A l’Ecole des Soldats de Montagne

alpini

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    A l’Ecole des Soldats de Montagne

    39.00

    Il libro, introduce il lettore nella casa madre delle truppe da montagna francesi. Prima di operare assieme alle unità della 27a Brigata di fanteria di montagna e ad alcune formazioni delle unità speciali, i quadri delle truppe di montagna vengono addestrati alla scuola militare di alta montagna, una delle istituzioni più prestigiose dell’esercito trasanlpino. In questo libro illustrato, realizzato con la preziosa collaborazione della stessa scuola, Fred Marie, fotografo e giornalista freelance, delinea la storia della scuola e disegna un ritratto contemporaneo. Viene evidenziata la storia del le truppe da montagna nel XXI secolo di fronte alle sfide che si prospettano nel prossimo futuro..

    Brossura, 23 29,8 cm. pag. 208 completamente illustrato con circa 500 foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2017 da Regi Arm

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    Alpini- Italian Mountain Troops. 1872 to the Present

    69.00

    Enrico Finazzer

    Si tratta di una storia completa delle truppe di montagna italiane (la fanteria alpina “Alpini” e l’artiglieria da montagna “Artiglieria da Montagna”) dal 1870 ad oggi. Nel 1896 gli alpini, insieme ad altri reparti (in buona parte per l’incapacità dei Comandi) subirono una brutta sconfitta da parte dell’esercito etiope ad Adua. Durante la Prima Guerra Mondiale, le truppe di montagna italiane combatterono contro i Gebirgsjäger austriaci nelle alte vette dele alpi italiane. Questo combattimento, noto come la guerra della neve e del ghiaccio, coinvolse alcuni dei più impegnativi combattimenti ad alta quota dell’era moderna. Durante la Seconda Guerra Mondiale continuarono estenuanti battaglie in montagna e su altri contesti bellici, come la steppa russa. gli Alpini rimasero pronti “al combattimento” durante la Guerra Fredda e oltre. Il libro affronta l’organizzazione e lo sviluppo delle unità, le missioni, le uniformi e le attrezzature, dalla loro costituzione per arrivare ai nostri tempi. Questa cronistoria degli Alpini è accompagnata da oltre 300 fotografie. Questa è la prima storia in lingua inglese di questa truppa d’élite.

    Rilegato, 23,5 x 31 cm. pag. 266 con circa 480 foto b/n, cartine e varie foto e illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2023 da Schiffer

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    Alpini. Uniformi, distintivi, equipaggiamento ed armi dalla Costituzione ai giorni nostri

    65.00

    Guido Rosignoli

    Sono passati quasi trent’anni da questo lavoro, pubblicato per la prima volta nel 1989 da Ermanno Albertelli Editore sugli Alpini. Il volume prende in esame le uniformi, i distintivi, l’equipaggiamento e le armi dei reparti alpini, sin dalla loro costituzione sino agli anni novanta. A circa 35 pagine introduttive che delineano la storia del Corpo, segunono 96 pagine di tavole a colori che mostrano gli alpini e i loro equipaggimenti nelle diverse epoche storiche e nelle unità che li hanno inquadrati. Altre 96 pagine riportano le informazioni sugli equipaggiamenti presentate nelle tavole a colori, in lingua italiana e inglese. Volume indicato sia sotto l’apetto storico-uniformologico che modellistico. Di difficile reperibilità

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    Alpino alla macchia – Cronache di latitanza 1943-45

    25.00

    8 Settembre 1943: il Maggiore Paolo Caccia Dominioni, ingegnere, architetto e reduce di tre guerre, diviene “ribelle” e si dà alla macchia, animando e comandando la sezione nervianese della 106a Brigata Garibaldi e in seguito, come Capo di Stato Maggiore del CVL – Corpo Volontari Libertà, organizza e amministra l’intero apparato partigiano in Lombardia. In questo volume (pubblicato per la prima volta negli anni ’70 e finalmente ristampato) narra, oltre alle azioni di guerriglia e propaganda, le proprie vicissitudini personali:arrestato e detenuto due volte, la prima, pesantemente interrogato.
    8 Settembre 1943: il Maggiore Paolo Caccia Dominioni, ingegnere, architetto e reduce di tre guerre, diviene “ribelle” e si dà alla macchia, animando e comandando la sezione nervianese della 106a Brigata Garibaldi e in seguito, come Capo di Stato Maggiore del CVL – Corpo Volontari Libertà, organizza e amministra l’intero apparato partigiano in Lombardia. In questo volume (pubblicato per la prima volta negli anni ’70 e finalmente ristampato) narra, oltre alle azioni di guerriglia e propaganda, le proprie vicissitudini personali (arrestato e detenuto due volte, la prima volta torturato). – See more at: http://www.nonsolostoria.it/seconda-guerra-mondiale/1146-alpino-alla-macchia-9788889660119.html#sthash.pMOZdycO.dpuf
    8 Settembre 1943: il Maggiore Paolo Caccia Dominioni, ingegnere, architetto e reduce di tre guerre, diviene “ribelle” e si dà alla macchia, animando e comandando la sezione nervianese della 106a Brigata Garibaldi e in seguito, come Capo di Stato Maggiore del CVL – Corpo Volontari Libertà, organizza e amministra l’intero apparato partigiano in Lombardia. In questo volume (pubblicato per la prima volta negli anni ’70 e finalmente ristampato) narra, oltre alle azioni di guerriglia e propaganda, le proprie vicissitudini personali (arrestato e detenuto due volte, la prima volta torturato). – See more at: http://www.nonsolostoria.it/seconda-guerra-mondiale/1146-alpino-all

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    Collezionismo – Sulla testa degli Alpini. La storia gli alpini ed il loro copricapo

    65.00

    Questo libro vuole raccontare la storia degli Alpini attraverso i copricapo che hanno via via indossato nei vari momenti e nelle varie epoche che li hanno visti protagonisti. Il volume fa dei brevi e intensi flash back storici, alla fine dell’ottocento, sulle distese libiche, sui ghiacciai dolomitici, sui sentieri della Grecia e sulle steppe russe, per poter collocare la descrizione dei cappellio, dei berretti o degli elmi utilizzati. Ma insieme alla storia trovano posto anche i protagonisti, gli uomini che l’hanno vissuta in prima persona. Questo grande lavoro, basato sulla ricerca storica, fotografie inedite, documenti e testimonianze autentiche, si rivolge agli appassionati di storia alpina così come ai collezionisti di militaria e ai modellisti.

    Cartonato, 29,5 x 21 cm. pag. 400 interamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2007 a cura dell’Autore

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    Diavoli bianchi! Il battaglione Alpini Sciatori “Monte Cervino” 1941-1943

    19.00

    Pierluigi Romeo di Colloredo Mels

    Il battaglione Alpini Sciatori Monte Cervino costituisce sicuramente un’eccezione nel non esaltante quadro delle Forze Armate italiane nella Seconda Guerra Mondiale.Formato da personale di altissima specializzazione- maestri di sci e guide alpine- provenienti dalla Scuola Alpina di Aosta il battaglione ricevette un equipaggiamento decisamente superiore a quello degli altri militari italiani: dalle tute mimetiche agli scarponi con la suola in gomma isolante vibram sino al numero di fucili mitragliatori MAB 38 distribuiti in misura senza paragoni rispetto agli altri reparti. Soprannominati dai sovietici Satanas Bielij “diavoli bianchi” per le loro tute invernali, gli Alpini del Cervino appartennero orgogliosamente al miglior reparto del Regio Esercito, ed il più decorato in rapporto alla propria forza: 4 medaglie d’Oro, 43 d’Argento, 69 di Bronzo, 81 Croci di Guerra; e può essere considerate il miglior reparto da montagna non soltanto degli eserciti dell’Asse ma con ogni probabilità del mondo durante il conflitto mondiale…

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    I distintivi delle truppe alpine 1915-1945 – Catalogo dei distintivi e storia dei reparti alpini

    30.00

    Questa opera si propone di fornire ai collezionisti e agli studiosi uno strumento di ricerca e catalogazione, ma anche di essere un mezzo per mantenere in vita la conoscenza della storia e delle tradizioni delle Truppe Alpine. Nel catalogo, oltre alla descrizione accurata dei pezzi, ci sono anche dei riferimenti storici relativi alla vita del rparto che portava quel distintivo. Nella pubblicazione sono stati inseriti per completezza alcuni distintivi “reducistici”, cioè ideati dopo la Seconda Guerra Mondiale da reduci che avevano combattuto inquadrati iin reparti sciolti alla fine della guerra, reparti che non avevano avuto un distintivo proprio.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 330 con oltre duecento riproduzioni a colori

    Stampato nel 2010 da Aviani & Aviani

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    Il battaglione alpini Susa. Immagini e storia

    9.90

    Gianni Oliva – Mario Renna

    Incorporati in due distinte compagnie, ‘Exilles’ e ‘Susa’, i coscritti della Valle di Susa partecipano alle vicende degli Alpini sin dalla costituzione del corpo, nel 1872: battesimo del fuoco nella guerra di Libia, protagonisti nella conquista del Montenero nel 1915, mobilitati nella guerra fascista 1940-43 prima sul Moncenisio, poi nella campagna dei Balcani. Riuniti nel battaglione ‘Susa’ dal 1946, essi attraversano la storia dell’Esercito dell’Italia repubblicana, nei decenni della “guerra fredda” reparto d’eccellenza della Forza Mobile Alleata della NATO, poi unità impegnata nelle missioni internazionali (dal Mozambico, al Kosovo, all’Afghanistan)

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    Il Btg. Alpini ‘Cadore’ nella R.S.I. 1943-45 – L’eccidio di 17 alpini al colle del Melogno nel savonese

    10.50

    Il volumetto cerca succintamente di illustrare, attraverso la riproduzione di pagine di libri, periodici, giornali, documenti e foto, la breve stora del Btg. “Cadore”, dalla costituzione a Vittorio Veneto, alle operazioni in Emilia, Piemonte e Liguria sino alla cosidetta “liberazione”. Particolare enfasi viene riservata ai tragici eventi dello scontro del 26 novembre 1944 e dalla successiva “fucilazione dopo la resa” dei 17 alpini da parte dei partigiani garibaldini al Forte Tortagna sul Colle del Melogno nel Savonese.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 88 illustrato con circa 91 tra foto b/n e riproduzioni di documenti d’epoca

    Stampato nel 2000 da Novantico

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    Il mulo. L’ibrido alpino

    24.00

    Fabio Palladini

    «Quando ho letto il titolo del libro del Generale Fabio Palladini, ho immediatamente apprezzato l’accostamento del concetto di ibrido con la figura del mulo, per secoli supporto indispensabile per i trasporti in ambiente montano. Nello stesso tempo mi sono imbattuto in nozioni che si apprendevano principalmente in scuderia, ma anche nel cortile delle caserme delle Truppe Alpine, così come nelle marce di addestramento, durante le escursioni invernali ed estive e le scuole tiro. Condivido lo spirito con cui questo libro è stato scritto, ovvero far ritornare alla mente ricordi di vita militare, di “naja alpina”, come la definisce l’Autore, ma, soprattutto, ho colto il messaggio di fornire, a chi non ne fosse a conoscenza, un motivo di riflessione sul ruolo del mulo nei Reparti Alpini. La scuderia era scuola di vita e chi si è approcciato ai muli ha sicuramente imparato anche a conoscere meglio gli uomini. Pertanto, aldilà di un doveroso inquadramento storico sull’impiego del mulo nel Regio Esercito (il cui inizio coincide con la nascita degli Alpini nel 1872), il libro riporta le conoscenze e le tecniche che erano alla base del suo impiego nelle Batterie di Artiglieria da Montagna e nelle compagnie mortai dei Battaglioni Alpini e tratteggia con dovizia di particolari, noti solo a chi ha vissuto quella bellissima realtà, i problemi che comportava il movimento di unità someggiate in terreni vari e nelle più diverse condizioni ambientali». Dalla prefazione del Presidente Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero.

    Brossura, 15,5 x 22 cm. pag. 188 con numerose foto a colori e b/n

    Stampato nel 2023 da Associazione Italia

    IN RISTAMPA NEL MESE DI FEBBRAIO 2024

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    La Brigata Alpina “Cadore” e i suoi reparti

    18.00

    Storia illustrata della Brigata Alpini Cadore e dei reparti che ne hanno fatto parte, in particolare il 7. Rgt Alpini con i Btg. Feltre, Pieve di Cadore e Belluno ed il 6. Rgt Artiglieria Montagna con i Gruppi Agordo, Lanzo e Pieve di Cadore. Il volume è molto ben illustrato con immagini in b/n e a colori che ripropongono foto d’epoca, fotografie più recenti, cartine e stemmi di reparto

    Brossura, 20 x 20 cm. pag. 168 illustrato

    Stampato nel 2017 da Tipografia Piave

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    La Divisione Cuneense sul fronte del Don. Storia e memoria degli Alpini

    20.00

    Roberto Rossetti

    Il volume di Rossetti, frutto di un’attenta analisi delle fonti bibliografiche e di una personale passione per la storia del proprio territorio, restituisce il contesto nel quale i fatti avvennero: un impegno militare sottoscritto da Mussolini e inizialmente destinato alle montagne del Caucaso, con conseguente mobilitazione massiccia di truppe da montagna; la resistenza e la controffensiva sovietica di Stalingrado; un nuovo quadro operativo, con gli Alpini e l’Armir mandati a presidiare l’ansa del Don nella pianura; le forze italiane schierate nel saliente del fronte e autorizzate dal Comando tedesco alla ritirata solo quando la situazione era compromessa; la marcia a piedi nella neve e nel ghiaccio, tra morti, congelati, feriti, prigionieri; lo sganciamento a Nikolajewka, dove i reparti arrivano decimati.

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    Medaglie originali delle adunate nazionali alpini. Riconi-imitazioni. Dall’Ortigara 1920 a Rimini 2022. Medaglie degli anniversari dell’A.N.A. e del Corpo degli Alpini

    28.00

    Vittorio Morandin

    In questo libro ogni medaglia è fotografata a colori al dritto ed al rovescio e numerosi ingrandimenti permettono al collezionista di distinguere la medaglia “originale” da un “riconio o imitazione”. Per ogni medaglia, vengono specificati il peso, il diametro, l’autore del conio e la ditta produtrice. Viene proposta, inoltre, una descrizione sintetica di quanto raffigurato nella medaglia: sul dritto viene rappresentato uno o più elementi significativi degli Alpini e della città ospitante, sul rovescio il logo dell’ANA, lo stemma della città e la data dell’evento. E’ inoltre specificato il metallo utilizzato per il conio. Per quanto possibile, sono state catalogate anche le medaglie argentate o, in argento, degli anni venti. Dal 1983 (Adunata di Udine) fino all’Adunata Nazionale di Rimini nel 2022, sono state catalogate le medaglie in argento numerato. Sono state pubblicate anche le foto relative alle medaglie degli anniversari del Corpo degli Alpini e dell’Associazione Nazionale Alpini.

    Brossura, 21 x 21 cm. pag. 254 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2022 da Editoriale Delfino

     

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    O la’… o rompi. Storia dell’8° Reggimento

    28.00

    Marco Pascoli – Luigi Teot – Andrea Vazzaz

    Uno dei reggimenti più decorati d’Italia, uno strumento militare d’eccellenza, un “pezzo” della storia europea, un pilastro dell’identità friulana: è l’8° Reggimento Alpini. Dal 1909 a oggi, nelle sue file hanno militato decine e decine di migliaia di italiani, passando attraverso la Grande Guerra, le campagne coloniali, il Secondo conflitto mondiale, le catastrofi naturali, le più recenti missioni in territorio nazionale e internazionale. Questo libro ricostruisce le esperienze di quegli uomini e di quelle donne, i luoghi, i combattimenti, le storie personali, le vicende del reggimento, avvalendosi di un apparato fotografico – documentale accuratamente selezionato e in parte inedito. Per rendere onore a tutti quegli alpini dell’Ottavo che hanno scritto e continuano a scrivere epiche pagine di Storia.

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    Penne nere & forze speciali

    25.00

    Gaetano Schilirò

    Qualcuno potrebbe legittimamente chiedersi come mai le Penne Nere alpine vengano in questo contesto accostate alle Forze Speciali italiane. La risposta è che le Penne Nere del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti Ranger sono entrate a pieno titolo fra le Forze Speciali dell’Esercito Italiano, grazie alla loro particolare capacità di operare in ambienti artici e/o d’alta montagna. Questo volume offre una panoramica attuale completa di tutti i reparti che comunque si inquadrano fra le Forze Speciali, autentiche élites delle FF.AA. italiane.

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    Prima Guerra Mondiale. Le scarpe al sole. Cronache di gaie e tristi avventure di alpini, di muli e di vino

    21.00

    Paolo Monelli

    In questo libro l’allora Capitano Monelli ricostruisce non solo la vita quotidiana dell’alpino al fronte, con le necessità di tutti i giorni, il combattimento e la trincea, la sofferenza per le condizioni di vita e quelle climatiche, i comportamenti al di sopra delle righe (specie in rapporto al consumo alcoolico) ma riesce a renderci partecipi dei più intimi pensieri, le recondite speranze, lo spirito indomito ed il coraggio non comune di questi uomini di montagna prestati alla guerra. Ad impreziosire la presente edizione, 24 litografie di Mario Vellani Marchi

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    R.S.I.- Monterosa. Storia della Divisione Alpina Monterosa della RSI

    49.00

    Un raro volume scritto da Carlo Cornia stampato nel 1971 a cura dei reduci della Divisione “Monterosa” della R.s.I. a ricordo ed onore dei Camerati caduti. In queste 250 pagine è narrata la storia della Divisione dai tragici giorni del settembre del 1943 allo scioglimento della stessa avvenuta in Piemonte. L’appendice a fine volume comprende l’organico della Divisione, i vari battaglioni e l’elenco dei caduti. La divisione nasce il 1º gennaio 1944 a Pavia, ma è mobilitata solamente il 15 febbraio dello stesso anno. Formata da circa 20.000 uomini, di cui solo il 20% provenienti dal Regio Esercito, viene costituita per combattere in ambito montano a fianco dell’esercito tedesco. Per l’addestramento viene inviata in Germania per 6 mesi, dove gli uomini sono addestrati da istruttori tedeschi e armati con materiale proveniente dai magazzini della Wehrmacht. Nell’organico della divisione si contano anche 30 ausiliarie alpine, le prime nella storia del corpo.

    Rilegato, 16 x 23 cm. pag. 247 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 1971 da Reduci della Monterosa

    Condizioni del libro: ottimo stato con sovracopertina

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    Reparti alpini nella R.S.I. – The alpine troops in the Italian social republic

    19.00

    Già nei primi giorni dopo l’armistizio in molte località in Italia e all’estero, singoli alpini o gruppi o interi Reparti organici, scelsero di continuare a combattere a fianco del vecchio alleato tedesco, venendo da questi utilizzati o nei loro Reparti o autonomamente. Costituitasi la Repubblica Sociale nel Nord Italia e la struttura dell’Esercito Nazionale, con l’emanazione dei bandi di arruolamento, il forte afflusso dei volontari e la scelta dei militari internati di rientrare in servizio nel nuovo Esercito, si dette l’avvio alla costituzione delle Forze Armate della R.S.I. nelle quali svolsero un ruolo primario gli Alpini, nonostante le difficoltà per l’approvvigionamento dei materiali militari.

    Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 98 cin numerose foto a colori

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    Seconda Guerra Mondiale – Alpini nella città di Fiume 1944 – 1945

    25.00

    Per decenni gli eventi, accaduti a partire dalla data dell’armistizio dell’8 settembre 1943 fino ai primi anni ’50, riferiti ai territori situati al confine orientale del Friuli Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia, sono stati coperti da un assordante e fragoroso silenzio. Ciò ha fatto si che quasi nulla si sappia dei reparti di militari italiani che, dopo l’8 settembre 1943, sono rimasti in armi, o si sono costituiti successivamente, per cercare di difendere quei confini conquistati con il sangue di centinaia di migliaia di soldati alla fine della prima guerra mondiale. Se così poco si sa dei reparti maggiori, vedi Btg. Bersaglieri “Mussolini”, Rgt. Alpini “Tagliamento”, Rgt. M.D.T., reparti della Xa Mas, che hanno combattuto sino alla fine di aprile 1945 per contrastare l’avanzata della truppe dell’EPLJ, nulla o quasi si sa dei reparti minori, immolatisi anch’essi nel disperato tentativo di difendere i confini orientali. Tra questi Reparti “dimenticati” dalla storia, o forse sarebbe meglio dire dagli “storici”, c’è senza alcun dubbio il XVI Battaglione Difesa Costiera “Julia”. è questo un piccolo Battaglione, composto da tre Compagnie Presidiarie, che ha il modesto compito di svolgere attività di controllo del territorio e guardia alle infrastrutture e alle strutture militari, oltre alle normali attività di presidio. Però poi, nella primavera del 1944, una di queste Compagnie viene trasferita a Fiume, dove inizia una sua storia totalmente diversa da quella delle altre Compagnie, che la porterà a raggiungere un organico nel 1945 di centinaia di militari, tanto da giustificare la sua evoluzione a Battaglione a se stante, svincolato da quello di appartenenza. Questo libro traccia la storia di questa Compagnia schierata a Fiume per quasi 12 lunghi mesi, un periodo nel quale si assiste alla crescita numerica del reparto, al suo addestramento, al suo impiego, fino alla sua tragica fine.

    Brossura 17 x 24 pag. 128 più di 60 illustrazioni in b/n tra foto, docume

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    Storia Militare Dossier n. 30 marzo 2017 – Alpini 1915-1918

    15.00

    Collana di monografie dell’editore “Storia Militare” che prendono in esame tematiche terrestri, navali ed aeree, che hanno avuto come protagonista l’Italia, essenzialmente durante la Seconda Guerra Mondiale. Le monografie sono caratterizzate da circa 125 pagine e da un’abbondante iconografia costituita in media da circa 200 fotografie in b/n e da 7/8 pagine di tavole a colori e alcune tabelle riepilogative. La presente monografia è dedicata, specificatamente, al corpo degli alpini, e al suo utilizzo durante il primo conflitto mondiale. Numerose immagini e cartine d’epoca in b/n e una sezione, uniformologica e fotografica a colori di 11 pagine, arrichiscono questa interessante monografia.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 12o illustrato con circa 38 foto e llustrazioni a colori e numerose foto e cartine b/n

    Stampato nel 2017 da Storia Militare

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    Storia Militare Dossier n. 49 maggio 2020 – Alpini nella Seconda Guerra Mondiale (1940-1945)

    15.00

    L’autore Enrico Finazzer ha dedicato alle vicende degli Alpini nel corso della seconda guerra mondiale, con un capitolo finale che arriva sino ai nostri giorni. Si tratta dell’ideale completamente del “Dossier” n. 30 (“Alpini 1915-1918” – marzo 2017) del medesimo autore. È l’opera più recente e completa su una Specialità dell’Esercito che ha scritto grandi pagine di storia della nostra nazione.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 120 riccamente illustrato con foto b/n e alcune foto e profili a colori

    Stampato nel 2020 da Storia Militare

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    Un bell’alpino, un grande aviatore. Italo Balbo fra gli Alpini e l’Aeronautica

    17.00

    Marco Petrelli – Giorgio Baldacci – Alessandro Pinelli

    Ufficiale dell’Esercito, comandante di plotone arditi Alpini nelle fasi conclusive e più intense della Grande Guerra, Balbo resterà legatissimo al Corpo tanto da fondare, a fine conflitto, il giornale L’Alpino. Da bollettino reggimentale, L’Alpino diventerà organo dell’Azione Nazionale Alpini (ANA) di cui Balbo fu animatore sin dai suoi esordi giungendo, da Maresciallo dell’Aria e da Governatore della Libia, ad organizzare la XVI Adunata delle Penne Nere a Tripoli, ad oggi unico appuntamento extra-nazionale. E proprio nella città libica, su sua volontà, verrà inaugurato il monumento all’eroe Alpino Generale Antonio Cantore. In quell’occasione, la stampa dell’epoca lo immortalò con la penna nera in testa e con l’uniforme dell’Aeronautica

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