Per non morir di sete – Borracce, bottiglie e gavette della grande guerra

12.50

Nell’arido Carso, nelle trincee “impossibili” sulle cime dei monti, sotto il solo cocente o nel freddo più intenso, la possibilità di bere era ciò che separava la vita dalla morte. Quanti feriti, o, semplicemente, quanti fanti soffrirono la sete per notti e giorni senza poter far nulla per procurarsi dell’acqua; quanti morirono solo per cercare di reperire qualche sorso o sotto il fuoco o per aver bevuto acqua infetta. La borraccia e la gavetta furono dunque tra gli oggetti più “controllati” da parte dei soldati e degli ufficiali. Questo è il primo libro che ne parla.

Brossura, 17 x 24 cm. pag. 84 con circa 267 foto a colori e b/n

Stampato nel 2005 da Gaspari

Esaurito

COD: SB02211 Categorie: ,

Descrizione

Simone Marzinotto

Nell’arido Carso, nelle trincee “impossibili” sulle cime dei monti, sotto il solo cocente o nel freddo più intenso, la possibilità di bere era ciò che separava la vita dalla morte. Quanti feriti, o, semplicemente, quanti fanti soffrirono la sete per notti e giorni senza poter far nulla per procurarsi dell’acqua; quanti morirono solo per cercare di reperire qualche sorso o sotto il fuoco o per aver bevuto acqua infetta. La borraccia e la gavetta furono dunque tra gli oggetti più “controllati” da parte dei soldati e degli ufficiali. Questo è il primo libro che ne parla.

Brossura, 17 x 24 cm. pag. 84 con circa 267 foto a colori e b/n

Stampato nel 2005 da Gaspari

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