Descrizione
Lisa Bregantin
Monumenti ai caduti, cimiteri militari, sacrari, cippi e sculture commemmorative: all’esperienza della guerra, e in particolare per l’Italia della Prima Guerra Mondiale, si collega una geografuia di visibili testimonianze volte a celebrare il sacrifcio dei soldati morti in combattimento. Ma come si arriva a costruire, anche a diversi anni di distanza dagli eventi, i monumenti ai caduti? Quali sono le loro implicazioni sociali e politiche? Che cosa contraddistingue l’esperienza bellica e, nello specifico, l’esperienza della morte in guerra? Questi interrogativi, e altri stettamente connessi, hanno mosso una ricerca originale che, rileggendo una grande mole di materiali, si propone di rivisitare il senso di “comunità” che si crea nella vita del fronte e la “cecessità” del culto dei caduti.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 300 + 16 pagine fuori testo con 34 foto b/n
Stampato nel 2010 da Il Poligrafo
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