampliato utilizzando i diari di guerra della Divisione e integrato con immagini provenienti da altre fonti.

    Rilegato, 22 x 28,5 cm. pag. 362 quasi completamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2021 da Leaping Horseman Books

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