Barbarossa – I comuni italiani e l’impero germanico

Storia Militare antica

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    Barbarossa – I comuni italiani e l’impero germanico

    24.00

    Il saggio di uno dei massimi studiosi dell’Europa del XII secolo, Rudolph Wahl, offre la chiave di lettura per comprendere la figura del grande Federico I Barbarossa. In un’epoca contraddittoria e densa di avvenimenti, il carattere fermo e deciso dell’imperatore fu messo strenuamente alla prova da una serie di circostanze di portata epocale, che avrebbero di lì a poco portato a una profonda crisi: dall’evoluzione del concetto di stato medievale alla nascita dei primi comuni e, ancora, al ruolo egemonico cui la Chiesa ambiva. Dalle pagine di Wahl, l’imperatore Barbarossa emerge così in tutta la sua complessità quale assertore degli ideali dell’impero nella lotta contro il papato e i comuni.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 338

    Stampato nel 2020 da Res Gestae

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    Battles of the Greek and Roman Worlds – A Chronological Compendium of 667 Battles to 31 Bc from the Historians of the Ancient World

    25.00

    Questo ragguardevole studio, in uno stile vivido e appassionante, presenta tutte le battaglie di terra e di mare, combattute nel mondo greco e romano dalle prime documentazioni storiche scritte fino alla fine della Repubblica romana. Differenti resoconti di centinaia di battaglie di storici come Erodoto – il “padre della storia”, Senofonte, Polibio e Livio e di geografi e biografi classici. Eccellenti mappe e piani di battaglia accompagnano il testo e ne fanno una ottima guida alle battaglie classiche. Ottimo volume a carattere generale sulle guerre del mondo antico mediterraneo, da cui deriva l’intera cultura e storia occidentale.

    Rilegato, 19 x 25 cm. pag. 256 illustrato con circa 15 mappe e 18 piani di battaglia

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Frontline Books

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    Bellator equus vol. 1 – Il cavallo da guerra nella Grecia antica

    36.00

    Poeti e scrittori dell’Antica Grecia attestano ampiamente nelle loro opere l’impiego del cavallo nelle operazioni militari: montato dal cavaliere o aggiogato ad un carro, la sua presenza nei campi di battaglia rappresenta motivo din distinzione aristocratica ed elemento di superiorità tattica. Questo volume costituisce un approfondimento di carattere monografico del materiale preso in esame nei lavori precedentemente dedicati all’equitazione nella Grecia antica, e si propone di illustrare, attraverso l’analisi della produzione letteraria greca in merito, l’insieme delle testimonianze che consentono di ricostruire le modalità di tale impiego nelle civiltà del Vicino Oriente e soprattutto della Grecia antica, dal II millennio a.C. all’età post-classica. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 658 con circa 23 illustrazioni b/n e 5 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2010 da Aracne

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    Bisanzio – Storia di una civiltà

    26.00

    Bisanzio. Crocevia del mondo per più di mille anni: tutti i popoli erano attratti dallo splendore dei suoi monumenti, dalle ricchezze dei commerci e delle industrie; su tutti i paesi si irradiava la luce della sua cultura e della sua ricchezza. Spiritualismo orientale e idealismo ellenico si erano uniti per creare attorno a una città una nuova civiltà romana e cristiana! La Nuova Roma di Costantino fu custode imbattibile, per ben undici secoli, dei princìpi del neonato cristianesimo, opponendosi alla violenza barbarica. Quando venne sconfitta dall’invasione turca, lasciò in eredità all’Occidente lo spirito della filosofia platonica, nel Rinascimento italiano ed europeo, e in Oriente la fede per il mondo slavo e russo. Francesco Cognasso, con puntualità storica e spirito narrativo, ci fa rivivere la storia di regnanti e battaglie di Bisanzio, ma anche gli usi e i costumi della città, la sua magnifica arte che possiamo ammirare ancora oggi a Istanbul, il vivere sociale di una metropoli da sempre “di confine”, in grado di evocare la grandezza romana e al contempo di incontrare civiltà arabe e slave con una capacità di integrazione culturale che non ha pari nel corso della storia.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 525

    Stampato nel 2017 da Odoya

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    Bisanzio in guerra – 600-1453

    18.00

    L’impero bizantino sopravvisse per quasi un millennio alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente e divenne centro di una nuova fioritura culturale, commerciale e produttiva oltreché spirituale e militare in epoca medievale. Quest’ultimo aspetto costituisce il perno della narrazione di uno dei più accreditati esperti al mondo dell’Impero di Bisanzio: vengono così presi in esame gli snodi che condussero questa entità dalla fondazione, alla prima espansione, fino all’apogeo e alla successiva parabola discendente avendo come punto di riferimento privilegiato il sistema diplomatico e l’apparato bellico difensivo e offensivo costruito con grande oculatezza e prudenza a Bisanzio. Un volume agile e insieme fortemente organico, che lo rende strumento indispensabile per chiunque voglia avvicinarsi alla storia bizantina o approfondirla in maniera decisa.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 149 con numerose illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2015 da Libreria Editrice Goriziana

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    Brodo nero

    22.00

    Il brodo nero era il piatto tradizionale spartano. Scrive Plutarco che gli anziani della città lo preferivano anche alla carne. Per gustarlo appieno però era necessario essersi bagnati nell’Europa, il fiume di Sparta, ossia aver compreso la mentalità e le abitudini di questo popolo. Attraverso l’analisi di alcuni episodi del trentennale confronto con la rivale Atene, questo libro individua e risolve il paradosso spartano: il neccessario pacifismo di una ristretta elite che passava la vita addestrandosi per guerre che non poteva permettersi di combattere. Si deve riflettere sul fatto che Sparta, sebbene sia da annoverare tra le cità più povere di popolazione sia risultata prima in Grecia per potenza e per fama.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 216

    Stampato nel 1999 da Jouvence

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    Bronze age military equipment

    29.00

    Dall’introduzione massiccia della fanteria da parte dei Sumeri al collasso della civiltà dei carri, l’Età del Bronzo è un periodo cruciale di sviluppo militare. Focalizzato sulle cultura Egea e del Vicino e Medio Oriente (con molti riferimenti a India e Cina), il volume descrive nel dettaglio armi, armature e carri da battaglia. L’autore ne spiega la costruzione e l’uso tattico, basandosi sulle ultime ricerche archeologiche e su sperimentazioni pratiche. Il testo è accompagnato da 8 pagine di fotografie a colori e un’appendice di disegni e diagrammi in b/n dedicata alla tipologia delle spade dell’età del bronzo.
    Rilegato con sovracopertina 16 x 24 pag.169 + 8 di fotografie a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da Pen & Sword

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    By the Emperor’s Hand – Military Dress and Court Regalia in the Later Romano-byzantine Empire

    46.00

    A partire dal VI secolo ll’Impero Romano d’Oriente aveva ormai diverse centinaia di anni di “esperienza”, riguardo il cerimoniale di corte. Già nei secoli andati, la transizione dalla Repubblica Romana all’Impero, aveva comportato un incremento della struttura gerarchica di corte, e anche il cristianesimo, diventato poi religione di stato, contribuì ad dvoluppare le pratiche din un cerimoniale sempre più opulento. In questo contesto, anche gli “abiti militari”, riflettevano le forme ed i costumi utilizzati in ambito civile, e spesso subivano anche gli eccessi della moda. Fonti dettagliate letterarie e artistiche, l’archeologia e le intuizioni derivate dalla ricostruzione storica, hanno permesso di creare un volume di ampio respiro e di accuratezza.

    Rilegato, 22 x 28,5 cm. pag. 170 riccamente illustrato a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Frontline Books

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    Byzantine Armies 325 Ad – 1453 AD

    33.00

    Questo bel volume che fa parte di una serie di monografie sulle grandi battaglie e i grandi eserciti del mondo, si occupa degli eserciti bizantini dal 325 al 1453 d.C. Il libro, completamente illustrato con fotografie di luoghi e reperti archeologici, riproduzione di opere d’arte e dettagliati disegni a colori, ne analizza l’organizzazione, le strategie e le tattiche militari, ricostruisce le armi e le armature dei diversi guerrieri.

    Brossura 18,5 x 25 cm. pag. 136 interamente illustrate con foto e disegni b/n e colori + 12 tavole a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Periscopio Publications

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    Byzantine army – Esercito bizantino AD 395-1453

    19.90

    L’esercito bizantino, o esercito romano d’oriente, diretta continuazione dell’esercito romano, infatti manteneva un livello simile di disciplina, potere strategico e organizzazione. I soldatini di carta appartengono in gran parte alla collezione Wiskuezzen gestita dalla NPL. Gli altri sono opera di artisti dell’atelier di Soldiershop.

    Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 50 con illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese/italiano

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    Byzantium and Its Army 284-1081

    35.00

    L’impero bizantino era strutturato per poter combattere in qualsiasi momento, e, spessissimo ha dovuto farlo per poter assicurare la continuazione dell’impero. Durante gran parte della storia bizantina, le sue province erano distretti militari chiamati temi e la proclamazione degli imperatori era spesso decisa per acclamazione dall’esercito e non per eredità. L’esercito rovesciò una ventina di governanti, e cercò di cacciarne molti di più. Era un organismo di grandi dimensioni che spesso aveva mano anche nelle scelte politiche, ma nel complesso svolse egreggiamente il proprio ruolo. Infatti nel corso di otto secoli, nonostante la perdita di un numero sorprendente di battaglie, l’esercito riuscì a preservare se stesso e Bisanzio. In considerazione della sua importanza nella storia bizantina, è sorprendente che questo volume sia il primo libro specifico sull’esercito bizantino. L’autore ripercorre l’impatto dell’esercito nello stato bizantino e nella società, dalla riorganizzazione dell’esercito sotto Diocleziano (284-305) fino alla sua disintegrazione in seguito alla battaglia di Manzikert (1071). Egli suggerisce soluzioni per alcune importanti questioni irrisolte della storia militare bizantina: la dimensione dell’esercito, come era organizzato, il ruolo della cavalleria, quanto costava alle casse dello stato e perché, dopo essere sopravvissuto a tanti disastri, fu quasi sul punto di scomparire in un XI secolo non particolarmente disastroso.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 284. Ampio apparato di note e tabelle.

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1998 da Stanford University Press

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    Byzantium Triumphant – The Military History of the Byzantines 959-1025

    33.00

    Il volume descrive in dettaglio le guerre degli imperatori bizantini Niceforo II Foca, suo nipote Giovanni I Zimisce, e Basilio II. Le operazioni e le battaglie rappresentano il miglioramento dei metodi di guerra sviluppati alla fine del X secolo. Questi imperatori erano in guerra su tutti i fronti, una lotta continua per la sopravvivenza e il dominio contro i nemici, compresi i califfati arabi, i Bulgari e il Sacro Romano Impero, per non parlare delle guerre civile e delle ribellioni interne. L’attenta ricerca di Julian Romane, attingendo in particolare dai manuali militari bizantini, gli permette di produrre una narrazione avvincente, sostenuta da una conoscenza dettagliata delle tattiche militari: l’organizzazione, la formazione e la dottrina.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 208 con illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Pen & Sword

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    Caligola e le navi di Nemi – Cronaca di un’impresa archeologica e della sua nemesi

    23.00

    Duemila anni di storia racchiusi in uno specchio lacustre. Miti, leggende, imprese straordinarie si intrecciano in un paesaggio di rara bellezza, creando un affresco tragico e affascinante dove la scienza, la tecnica, l’archeologia e le arti hanno un preciso ruolo di interpreti.

    Brossura, 21 x 24,5 cm. pag. 138 illustrato con numerose foto b/n

    Stampato nel 2017 da Novantico

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    Canne – La sconfitta che fece vincere Roma

    15.00

    216 a.C., Canne, Apulia-Puglia: è qui che, nel corso della seconda guerra punica, le truppe di Annibale annientarono un esercito romano di dimensioni quasi doppie. Un capolavoro tattico, tuttora studiato nelle accademie militari. Il libro racconta il contesto storico in cui maturò la battaglia (vale a dire la discesa in Italia dei Cartaginesi), analizza la composizione delle forze in campo, descrive lo svolgersi dello scontro e ne mette in luce le conseguenze sull’andamento della guerra. Ironia della sorte, per i Romani la sconfitta, e gli insegnamenti che ne trassero, prepararono la vittoria che, quattordici anni dopo, Scipione riportò sui Cartaginesi a Zama.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 198

    Stampato nel 2016 da Il Mulino

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    Carri da guerra e principi etruschi

    152.00

    Il presente volume è il catalogo della mostra su “Carri da Guerra e Principi Etruschi” tenutosi a Roma, presso la sede del Museo del Risorgimento, tra il 27 maggio e il 4 luglio 1999. Il volume, di grande foirmato, è ottimamente illustrato con cira 200 illustrazioni b/n e una quarantina a colori. Di difficilissima reperibilità.

    Cartonato 24 x 31 cm. pag. 364 interamente illustrate con disegni e foto b/n e colori

    Stampato nel 1999 da L’Erma di Bretschneider

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    Cartagine in guerra 264-146 a.C.

    12.00

    Una panoramica su Cartagine e i suoi eserciti al tempo del conflitto con Roma. La città signora del mare impiegava soldati assai differenti per etnia, specializzazioni e motivazioni: dagli stessi cittadini cartaginesi a mercenari reclutati in varie aree del Mediterraneo, che con l’andar del tempo divennero la componente principale delle forze di Cartagine. Il testo esamina con attenzione le unità militari cartaginesi e, muovendosi sapientemente tra le fonti antiche e impiegando numerose immagini a colori, ripercorre la vita del guerriero cartaginese da reclutamento all’equipaggiamento, dalla campagna militare alle esperienze di battaglia.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 96 con illustrazioni b/n e tavole acolori

    Stampato nel 2019 da Goriziana

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    Cartagine oltre il mito. Prima e dopo il 146 a.C.

    18.00

    Giovanni Di Stefano

    I saggi che compongono il volume propongono la conoscenza aggiornata della città che fu signora del Mediterraneo e capitale dell’Africa romana, oltre i luoghi comuni del mito. Sono presentati episodi della vita urbana e religiosa della città rivale di Roma, prima e dopo il 146 a.C., anno della distruzione. Della potente città fenicio-punica, poi colonia romana, sarà possibile conoscere un Santuario dellìviii sec. A.C. Frequentato da Fenici e greci, un luogo di culto dedicato ad una dea greca, e poi L’Altare monumentale sulla byrsa, offerto alla famiglia di Augusto, con intensi messaggi ideologici, religiosi e politici. Inoltre, alcuni saggi sono dedicati alle grandi cisterne della città e all’ Approvvigionamento idrico della colonia al tempo imperatore Adriano, che con la sua visita a Cartagine interruppe un lungo periodo di Siccità. L’ Edilizia privata con le case e le botteghe dei cartaginesi nel “quartiere delle ville Romane” E le grandi domus urbane dell’aristocrazia, dove scenari architettonici ricreano ambienti naturali, sono altri argomenti centrali del volume. Della città, prima e dopo l’arrivo dei vandali nel 439, sono presentati l’opera ciclopica di un muro difensivo dei quartieri urbani e una bardatura di età bizantina di un cavallo. La cultura materiale, la vita quotidiana e la vita religiosa di Cartagine sono protagonisti oltre il mito.

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    Carthago delenda est – Ascesa e caduta di un’antica civiltà

    13.00

    Fondata, secondo la tradizione, nell’814 a.C. sulle coste dell’odierna Tunisia dagli abitanti fenici di Tiro, Cartagine si trasformò a poco a poco da fiorente centro commerciale in capitale di un impero con numerose e ricche colonie in ampie zone del Mediterraneo occidentale (Sardegna, Sicilia, Spagna). Quando Roma estese la propria egemonia sull’Italia meridionale, il confronto fra le due potenze degenerò in un interminabile e sanguinoso conflitto. Al termine della prima e della seconda guerra punica, fu chiaro che l’incontrastato dominio del Mediterraneo sarebbe toccato a Roma. Eppure, benché sconfitta, Cartagine era ancora “ingombrante” e minacciosa. Nel 146 a.C., al termine della terza guerra punica, le truppe romane al comando di Scipione Emiliano la raserò al suolo. Richard Miles sfida le narrazioni partigiane degli storici greci e romani, interroga criticamente le fonti, smascherandone le tendenziosità, le lacune e le manipolazioni. Il ritratto che ne emerge è quello di una città caratterizzata da una straordinaria vitalità economica, da una vocazione all’eclettismo e da una spiccata apertura verso altre culture. Nel ristabilire la verità dei fatti, Miles non solo ripara il torto storiografico subito da Cartagine, ma incrina profondamente la schematica visione di un mondo greco-romano come unico faro di civiltà in un contesto di incultura e barbarie, segnalando così la necessità di una riflessione autocritica sulle radici dell’Occidente.

    Brossura, 13,5 x 20 cm. pag. 476 + 16 pagine fuori testo con illustrazioni a colori

    Stampato nel 2014 da Mondadori

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    Casques antiques

    35.00

    Questo libro, dedicato agli elmi antichi, in realtà getta anche uno sguardo sui molteplici volti della guerra. L’elmo non solo è un elemento di difesa essenziale della panoplia del gueriero, ma è anche un modo di rappresentarsi nei confronti degli altri, e la ricchezza degli ornamenti o l’evoluzione delle tecniche costruttive segnalano anche il suo statuto nella vita civile come in combattimento. Il volume, molto illustrato, frutto di studi approfonditi sulle ricerche storiche, ai testi accompagna fotografie di reperti archeologici e ricostruzioni grafiche.

    Brossura 16 x 24 cm. pag. 174 con centinaia di illustrazioni b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2011 da Errance

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    Cataclysm 90 BC – The Forgotten War That Almost Destroyed Rome

    29.00

    Siamo abituati a pensare al periodo tardo-repubblicano come un periodo in cui Roma godeva quasi di una ininterrotta supremazia militare. Eppure, all’inizio del I secolo aC, Roma, si trovò in inferiorità numerica, di fronte un esercito ostile, a meno di una settimana di marcia dal Campidoglio. E’ probabile che solo una rapida resa abbia impedito alla città di essere attaccata e saccheggiata. Prima di quel momento, tre consoli romani erano morti in battaglia, e due eserciti romani erano stati sonoramente sconfitti – non in qualche campo straniero, ma nel cuore dell’Italia. Allora, chi era questo nemico che rischiò di prevalere sulle legioni di Roma? Queste domande trovano risposta in questo libro, una storia militare e politica della guerra sociale del 90-88BC. La storia della rivolta degli alleati italici di Roma (socii in latino – da qui il nome della guerra). Poiché questi alleati italici utilizzavano tecniche e armamenti dell’esercito romano, con i quali avevano combattuto assieme per lungo tempo, riuscirono ad annullare i vantaggi delle armi romane. Probabiomente solo le rivalità tra i soci italici permisero a Roma di prevalere, anche se poi dovette concedere agli sconfitti molte prerogative e la stessa cittadidanza romana.

    Rilegato, 16 x 24 cm. pag. 256 + 8 pagine fuori testo con tavole a colori e 3 mappe

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Pen & Sword

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    Cataphracts – Knights of the Ancient Eastern Empires

    29.00

    I catafratti erano il tipo di cavalleria più pesantemente corazzata nel mondo antico, dove, ad essere rivestito di corazzatura pesante, era sia il cavaliere, sia il cavallo. Originari tra i più ricchi e nobili cavalieri di varie tribù delle steppe dell’Asia centrale, come il Massegatae e gli Sciti, questa tipologia di combattente a cavallo, col tempo, divenne propria di altre culture e imperi: La adottarono gli achemenidi persiani, i seleucidi, i sassanidi e, infine, i romani ei loro successori bizantini. Di solito armati di lunghe lance, sfruttavano la mobilità e la massa del cavallo per impattare contro le falangi della fanteria nemica. Anche se molto costosi da equipaggiare, questi cavalieri, fecero la differenza per alcuni secoli sui campi di battaglia. L’Autore ne valuta lo sviluppo, le attrezzature, le tattiche di combattimento e ci spiega anche come gli avversari di turno, cercarono di contrastare questi possenti cavalieri del mondo antico.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 188 con alcune illustrazione b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Pen & Sword

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    Catapult design, construction and competition

    36.00

    Questa bella pubblicazione dedicata alla progettazione e alla costruzione di catapulte e balestre per la competizione, offre aneddoti, disegni tecnici, fotografie e dettagliate descrizioni dei lavori e la storia dei più importanti tipi di catapulta. Il volume, completamente illustrato, mostra e insegna tutto ciò che è necessario per costruire una di queste antiche macchine da guerra. Per quello che riguarda i differenti proiettili da utilizzare non solo suggerisce come costruirli, ma anche l’uso e le prove di tiro.

    Brossura 21 x 28 cm. pag. 154 interamente illustrate con foto e disegni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2006 da RLT Industries

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    Celti e germani – La nazione e i suoi antenati

    22.50

    Il discorso sui celti, nella percezione del grande pubblico, ha avuto per lo più un carattere d’intrattenimento: negli scaffali delle librerie la collocazione delle opere a loro dedicate oscilla tra la protostoria e l’esoterismo. Emarginati precocemente dalla storia, quella vera, dove non sono stati in grado di reggere il confronto con competitori più attrezzati, come latini e germani, i celti sembrano aver ottenuto la loro rivincita, colonizzando i territori dell’immaginario e del favoloso. […] L’origine della civiltà celtica viene collocata nel cuore d’Europa, nel bacino del Reno e del Danubio, e questa centralità ha conservato fino a oggi, più o meno consapevolmente, un significato simbolico. […] I celti sono allora l’Europa, la Prima Europa, l’Europa originaria che deve essere riscoperta, riattivata, per costruire una nuova Europa unita, oppure delle nuove piccole patrie sorte dall’auspicata dissoluzione delle gabbie nazionali. Radicato nel passato il mito celtico si proietta così verso il futuro.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 319

    Stampato nel 2013 da Encyclomedia Publishers

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    Celtic fortifications

    29.00

    Dal nord al sud della Scozia e in Iberia (Irlanda) le recinzioni intorno alla collina-promontorio sono la componente archeologica più cospicua dell’età del ferro. Ian Ralston analizza la loro costruzione, l’architettura, le pareti, i bastioni e i fossati, con tutte le caratteristiche accessorie. Egli esamina la collocazione di queste fortificazioni nel paesaggio e la loro efficacia come strurra difensiva in guerra. Analizza anche queste strutture dal punto di vista religioso e simbolico.

    Brossura, 17 x 25 cm pag. 223 circa un centinaio di foto e disegni in b/n e 1/16 fuori testo di foto a colri

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2006 da Tempus

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    Centurio (Romanzo)

    10.00

    «Il tuo grado ti imporrà la solitudine, che sarà per il tuo spirito quello che il cibo è per il tuo corpo». 80 a.C. Caio Emilio Rufo è una recluta che milita nelle coorti di Lucio Cornelio Silla, durante la guerra civile che sta dilaniando la Repubblica. È un giovane idealista inesperto, non ancora diventato uomo. Dalle vette innevate dei Pirenei alle battaglie navali al largo delle coste dell’Africa, Caio Emilio si addestra a combattere le legioni del più astuto e acerrimo nemico di Roma, uno dei più grandi comandanti di tutti i tempi: Quinto Sertorio, parente e fedele generale di Caio Mario. Nell’assolata Spagna romana, popolata da genti fiere e bellicose, Emilio affronta le prove che questa odiosa guerra gli impone tra guardie, scorte, battaglie, assassinii, tradimenti e agguati. Subisce le angherie del suo spietato centurione e in cuor suo riconosce il valore dei nemici che sta combattendo, vessati dagli abusi della dominazione romana. Emilio capisce che il destino che l’ha condotto fino a quel punto l’ha reso più forte, tanto forte da fargli intraprendere un nuovo viaggio, che lo condurrà tra le file degli Immortali.

    Brossura, 16 x 23 cm. pag. 380

    Stampato nel 2017 da Newton Compton

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    Cesare

    29.00

    Pierluigi di Colloredo Mels

    In questo libro vogliamo presentarne la vita e le imprese civili e militari di Cesare tramite le voci dei contemporanei e degli storici latini e greci di poco posteriori, in primis tramite gli scritti di Cesare, che oltre che condottiero e statista fu uno dei massimi storici e letterati della letteratura universale, insieme a Svetonio, Plutarco, Nicolao di Damasco, Plinio, Appiano, Cassio Dione.

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    Cesare – Una biografia

    45.00

    Leader carismatico, seduttore privo di scrupoli, stratega lucido e volitivo, Gaio Giulio Cesare è stato al contempo brillante politico e genio militare, protagonista di un’ascesa vertiginosa e di alcune delle più spettacolari vittorie della Storia. Nel corso dei secoli, numerosi sono stati i suoi commentatori e biografi, quasi mai imparziali. In questo libro Adrian Goldsworthy colloca Cesare nel contesto del mondo mediterraneo e della ricca e turbolenta società tardo-repubblicana: dalla difficile esperienza del consolato alla relazione con Cleopatra, dalle campagne in Gallia e Britannia fino all’affermarsi della dittatura. Ricomponendo i pezzi di un grande mosaico, lo storico disegna la figura di un “colosso”, un ritratto che ci ricorda perché, dopo più di duemila anni, il nome di Cesare continua a esercitare un fascino assoluto.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 685

    Stampato nel 2014 da Castelvecchi

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    Cesare dice… Una lettura del Bellum Gallicum.

    19.00

    L’opera si propone di dare la più larga diffusione possibile ad un testo di perenne attualità ripercorrendo fedelmente gli eventi significativi che hanno contraddistinto parte dell’epopea Cesarea; a tal fine l’autore si avvale di uno stile limpido ed incisivo, ricco di concetti e di informazioni, ma sempre fedele al testo originale. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 14 x 24 cm. pag. 536

    Stampato nel 1996 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    Cesare e la conquista della Gallia – Alesia 52 a. C.

    18.00

    Di tutte la battaglie combattute da Cesare nelle sue campagne, Alesia è la più celebre. Questo scontro determinante è stato oggetto di un’insolita abbondanza di studi archeologici e ricostruzioni, che il libro vuol presentare ai lettori interessati alla storia militare e dell’antichità. Nel 52 a. C. la conguista e pacificazione della Gallia per opera del condottiero romano si mutò in una repentina e violenta rivolta delle tribù galliche, che trovarono un leader carismatico in un giovane nobile arverno di nome Vercingetorige. Dopo una serie di scontri a Vellaunodunum, Cenabum e Noviodunum, Vercingetorige optò per una strategia di scontri a bassa intensità e manovre difensive, così da tagliare le truppe romane dai loro rifornimenti e minacciarne i movimenti, rischiando di compromettere gravemente il dominio romano in Gallia. Quando il capo gallico scelse di impegnarsi nella difesa della città fortificata di Alesia, erano maturate le condizioni per la battaglia determinante della guerra. Il libro restituisce il contesto bellico e storico dello scontro, prestando particolare cura alla descrizione dei protagonisti, delle truppe, delle strategie e del dettaglio delle tattiche d’assedio e di difesa, anche grazie al supporto delle tavole a colori e delle mappe.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 148 illustrato con foto e cartine b/n e 6 tavole a colori

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    Cesare Imperiale

    17.50

    Secondo capitolo del dittico sulla vita di Giulio Cesare – del tutto indipendente nella struttura dal precedente, “Il giovane Cesare” – “Cesare imperiale” porta a compimento un’avvincente e accurata testimonianza letteraria sulla storia e la vita del grande imperator, una testimonianza che Rex Warner affida ancora una volta alla voce di Giulio Cesare sotto forma di memoir, di testamento ideale attraverso cui il generale, oratore e scrittore romano ripercorre le tappe che hanno deciso la sua ascesa militare e politica. È un Cesare umano, quello di Warner, che confida le proprie ambizioni, la propria vanità, che parla apertamente di quella tensione spesso dolorosa che accompagna le vite dei grandi, ma anche di una sincera devozione al suo popolo, quel popolo romano “capace di immensa sopportazione e di incredibile eroismo” di cui lui ha saputo conquistare la fiducia e l’unanime, leale sottomissione. La sua è soprattutto la storia di un guerriero, dell’uomo che ha saputo spingere i confini dell’impero fin sulle rive dell’Atlantico, e insieme quella di un individuo tormentato, di un pensatore che guardando se stesso ha saputo riconoscere e capire la vera natura degli uomini.

    Rilegato, 14,5 x 22 cm. pag. 377

    Stampato nel 2012 da Castelvecchi

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    Cesare- Le guerre in Gallia

    9.50

    Nelle “Guerre in Gallia” Giulio Cesare narra, con l’occhio di un protagonista sovrano, campagne militari drammatiche e decisive per il futuro dell’Europa, itinerari e spedizioni ardite in un mondo sconosciuto di mari, foreste, fiumi immensi, tra popolazioni “primitive” di Gallia, Germania e Britannia. Sopratttutto ritrae nel mezzo dell’azione, fra i suoi soldati e le tribù ostili, il genio di un militare e di un politico che desto impressione anche da parte dei suoi nemici: gli stessi che più lo detestano e non possono perdonargli vittorie e dittatura, quando volgono gli occhi alla sua azione ed ai suoi scritti, subiscono il fascino della sua figura che unisce lungimiranza politica e straordinario senso della storia.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 464

    Stampato nel da Mondadori

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    Città di frontiera nell’Impero Romano – Forme della romanizzazione da Augusto ai Severi

    36.00

    Lo studio delle città per definire un modello storiografico dell’economia antica, e in particolare di quella romana, riveste un ruolo di primaria importanza. In questo lavoro vengono esaminate particolarmente significative areee di frontiera dell’Impero, selezionate allo scopo di avere un quadro rappresentativo delle diverse realtà provinciali e dei relativi processi di romanizzazione; aree tra loro distanti geograficamente e caratterizzate da strutture economico-sociali e tradizioni culturali sensibilmente diverse che si riflettono nelle forme differenti di romanizzazione e integrazione. in questa ottica il profilo dell’urbanizzazione dell’Impero romano rappresenta un importante parametro della sua economia.

    Cartonato 17 x 24 cm. pag. 278 con 14 illustrazioni b/n

    Stampato nel 1999 da Edipuglia

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    Città fatali – Battaglie assedi e conflitti urbani dall’antichità ai giorni nostri

    12.00

    Questo lavoro parla di guerre e di città, dall’antichità ai giorni nostri. Le descrive nella loro natura all’interno di una cornice storica, prendendo in esame strategie e tattiche, armi e mezzi, indicando non solo il numero di caduti, feriti e dispersi, ma cercando di mostrare al lettore il momento cruciale dello scontro e il “volto” dei principali protagonisti. Le guerre prese in esame non sono soltanto quelle più sanguinose o importanti della storia militare, ma anche quelle che non sempre hanno cambiato le sorti dell’umanità, ma che sicuramente hanno rappresentato un sacrificio umano indelebile.

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm. pag. 134

    Stampato nel 2014 da Chillemi

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    Cittadini e guerrieri negli stati dell’antichità

    16.00

    Le antiche città-Stato si caratterizzano come comunità di cittadini-guerrieri in cui chi combatte decide. “Popolo in armi” è infatti il significato del termine latino populus. Per questo, negli Stati antichi, la cittadinanza è un bene prezioso. Da queste considerazioni e dallo studio degli ordinamenti militari greci e romani prende avvio, sotto l’urgenza del primo conflitto mondiale, la riflessione del filologo tedesco Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff sulla relazione tra Stato e guerra: in un momento storico che lo colloca davanti “alla sensazione che tutti i fondamenti del vivere civile stiano vacillando, alla sensazione di incertezza con cui guardiamo all’immediato e, ancor più, al lontano futuro”, lo sguardo del filologo “si spinge anche a cercare di vedere se, sia dai fatti della storia, sia dalla concezione generale dei grandi pensatori, non possiamo trarre dei criteri cui orientare le nostre aspettative e dunque anche il nostro agire”. La sua riflessione, che si sofferma anche sulla frattura tra la società civile e l’esercito, approda al vagheggiamento di una società permanentemente militarizzata: “Gli antichi Stati sono, senza eccezione, Stati nazionali, e gli individui non possono pensare se non in un’ottica nazionale, anche se spesso intendono il concetto di nazione in senso molto ristretto. Invece gli Stati moderni, per lo più, sono diventati nazionali solo tardi e in modo violento, e lo sono diventati non senza l’influenza dei modelli antichi”. Dal grande filologo tedesco una riflessione fondamentale sulla relazione tra Stato ed esercito.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 108

    Stampato nel 2011 da Libreria Editrice Goriziana

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    Civiltà antiche – La rivolta di Ampsicora – Cronaca della prima grande insurrezione sarda (215 a.C.)

    75.00

    Il libro di Maurizio Corona, racconta con vivezza di particolari le vicende di quello che può essere definito il primo grande momento di autocoscienza nazionale della Sardegna. Il volume, riccamente illustrato è il primo di una collana editoriale dedicata a episodi e personaggi della storia sarda, si legge con facilità anche quando si sofferma su particolari di tecnica e strategie militari e ricostruisce luoghi, itinerari e fatti d’arme, proponendo all’attenzione del lettore curiosità culturali che arricchiscono piacevolmente il testo. Libro ormai fuori commercio da qualche anno.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 348 numerose illustrazioni a colori tra foto, disegni e riproduzioni di figurini del tempo

    Stampato nel 2005 da Akademeia

    Condizione del libro: nuovo (intonso)

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    Cohortes Alpinorum – Truppe ausiliarie nell’antica Roma. Analisi storica e catalogo delle fonti epigrafiche archeologiche e numismatiche

    22.00

    Negli eserciti di Roma Imperiale, all’interno delle Legioni, i romani avevano organizzato le Cohortes Alpinorum, reparti delle Alpi; si ha certezza storica che furono costituite la Ia Alpinorum Aequitata e la Ia Alpinorum Peditata, la IIa Alpinorum Aequitata e la IIIa Alpinorum. Le Cohortes Alpinorum non furono molto numerose, ma abbiamo la certezza di conoscere sia quelle effettivamente costituite, sia quelle di cui ci è rimasta solamente una vaga memoria storica. Il volume infatti riporta le vicende delle Cohortes Alpinorum costituite e ci da anche notizia di tre legioni “alpine” costituite durante il tardo impero: la fonte che ce ne dà notizia è quel documento ricchissimo di dati civili e militari del tardo impero, conosciuto come la Notitia Dignitatum. Le fonti non ci hanno lasciato praticamente nulla circa l’impiego delle legioni e delle Coorti alpine che, come abbiamo visto, erano presenti sin dal periodo medio imperiale. Possiamo quindi fare solamente delle ipotesi basandoci sulla loro denominazione e sui luoghi ove prestarono servizio e ovviamente nulla sappiamo del loro equipaggiamento o su particolari del loro armamento. È probabilmente vero che in età tardo imperiale i militi di queste unità combattessero e fossero dotati di materiali propri delle etnie d’appartenenza.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 320 + 16 con numerose foto e illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 2013 da Tipolitografia Rubino

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    Come si abbatte una democrazia – Tecniche di colpo di Stato nell’Atene antica

    18.00

    Morto Pericle, la guerra del Peloponneso in corso, una nuova generazione di politici irrompe sulla scena pubblica di Atene. Uomini come Alcibiade, la cui volontà di primeggiare e di promuovere le proprie personali ambizioni fa di lui, secondo Tucidide, uno dei primi responsabili della crisi della democrazia che sfocia nei colpi di Stato oligarchici del 411 e del 404 e poi nella sconfitta in guerra di Atene. O come Antifonte, Pisandro, Frinico, Teramene, protagonisti di una nuova e sconcertante stagione politica. Lo scopo è quello di assumere il potere per affermare i propri interessi personali. Alla perenne ricerca del consenso, costretta a compiacere il popolo, quella classe politica da una parte gli concede un potere eccessivo e incontrollabile, dall’altra ne manipola la volontà eccitandone le passioni. Nella gestione dello Stato, il tema dell’interesse comune passa così in secondo piano; al politico democratico si sostituisce il demagogo, nel senso moderno del termine. I colpi di Stato oligarchici sono dunque la degna conclusione di questo processo degenerativo e sono realizzati attraverso raffinate tecniche di controllo del consenso.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 214

    Stampato nel 2013 da Laterza

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    Confini di pietra – Le fortezze dell’Antico Egitto

    17.50

    L’architettura militare ha sempre ricoperto un ruolo molto importante in tutte le culture, e anche nell’Antico Egitto si costruirono opere imponenti a protezione delle frontiere. Purtroppo, a causa della posizione decentrata delle fortificazioni, lontane dai percorsi della ricerca e del turismo, o la loro inaccessibilità causata dall’innalzamento delle acque del lago Nasser, hanno reso difficile il lavoro di ricerca e di documentazione su questo aspetto fondamen tale dell’architettura egizia. Questo volume, primo del suo genere in Italia, cerca di fornire un veduta d’insieme e un agevole approccio alla riscoperta delle fortezze dell’Antico Egitto.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 132 interamente illustrato con foto, mappe e disegni ricostruttivi b/n

    Stampato nel 2017 da Kemet

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    Confrontarsi con l’Altro. I Romani e la Germania

    14.00

    Qual è la percezione che i Romani hanno dellaGermania, nel momento in cui iniziano a esplorarla e a conoscerla? Comeappaiono quei luoghi e quegli uomini ai loro occhi? Dalla lettura deitesti antichi emerge il profilo di un ambiente selvaggio e abitato dabarbari primitivi, i cui corpi straordinari e l’incontenibile impetodestano meraviglia e incutono terrore nei legionari, oppressi esmarriti in un mondo nuovo e pieno di insidie.

    Brossura pag. 125

    Stampato nel 2004 da Lampi di Stampa

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    Conquerors of the Roman Empire – The Franks

    33.00

    Simon MacDowall esamina come questo gruppo relativamente piccolo di ceppo germanico sia diventato dominante in tutta l’ex provincia romana della Gallia, dando il nome alla Francia nel processo di unificazione. Dalle loro prime incursioni nell’Impero, fino alla Battaglia di Casilinum (554), la loro ultima battaglia contro i romani, l’Autore studia il modo di combattere dei franchi e ne valuta la sua efficacia nei confronti dell’esercito romano. Vengono discusse le dimensioni e la composizione dei loro eserciti, le armi (inclusa la caratteristica ascia detta “Francisca”), le attrezzature e le tattiche. In questo periodo tumultuoso, i Franchi avevano una relazione complessa con i Romani, essendo a turno invasori, reclute per le legioni e alleati indipendenti. Di conseguenza, questo libro analizza anche il ruolo dei Franchi nella difesa della frontiera del Reno contro le successive invasioni dei Vandali, degli Alani, di Suebi e degli Unni. Il loro successo nel difendere la loro nuova patria contro tutti i nuovi “invasori” permise loro, sotto la guida della dinastia merovingia di Clodoveo, di stabilire il regno dei Franchi come uno dei più duraturi successori “barbari” al potere di Roma.

    Rilegato, 15,2 x 23 cm. pag. 208 illustarto con foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da Pen & Sword

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    Conquerors of the Roman Empire – The Goths

    30.00

    Alla fine del 4° secolo, la pressione degli Unni costrinse i Goti ad attraversare il Danubio nell’Impero Romano. La risultante battaglia di Adrianopoli nel 378 fu una delle più grandi sconfitte di Roma. Sia i rami occidentali (visigoti) che quelli orientali (ostrogoti) dei Goti avevano una relazione complessa con i romani, a volte combattendo come alleati contro altri intrusi barbari, ma intagliando i propri regni nel processo di disgregamento dell’Impero. Sotto Alarico i Visigoti saccheggiarono Roma stessa nel 410 e continuarono a stabilire un regno in Gallia (Francia). Aiutarono i Romani a sconfiggere l’invasione unnica della Gallia a Chalons nel 451, ma continuarono ad espandersi a spese dei Romani. Sconfitti dai Franchi, lo furono anche dai Vandali in Spagna. Gli Ostrogoti avevano una relazione simile con l’Impero Romano d’Oriente prima di conquistare. Adrianopoli, gli eventi del 410 e la lunga guerra degli Ostrogoti con Belisario, incluso l’assedio di Roma, sono tra le campagne e battaglie che Simon MacDowall racconta in dettaglio. Analizza le armi e gli stili di combattimento, a volte diversi, degli Ostrogoti e dei Visigoti e valuta la loro efficacia contro le armi romane.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 161 con 16 pagine di foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da Pen & Sword

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    Conquerors of the Roman Empire – The Vandals

    33.00

    Al 31 dicembre 406 dC, un gruppo di tribù germaniche attraversò il Reno, penetrando nelle linee difensive romane, devastò la Gallia romana, saccheggiando città come Metz, Arras e Strasburgo. Tra queste popolazioni germaniche vi erano i Vandali, alla ricerca di una nuova patria. Insieme ai loro alleati Alani, attraversata la Gallia, si stabilirono nella penisola iberica. Tuttavia, questo regno dei Vandali e degli Alani, venne presto in contatto con gli alleati visigoti di Roma. Nel 429, sotto il comando del loro nuovo re, Genserico, attraversarono lo stretto di Gibilterra verso il Nord Africa, e invasero rapidamente questa ricca provincia romana, stabilendo un regno stabile. Acquisendo im brevissimo tempo abili tecniche marinare, ben presto dominato il Mediterraneo occidentale, attuando scorrerie sulle coste italiane e saccheggiando la stessa Roma nel 455. Alla fine, tuttavia, nel 533 il loro regno venne definitivamente conquistato da Belisario, abile generale bizantino e i Vandali scomparvero totalmente dalla storia. Simon MacDowall racconta e analizza questi eventi, con particolare attenzione all’evoluzione degli eserciti vandali e alle guerre di cui furono protagonisti..

    Rilegato, 25 x 23 cm. pag. 190 con numerose mappe e un inserto di 16 pagine con fotom e illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Pen & Sword

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    Conquistatori e schiavi – Sociologia dell’Impero romano

    18.00

    Una storia dell’Impero in chiave sociologica, con un’attenzione particolare alla formazione delle istituzioni romane. Le conquiste procedono nel tempo, lo spazio dell’Impero diventa enorme e la sua gestione si costruisce lentamente. Ma la capacità romana è quella di adattarsi, assorbire norme e usanze dei luoghi conquistati, far tesoro a proprio vantaggio della sapienza dei popoli. Solo così si tiene insieme la vastità delle terre, la differenza tra le genti. Un’opera di grande interesse per la storia sociologica, non solo per quanto riguarda la questione della schiavitù nel mondo antico, ma anche per l’attenzione rivolta allo studio delle dinamiche economico-sociali nell’età imperiale e agli aspetti della religiosità integrata nelle credenze romane originarie.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 306 con 6 foto b/n fuori testo

    Stampato nel 2013 da PGreco

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    Core of the Legion: the Roman Imperial centuria

    20.00

    Numero speciale della rivista bimestrale in lingua inglese dedicata alla guerra nel mondo antico dedicato interamente a quello che è lo “zoccolo duro” della legione: la centuria imperiale romana. Come sempre con un importante corredo iconografico, la rivista prende in considerazione la centuria come unità tattica, l’addestramento dei legionari, con armi, corredo, abbigliamento e amministrazione.

    Brossura 21 x 30 cm. pag. 82 interamente illustrate con disegni e foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2010 da Ancient WArfare

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    Costantino e il suo tempo

    13.50

    Fu un uomo di potere egoista e indifferente alla religione oppure il sovrano che illuminato da una visione (“in hoc signo vinces”) si pose al servizio di Dio? I giudizi sull’imperatore Costantino (274-337) variano. Come che sia, fu lui a fare la mossa decisiva per la definitiva ascesa del cristianesimo, con la promulgazione dell’Editto di Milano nel 313 che pose fine alle persecuzioni dei cristiani. E fu ancora lui con la fondazione di Costantinopoli a dare origine all’impero bizantino, che durò mille anni: la vita e l’opera di Costantino erano destinate a lasciare un segno decisivo e duraturo.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 141

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    Da Roma all’Oriente. Riflessioni sulle campagne traianee

    22.00

    A. M. Liberati (a cura di)

    Il volume, con una introduzione di Paolo sommella, raccoglie gli atti della giornata di studi da Roma dall’Oriente. Riflessioni sulle campagne tra i a ne e svoltasi l’11 ottobre 2017 presso istituto nazionale di Studi romani. Dopo una presentazione della mostra Traiano. Costruire l’impero, creare l’Europa (Lucrezia ungaro) ed un saggio introduttivo sul significato del principato tra i a ne o, da Augusto a Traiano: dalla Fondazione all’apogeo dell’impero (Leandro polverini), i saggi spaziano su alcuni significativi temi della politica militare dell’optimus princeps: Traiano e esercito romano da Ancona al Danubio nel 105 D.C.: sulle orme di una celebre Legione? (Sergio Rinaldi tufi); celebrazioni monumentali delle guerre da ci che di Traiano sui luoghi degli avvenimenti (Luca bianchi); acquisizione del regno dei nabatei da parte di Traiano e la Fondazione della Provincia Arabia: una nuova formazione politica nell’Impero romano d’Oriente (Klaus Stefan freyberger); Traiano in cilicia. Ultima frontiera (Eugenia equini Schneider). Il saggio i due Principes, il dominus ed il cattolicesimo. Un episodio della politica culturale dell’Istituto di studi romani: la conferenza preparata e mai svolta di don Juan di Borbone principe delle asturie (Anna Maria liberati) ha messo in luce, nel quadro delle celebrazioni tra i a ne e, il ricco patrimonio storico conservato presso istituti.

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    Da Roma alla Cina – Sulla via della seta al tempo della Roma imperiale

    28.00

    Anno 166 della nostra era: primi nella storia, alcuni cittadini romani entravano in Cina dopo un lungo viaggio per mare dall’impero dell’Occidente alle coste annamite dove sbarcarono. Avevano percorso l’Egitto, attraversato il mare Eritreo, erano approdati in India da dove si erano diretti verso la penisola malese, avevano costeggiato l’Indocina per gettare infine l’ancora a nord del Vietnam e percorrere la via terrestre che doveva condurli fino all’Impero Celeste. Questo straordinario episodio, ricordato dagli storici cinesi, costituisce il punto di partenza per l’affresco di Jean-Noël Robert, che racconta la storia affascinante della ricerca di un contatto tra i due più grandi imperi dell’antichità. Un viaggio nel tempo e nello spazio che parte da Alessandro Magno e, concentrandosi sul II e III secolo dopo Cristo, tocca non solo l’Impero romano e quello cinese, ma tutto l’intreccio delle civiltà tra Europa e Asia. Gli scambi economici, culturali e religiosi, insieme ai contatti politici e agli scontri militari, diventano legami profondi tra Roma, la Persia dei Parti, l’India e la Cina, senza dimenticare i popoli nomadi dell’Asia Centrale. Una storia profonda quanto nascosta rispetto alle narrazioni usuali, ricca di suggestioni e significati, per illuminare alcune pagine del progresso dell’umanità, sulle tracce di quei viaggiatori guidati dalla loro vocazione a diventare i cittadini del mondo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 317 con alcune mappe b/n

    Stampato nel 2019 da Goriziana

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    Dacia – The Roman Wars. Vol. I

    35.00

    La campagna di conquista della Dacia da parte dell’Imperatore Traiano è magnificamente ricordata dalla famosa colonna traiana, che rappresenta una sicura fonte per conoscere non solo l’invasione della Dacia da parte delle legionin di Roma, ma anche l’esercito romano imperiale in generale. Attingendo ad una ampia varietà di fonti antiche, manufatti e scavi archeologici, il volume offre un ritratto completo della presenza romana in questa regione che soffrì pesantemente l’invasione di questa cultura straniera, alla quale però in seguito seppe integrarsi magnificamente, diventando tra l’altro serbatoio di reclutamento per le legioni imperiali. Le belle e particolareggiate fotografie di manufatti, siti e documenti sono accompagnate da splendide tavole ricostruttive a colori.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 15, completamente illustrato a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Karwansaray

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