La Grande Madre. Meditazioni mediterranee

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Ernst Junger

Tornato in Sardegna nel giugno del 1955, Ernst Jünger espresse gratitudine nei confronti della sua “seconda grande madre, il Mediterraneo”. “Io e Terra – Madre e Figlio”: con queste parole si può riassumere lo spirito tellurico che anima le annotazioni diaristiche sui suoi itinerari nel Mediterraneo, offerte per la prima volta al lettore italiano e gremite di epifanie che mostrano che “ovunque la terra è sacra, ovunque è un sepolcro, ovunque è un luogo di resurrezione”. Di qui anche l’inquietudine crescente suscitata dall’hybris distruttiva dell’uomo moderno nei confronti degli ecosistemi.

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Ernst Junger

Tornato in Sardegna nel giugno del 1955, Ernst Jünger espresse gratitudine nei confronti della sua “seconda grande madre, il Mediterraneo”. “Io e Terra – Madre e Figlio”: con queste parole si può riassumere lo spirito tellurico che anima le annotazioni diaristiche sui suoi itinerari nel Mediterraneo, offerte per la prima volta al lettore italiano e gremite di epifanie che mostrano che “ovunque la terra è sacra, ovunque è un sepolcro, ovunque è un luogo di resurrezione”. Di qui anche l’inquietudine crescente suscitata dall’hybris distruttiva dell’uomo moderno nei confronti degli ecosistemi.

Brossura, 15 x 21 cm. pag. 210

Stampato nel 2021 da Le Lettere

 

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