I cosacchi e l’impero russo 1598-1725

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Questo bellissimo libro esamina le modalità in cui i Russi governarono il loro Impero in Siberia dal 1598 al 1725. L’autore, soffermandosi con particolare attenzione sul ruolo avutovi dai Cosacchi, analizza il funzionamento delle istituzioni imperiali nella Russia del XVII secolo. L’approfondita indagine storica è incentrata principalmente sulla natura dell’autocrazia russa nella prima fase dell’epoca moderna, sui rapporti ancora trascurati, di una parte vitale dell’Impero con il centro metropolitano e sul modo in cui i Russi seppero gestire una così vasta e remota frontiera alla luce dei limitati mezzi di cui disponevano. Il ruolo dei cosacchi siberiani come mercanti e pionieri fu agevolato dalle istituzioni tramite la condivisione di pratiche culturali, attitudini ed aspettative comportamentali su vaste istanze fra i menbri di organizzazioni o di reti personali. In ultima analisi l’opera presenta un quadro inedito del funzionamento extraistituzionale della società russa, laddove proprio la colonia siberiana è un caso esemplare di come l’Impero Centrale, adottando di volta in volta politiche ad hoc, estese (e trasformò) le funzioni sociali ed amministrative russe nelle proprie regioni.

Brossura 14 x 21 cm. pag. 396

Stampato nel 2009 da Libreria Editrice Goriziana

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Descrizione

Christoph Witzenrath

Questo bellissimo libro esamina le modalità in cui i Russi governarono il loro Impero in Siberia dal 1598 al 1725. L’autore, soffermandosi con particolare attenzione sul ruolo avutovi dai Cosacchi, analizza il funzionamento delle istituzioni imperiali nella Russia del XVII secolo. L’approfondita indagine storica è incentrata principalmente sulla natura dell’autocrazia russa nella prima fase dell’epoca moderna, sui rapporti ancora trascurati, di una parte vitale dell’Impero con il centro metropolitano e sul modo in cui i Russi seppero gestire una così vasta e remota frontiera alla luce dei limitati mezzi di cui disponevano. Il ruolo dei cosacchi siberiani come mercanti e pionieri fu agevolato dalle istituzioni tramite la condivisione di pratiche culturali, attitudini ed aspettative comportamentali su vaste istanze fra i menbri di organizzazioni o di reti personali. In ultima analisi l’opera presenta un quadro inedito del funzionamento extraistituzionale della società russa, laddove proprio la colonia siberiana è un caso esemplare di come l’Impero Centrale, adottando di volta in volta politiche ad hoc, estese (e trasformò) le funzioni sociali ed amministrative russe nelle proprie regioni.

Brossura 14 x 21 cm. pag. 396

Stampato nel 2009 da Libreria Editrice Goriziana

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