Veni, vidi, Eni… Enrico Mattei e il sovranismo energetico. Vol. 1. La «lunga marcia» dall’Agip all’Eni

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Gianfranco Peroncini

Enrico Mattei morì alle 18.55 di sabato 27 ottobre 1962, precipitando in mezzo a un filare di pioppi nelle campagne di Bascapè, a una manciata di chilometri dalla pista dell’aeroporto di Linate. Come documentato decenni dopo dal pm di Pavia Vincenzo Calia, si trattò di un attentato. Un’esplosione pianificata per distruggere gli strumenti di navigazione dietro il cruscotto del pilota, il fedelissimo Irnerio Bertuzzi, reduce pluridecorato della RSI. «Voliamo sicuri» aveva detto Mattei. «Dio non può avercela con un fascista e con un partigiano.» Ma ad avercela con loro non era Dio. Era tutt’altro…

Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 524

Stampato nel 2021 da Byoblu

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Gianfranco Peroncini

Enrico Mattei morì alle 18.55 di sabato 27 ottobre 1962, precipitando in mezzo a un filare di pioppi nelle campagne di Bascapè, a una manciata di chilometri dalla pista dell’aeroporto di Linate. Come documentato decenni dopo dal pm di Pavia Vincenzo Calia, si trattò di un attentato. Un’esplosione pianificata per distruggere gli strumenti di navigazione dietro il cruscotto del pilota, il fedelissimo Irnerio Bertuzzi, reduce pluridecorato della RSI. «Voliamo sicuri» aveva detto Mattei. «Dio non può avercela con un fascista e con un partigiano.» Ma ad avercela con loro non era Dio. Era tutt’altro…

Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 524

Stampato nel 2021 da Byoblu

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