Seconda Guerra Mondiale. La resa degli ottocentomila

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Ferruccio Lanfranchi

L’autore rivela in questo libro i suggestivi particolari delle trattative svoltesi nei mesi di marzo e aprile 1945, in Svizzera, tra i capi delle SS e i servizi segreti americani, per la resa del fronte italiano. Egli ha potuto attingere alle memorie di uno dei principali protagonisti della vicenda, il barone Luigi Parrilli, le cui memorie vengono riportate integralmente. Il libro, essenzialmente documentario, pone tra l’altro nella giusta luce, l’interessamento dell’arcivescovo di Milano per evitare all’Italia settentrionale, maggiori rovine. L’autore dimostra pure le ragioni di certe opposizioni alla resa degli “ottocentomila” e infine riporta molti particolari, in parte ignorati, sulla “conservazione” dell’Alto Adige nell’ambito dello Stato italiano.

Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 382

Stampato nel 1948 da Rizzoli

Condizioni del libro: usato in buone condizioni: segni del tempo

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Ferruccio Lanfranchi

L’autore rivela in questo libro i suggestivi particolari delle trattative svoltesi nei mesi di marzo e aprile 1945, in Svizzera, tra i capi delle SS e i servizi segreti americani, per la resa del fronte italiano. Egli ha potuto attingere alle memorie di uno dei principali protagonisti della vicenda, il barone Luigi Parrilli, le cui memorie vengono riportate integralmente. Il libro, essenzialmente documentario, pone tra l’altro nella giusta luce, l’interessamento dell’arcivescovo di Milano per evitare all’Italia settentrionale, maggiori rovine. L’autore dimostra pure le ragioni di certe opposizioni alla resa degli “ottocentomila” e infine riporta molti particolari, in parte ignorati, sulla “conservazione” dell’Alto Adige nell’ambito dello Stato italiano.

Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 382

Stampato nel 1948 da Rizzoli

Condizioni del libro: usato in buone condizioni: segni del tempo

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