La guerra al tempo dei droni – Da Falluja ai terroristi dell’Isis la nuova frontiera dei conflitti

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    La guerra al tempo dei droni – Da Falluja ai terroristi dell’Isis la nuova frontiera dei conflitti

    22.00

    Sorvegliano in modo furtivo gli ultimi santuari del terrorismo internazionale, setacciando accuratamente centinaia di chilometri quadrati. I droni sono aerei senza pilota, in grado di seguire un sospettato per giorni, di intercettarne le comunicazioni e di scoprire le persone che frequenta. Una volta individuato l’obiettivo, lanciano da grande distanza un missile. La lotta contro al-Qaeda e altri movimenti terroristici, come l’Isis – racconta in questo libro Gianfranco Bangone – viene combattuta dall’America di Barack Obama soprattutto con questi velivoli che arrivano dove le forze speciali sul terreno rischierebbero gravissime perdite e colpiscono i loro bersagli senza alcun preavviso. Insomma, i droni non sono una semplice arma, ma rappresentano la punta di lancia di una nuova strategia di controinsurrezione che fa ricorso a tutte le tecnologie disponibili per ridurre o annullare il vantaggio delle forze irregolari che operano nell’ombra.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 190

    Stampato nel 2014 da Castelvecchi

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    La guerra civile spagnola e la Regia Marina italiana 1936-1939

    36.00

    Francesco Mattesini

    Ancora oggi, a oltre ottant’anni dall’inizio della guerra civile di Spagna, si discute sul motivo per cui Benito Mussolini dette il suo aiuto alla causa dei nazionalisti. Ossia se lo fece per puro calcolo politico, tendente a favorire l’instaurazione di un’altra dittatura di destra in Spagna scalzando il fronte popolare andato al potere il 16 febbraio 1936, oppure per ottenere il possesso di basi nelle Isole Baleari, necessarie per bloccare in caso di guerra le comunicazioni tra l’Africa Settentrionale e la Francia, paese al quale il governo fascista intendeva contendere il dominio del Mediterraneo centro-occidentale, e chiedere rivendicazioni territoriali. Lo storico statunitense Coverdale ha scritto che “l’aiuto italiano” alla causa di Franco, espressosi sia militarmente che politicamente, fu “un elemento essenziale per la vittoria nazionalista”. Per contro, l’essersi assicurato una Spagna amica rappresentò per il Duce un successo che in seguito avrebbe assunto carattere deludente, poiché Franco, restando fedele a quanto aveva dichiarato durante il conflitto di mantenere la neutralità nella seconda guerra mondiale, si rifiutò di schierarsi militarmente con le potenze dell’Asse.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 380 con varie foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    La guerra civile spagnola e la Regia Marina italiana 1936-1939

    18.00

    Francesco Mattesini

    Ancora oggi, a oltre ottant’anni dall’inizio della guerra civile di Spagna, si discute sul motivo per cui Benito Mussolini dette il suo aiuto alla causa dei nazionalisti. Ossia se lo fece per puro calcolo politico, tendente a favorire l’instaurazione di un’altra dittatura di destra in Spagna scalzando il fronte popolare andato al potere il 16 febbraio 1936, oppure per ottenere il possesso di basi nelle Isole Baleari, necessarie per bloccare in caso di guerra le comunicazioni tra l’Africa Settentrionale e la Francia, paese al quale il governo fascista intendeva contendere il dominio del Mediterraneo centro-occidentale, e chiedere rivendicazioni territoriali. Lo storico statunitense Coverdale ha scritto che “l’aiuto italiano” alla causa di Franco, espressosi sia militarmente che politicamente, fu “un elemento essenziale per la vittoria nazionalista”. Per contro, l’essersi assicurato una Spagna amica rappresentò per il Duce un successo che in seguito avrebbe assunto carattere deludente, poiché Franco, restando fedele a quanto aveva dichiarato durante il conflitto di mantenere la neutralità nella seconda guerra mondiale, si rifiutò di schierarsi militarmente con le potenze dell’Asse.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 380 con varie foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

    Condizioni del libro: piega nella quarta di copertina in basso a sinistra

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    La guerra marittima dell’Austria-Ungheria 1914-1918

    70.00

    A oltre settant’anni dalla prima edizione italiana, “La guerra marittima dell’Austria-Ungheria 1914-1918” rimane un classico dela storiografia navale della Prima Guerra Mondiale. Viene qui riproposta nell’integrale traduzione curata a suo tempo dall’Ufficio Storico della Regia Marina; viene altresì mantenuto il pregievolissimo apparato cartografico. Il promo volume è dedicato al periodo compreso fra lo scoppio del conflitto e l’entrata in guerra dell’Italia (maggio 1915); il secondo volume copre il periodo compreso fra l’entrata in guerra dell’Italia fino al compimento dell’offensiva balcanica che si concluse con il crollo di Serbia e Montenegro; il terzo volume spazia dal marzo 1916 al maggio 1917, epoca in cui le operazioni marittime austriache si focalizzarono sulla guerra sottomarina fuori dal’Adriatico; Infine il quarto volume abbraccia il periodo conpreso fra la battaglia del Canale d’Otranto e la fine della guerra e dello stesso Impero sburgico. 14 splendide riproduzioni di cartine d’epca.

    4 volumi in brossura con cofanetto per complessive, 14 x 21 cm. 1200 pag. con circa 64 foto b/n + 10 cartine allegate

    Stampato nel 2007 da Libreria Editrice Goriziana

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    La guerra navale 1914-1918 – Un contributo internazionale alle operazioni in Mediterraneo

    22.00

    Continuando una formula già inaugurata con La grande guerra aerea, questo volume propone una serie di saggi che esaminano i vari spetti della Grande Guerra navale nel Mediterraneo, dalle operazioni al blocco navale, dalla guerra sottomarina a quella dei mezzi d’assalto, dal ruolo dei Mas alla guerra segreta e alla produzione bellica. Gli autori sono rinomati esperti di storia navale di differenti nazioni, conferendo così una visione molto ampia del conflitto in una dimensione che finora era stata dimenticata.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 422 con 291 foto b/n

    Stampato nel 2002 da Rossato

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    La guerra sottomarina 1914-1918 – I sommergibili tedeschi nella Grande Guerra

    28.00

    “Se ritorno col pensiero alle mie crociere, riesco a distinguere nettamente le successive fasi dello sviluppo assunto dai sottomarini in Germania; cioè del solo mezzo di offesa navale che, date le condizioni geografiche e militari della Germania, abbia potuto conseguire una grande efficacia nella lotta fra il mio Paese e l’Inghilterra… Per poco, non conquistammo per davvero la libertà dei mari! Ora putroppo anch’essa si trova sepolta con la marina imperiale sotto alle rovine della rivoluzione! Sfogliando le mie vecchie carte – diario di guerra, e giornali di bordo –, rivivo questo magnifico periodo, nel quale la marina imperiale sembrava animata e sorretta dalle purissime virtù della gioventù tedesca”.

    Brossura, 14×21 cm. pag. 212 con circa 20 illustrazioni b/n, 3 tavole doppie a colori + DVD

    Stampato nel 2014 da Effepì

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    La guerra sul mare 1500-1650

    28.00

    Il grande mutamento che ebbe luogo fra Cinque e Seicento nel mondo della navigazione in generale e nel modo di combattere le guerre sul mare disegnò il volto politico ed economico dell’Europa moderna ponendo le basi del suo predominio sul globo. Questo volume racconta nel dettaglio come avvenne tale mutamento – gli sviluppi tecnici e organizzativi, le nuove tattiche e strategie, la formazione di marine statali permanenti – e ne illustra gli effetti nelle diverse aree europee. La competizione per il controllo delle rotte commerciali transoceaniche spostò gli equilibri dall’area mediterranea all’Europa atlantica. Attento al tempo stesso alla dimensione tecnica e all’evoluzione storica generale, l’autore mostra secondo una prospettiva inconsueta come a partire dal Cinquecento il mare e non la terraferma fosse il campo di battaglia dove si decisero gli asserti di potere all’interno dell’Europa.

    Cartonato con sovracopertina 15,5 x 21,5 cm. pag. 346

    Stampato nel 2010 da Il Mulino

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    La Hochseeflotte nella Grande Guerra

    32.00

    “Nella lotta di anni che la Germania ha sostenuto contro la volontà di-struttrice del nemico, la flotta si é affermata di capacità superiore a qualunque aspettativa, tanto che eravamo riusciti a ri¬durre il potente ne-mico sull’orlo della sconfitta. Ma abbiamo tuttavia perduto la guerra, e con la consegna al nemico della nostra flotta le speranze che le nostre fortune potessero risorgere si sono dileguate. Il ricordo delle azioni glo-riose compiute sul mare, uscendo dalla tomba della flotta nostra, ci darà la speranza che la Germania possa riavere nel mondo il posto che spetta al popolo tedesco”. ADMIRAL REINHARD SCHEER

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 304 con alcune cartine b/n

    Stampato nel 2012 da Effepi

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    La Marina da Guerra Austro-Ungarica

    24.00

    Alexander Kircher? Chi era costui?. Se provaste a chiedere a qualche triestino notizie su Alexander Kircher, probabilmente ricevereste questa risposta. Purtroppo, pur essendo nato a Trieste nel 1867, oggi il pittore è quasi completamente dimenticato nella sua città natale. Liliana Pajola tenta, con il presente libro, di riportarlo alla memoria, pur mostrando solo una piccolissima parte delle cartoline tratte da quadri dipinti da questo prolificissimo pittore. La biografia di Kircher – inquadrata nella realtà storica di Trieste – comprende numerose foto, anche inedite, di proprietà della famiglia Kircher-Tauchmann e cartoline storiche dalla collezione Pajola. Seguono le immagini – tratte da quadri del pittore – e le schede tecnico-storiche di una ventina di navi, di sommergibili e dell’aviazione della marina da guerra austro-ungarica. Altri capitoli parlano della battaglia di Lissa col monumento del leone morente, dell’attacco alla costa italiana il 24 maggio 1915, dei bombardamenti italiani su Trieste.

    Brossura, 19 x 27 cm. pag. 198 com circa 123 illustrazioni

    Stampato nel 2018 da Luglio Editore

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    La marina da guerra dell’antica Grecia 500-322 a.C.

    12.00

    Formidabili e sofisticate, le triremi erano le più micidiali navi da guerra del mondo antico, e al culmine del loro successo gli ateniesi seppero sfruttarne al massimo il potere distruttivo. Si trattava di galee progettate per combattere a forza di remi, e la loro arma principale era il rostro rivestito di bronzo con cui terminava la prua. Questo libro offre una completa analisi della più potente unità da guerra dei suoi tempi, l’arma con cui Atene raggiunse e conservò potere e prosperità per un lungo periodo.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 86 con circa 38 foto a colori e 7 tavole a colori

    Stampato nel 2014 da libreria editrice Goriziana

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    La Marina della Repubblica di Venezia dalle origini alla fine del Medio Evo. Studio sull’opera di Martin da Canal

    25.00

    Danilo Pagliaro

    I Veneziani hanno colonizzato delle isole e degli isolotti nel bel mezzo di una laguna, ma come facevano per spostarsi fra le isole, all’interno della laguna stessa? Con delle imbarcazioni, evidentemente, ma di che tipo? Chi le costruiva? Come?  Dove erano costruite queste barche? A parte le domande riguardo le differenze fra le imbarcazioni utilizzate per la vita di tutti i giorni nelle acque interne, sicure e poco profonde e le navi impiegate per il commercio e nella marina da guerra, che solcavano il Mediterraneo e che partivano anche nell’oceano Atlantico verso i porti inglesi ed olandesi, questo libro vuole dare delle risposte a tutta una serie di domande che l’autore si è posto in quanto veneziano ed in quanto soldato professionista.

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    La Marina Italiana ed il problema aeronavale 1919-1945

    30.00

    Il presente lavoro prende in esame il fatto che la marina italiana non riuscì a risolvere il suo problema aeronavale che includeva l’aviazione navale e le navi portaerei prima dell’entrata in guerra contro la Gran Bretagna e la Francia, nel giugno 1940. Detto problema è stato esaminato sulla base della documentazione disponibile ed in relazione allo sviluppo tecnologico ed operativo dell’aviazione navale, in particolare delle navi portaerei, nel ventennio intercorsio tra le due guerre mondiali. Dal quadro che ne è scaturito, risulta che il non aver potuto disporre di un’aviazione navale, di navi portaerei e di un collaudato sistema di procedure per la cooperazione aeronavale ha influito negativamente sulle capacità operative della Marina Italiana durante la II G.M. Il lavoro è corredato da un’appendice nella quale sono riportate informazioni, caratteristiche e profili delle navi portaerei, portaidrovolanti e navi lancia aerei sudiate, progettate e realizzate dalla Marina italiana dal 1920 al 1943.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 198

    Stampato nel 2010 da Widerholdt Frères

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    La Marina Italiana nella Prima Guerra Mondiale

    50.00

    Ancora prima del formale abbandono dela Triplice alleanza, nella primavera del 1915, l’Esercito e la Marina avevano posto allo studio le operazioni da svolgere nelcaso di un conflitto contro l’Austria e l’Ungheria. La Marina pose allo studio in particolare: sbarchi in alcune isole dalmate, concorso diretto all’avanzata in Venezia Giulia, difesa del litorale adriatico. Questo libro racconta e sviscera gli avvenimenti che, sia sul mare, sia sulla terra e nel cielo, videro i Marinai italiani protagonisti. In special modo si sofferma su quei Marinai che, indossata la divisa grigioverde, scesero nelle trincee, spalla a spalla con Fanti e Bersaglieri, a difendere Venezia e che formarono la Brigata Marina, progenitrice del Battaglione, ora Reggimento San Marco. Il libro inizia con elementi di geografia, d’obbligo per analizzare sul terreno gli elementi che contraddistinsero le vicende della Grande Guerra.

    2 volumi rilegati in cofanetto 17,5 x 25 pag. 706 molte illustrazioni

    Stampato nel 2012 da Chiaramonte

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    La Marina Militare 1861-1991 – Compendio di 130 anni di vita

    46.00

    Panoramica sintetica ma esauriente degli avvenimenti storici che hanno caratterizzato l’esistenza della Marina italiana dalla nascita alla Guerra del Golfo. L’opera non si limita all’illustrazione della politica marittima, delle operazioni navali e delle caratteristiche tecniche delle navi, ma affronta in maniera organica ed originale anche temi di carattere sociale e politico in rapporto alla nazione che sono stati generalmente poco trattati in passato. L’opera ha una connotazione generale, in modo da potersi volgere ad un pubblico più vasto possibile per far conoscere, al di là degli specialisti o degli appassionati di storia navale, le vicende della nostra Marina.

    Rilegato, 20 x 26 cm. pag 248 con circa 23 foto b/n

    Testo bilingue italiano/inglese

    Stampato nel 2007 dall’Ufficio Storico della Marina Militare

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    La Marina nella Grande Guerra – Le operazioni navali aeree subacquee e terrestri in Adriatico

    14.80

    La R. Marina, durante la prima guerra mondiale, impiegò uomini e mezzi in quattro dimensioni: quella navale ovviamente, nella quale elaborò la strategia della “battaglia in porto”, fondando una nuova specialità fondata su uomini e mezzi speciali, che ancora oggi rientra tra i reparti che danno maggiore prestigio alla nazione, quelle subacquea e aerea, che segnarono l’inizio dell’impiego delle nuove macchine da guerra, che oggi, dopo novant’anni, costituiscono due componenti essenziali delle Marine di livello regionale, quella terrestre la quale, dopo aver strenuamente tenuto il fronte, mostrò la capacità di sapersi proiettare nel territorio nemico, diventando a pieno titolo una “forza anfibia”, nell’accezione più moderna di queste forze.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 332 con circa 125 illustrazioni b/n + 16 pagine fuori testo con 14 tavole a colori

    Stampato nel 2008 da Gaspari

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    La marineria cartaginese

    39.00

    Affrontando il discorso sulla marineria punica si è costretti a scontrarsi con una cronica carenza di documentazione che limita in modo determinante la possibilitaà di definire il cuore del problema. Gli scrittori antichi non avevano dubbi nel qualificare Fenici e Cartaginesi come i popoli più esperti in fatto di navigazione, costantemente hanno sottolineato il primato delle flotte di Tiro, Sidone, Cartagine e Cadice. Tuttavia quello che sappiamo sulle marine fenicio-puniche è ben poco se confrontato con la mole di informazioni che possediamo per quelle greche e romane. Cartagine non era l’unico centro di organizzazione delle flotte, di costruzione delle navi, di reclutamento degli equipaggi. Le città marinare puniche della costa africana, della penisola Iberica e delle isole, avevano i propri cantieri, che agivano, verosimilmente, sull’impronta della matrice cartaginese, ed erano in grado di allestire delle flotte. Per quel che riguarda la marina militare, questo aspetto appare abbastanza circoscritto, in quanto determinato da una politica e da una strategia che derivano da un’autorità ben precisa. Sicuramente un libro di riferimento.

    Cartonato 17 x 24 cm. pag. 330 con 95 illustrazioni b/n

    stampato nel 2000 da Carlo Delfino

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    La navigazione nel mondo antico (dai Cretesi agli Etruschi)

    12.00

    Al centro di questo volume, che non manca di raccontare l’evoluzione che si ebbe nell’arte marinaresca e in quella di costruire navi, arti che, di pari passo, si andarono sempre più affinando, troviamo la storia della navigazione nel mare degli antichi, tra misteriche deità marine, suggestive leggende e riti arcaici. Un libro, riccamente illustrato, che racconta la storia dell’avventura umana sulle vie del mare, dove l’uomo, traguerre e commerci, aveva racchiuso nel più profondo del cuore il mitico sogno di Ulisse, la conquista dell’ignoto.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 128 con molte illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Capone Editore

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    La portaerei scomparsa del generale Bonfiglietti – La portaerei progettata nel 1929 mai costruita e subito dimenticata

    22.00

    “Il generale Bonfiglietti ebbe una storia singolare: perché la sua attività di progettista si svolse quasi tutta proprio durante il periodo storico immediatamente successivo al Trattato di Washington, dato che iniziò a sviluppare le sue idee più importanti nel 1922 e le ultimò – anche dopo aver lasciato la Regia Marina – nel 1932. Così si occupò dei progetti dei maggiori incrociatori italiani e, negli ultimi anni del suo servizio attivo, si dedicò al progetto della potenziale prima portaerei italiana, quella che ricordiamo nel nostro titolo: una portaerei della quale studiò anche quattro varianti che, secondo lui, offrivano diversi vantaggi tecnici ed economici.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 218 illustrato con numerose foto a colori e b/n, disegni tecnici e riproduzioni di documenti

    Stampato nel 2017 da Jouvence

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    Latin America War Vol. 14 – A Carrier at Risk. Argentinean Aircraft Carrier and Anti-Submarine Operations against Royal Navy’s Attack Submarines during the Falklands/Malvinas

    26.00

    Collana della casa editrice Inglese Helion, dedicata ai moderni conflitti che hanno avuto come teatro il sud America e l’America centrale a partire dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri. Le monografie sono caratterizzate da circa una settantina di pagine contenenti una ricca iconografia costituita da, 150/170 fotografie in b/n (comprese alcune cartine) e 16 pagine fuori testo che contengono tavole, cartine e immagini varie di mezzi militari, aerei, ecc., a colori. La presente monografia si occupa in dettaglio della guerra sottomarina e delle operazioni antisommergibile poste imn atto da Inglesi e Argentini, durante il conflitto delle Flalklands/Malvinas nel 1982.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 88 illustrato con circa 74 foto b/n 8 foto e 12 profili a colori e 8 mappe

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Helion

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    Le cannoniere del Garda – La vera storia delle “scialuppe cannoniere” (1859-1881) e il ritrovamento del relitto della “Sesia”

    18.00

    Poche persone sanno che nel 1858 Camillo Benso Conte di Cavour, il “tessitore” dell’unità italiana e fondatore della Regia Marina, in previsione dell’oramai prossimo confronto tra il Regno di Sardegna e l’Impero d’Austria per la liberazione del Regno Lombardo-Veneto, pensò di far allestire dai propri alleati francesi dell’imperatore Napoleone III° una flottiglia di imbarcazioni da utilizzare lungo i fiumi della Val Padana e i laghi cisalpini di Lombardia e Veneto. Nacquero così le “scialuppe cannoniere”, delle imbarcazioni armate, smontabili e con propulsione a vapore che potevano esser trasportate per ferrovia, in appositi “kit di montaggio” in grandezza naturale, per esser poi assemblate in riva a qualche fiume o qualche lago e venir utilizzate in missioni militari…. Da queste imbarcazioni derivarono le “Cannoniere del Garda” delle quali vi raccontiamo la storia in questa monografia, il risultato di un riuscito connubio tra il mondo delle ricerche d’archivio, dell’esplorazione archeologica subacquea e di quello della ricostruzione modellistica.

    Brossura 21 x 29,5 cm. pagg. 63 illustrato con 43 immagini a colori, 16 in b/n, 8 piantine ed elaborazioni di documenti originali, 6 disegni tecnici e piani di costruzione.

    Stampato da G.M.T. nel 2013

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    Le due battaglie dell’Atlantico – La guerra subacquea 1914-18 e 1939-45

    25.00

    I sommergibili hanno avuto un’importanza decisiva nelle due guerre mondiali. Basti pensare che nel 1917 il siluramento della nave americana “Sussex” da parte di un U-Boot tedesco determinò l’entrata in guerra degli Stati Uniti. E nella seconda guerra, il gigantesco duello che si svolse in Atlantico fra gli Li-Boote e le marine britanniche e americane fu l’episodio centrale del conflitto, quello che ne determinò l’esito. Con la competenza anche tecnica mostrata nei suoi libri precedenti, Martelli racconta la storia del sottomarino dai suoi primordi per poi mettere a fuoco l’impiego massiccio fattone dalla Germania nella Grande Guerra per forzare il blocco marittimo dell’Intesa, poi la ricostituzione della flotta subacquea nel terzo Reich, infine il grande confronto fra Germania e marine alleate fra il 1939 e il 1945.

    Rilegato, 15,5 x 21,5 cm. pag. 377 + 24 pagine fuori testo con 58 foto b/n

    Stampato nel 2015 da Il Mulino

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    Le Fanterie di marina italiane

    34.00

    Delle 330 pagine che compongono il volume, circa due terzi sono dedicate alla storia del “San Marco” che delle fanterie di marina italiane rappresenta l’espressione più nota e tradizionale. le fanterie di Marina hanno sempre rappresentato una componente essenziale del potere marittimo italiano ed un elemento fondamentale della politica estera della nostra nazione, ogni qualvolta essa abbia dovuto trovare applicazione nell’uso dello strumento marittimo. Le doti di flessibilità del reparto e le caratteristiche degli uomini che ne hannmo vestito e, ne vestono tuttora l’uniforme, sono garanzia di professionalita e capacità operativa, dimostrandosi sempre un valido strumento della nostra politica militare. Opera di notevole interesse, ricca di dati e di avvenimenti anche minori di cui sino ad oggi erano noti solo scarni riferimenti.

    Rilegato, 17,5 x 25 cm. pag. 533 con circa 91 foto b/n e colori e 9 cartine

    Stampato nel 1998 dall’Ufficio Storico della Marina Militare

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    Le flotte di Roma

    30.00

    Sebbene si tenda a pensare all’Impero Romano come ad una organizzazione principalmente terrestre, realizzata con la forza delle straordinarie legioni della fanteria, in realtà esso fu anche una potenza marittima, paragonabile a quella dell’Impero britannico del XVIII secolo. In termini puramente numerici, la marina di Roma fu la forza navale più imponente che sia mai esistita. Le flotte romane difesero le comunicazioni e i traffici commerciali, senza i quali non vi sarebbe stato alcun sviluppo. Grazie alle sue navi, Roma potè sfidare potè sfidare in combattimento nemici irragiungibili ed espandere il suo potere in terre fino ad allora inacessibili, diventando una potenza senza eguali nel Mediterraneo: possedeva basi nell’Europa occidentale, nell’Africa settentrionale e nel Medio Oriente, e nel momento di massimo splendore, contava decine di migliaia di marinai, fanti e artigiani che lavoravano al servizio di una flotta numericamente superiore a qualsiasi forza navale moderna. Questo saggio segue la cronologia della nascita, della crescita e del declino delle forze navali di Roma e analizza il ruolo della guerra sul mare nella costruzione del primo grande impero europeo. Il presente testo, è il primo in assoluto che inquadra nella storia, la marina di Roma come forza armata indipendente.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 486 + 14 illustrazioni a colori f.t.

    Stampato nel 2011 da Libreria Editrice Goriziana

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    Le flotte di Roma

    32.00

    Michael Pitassi

    Sebbene si tenda a pensare all’Impero Romano come ad una organizzazione principalmente terrestre, realizzata con la forza delle straordinarie legioni della fanteria, in realtà esso fu anche una potenza marittima, paragonabile a quella dell’Impero britannico del XVIII secolo. In termini puramente numerici, la marina di Roma fu la forza navale più imponente che sia mai esistita. Le flotte romane difesero le comunicazioni e i traffici commerciali, senza i quali non vi sarebbe stato alcun sviluppo. Grazie alle sue navi, Roma potè sfidare potè sfidare in combattimento nemici irragiungibili ed espandere il suo potere in terre fino ad allora inacessibili, diventando una potenza senza eguali nel Mediterraneo: possedeva basi nell’Europa occidentale, nell’Africa settentrionale e nel Medio Oriente, e nel momento di massimo splendore, contava decine di migliaia di marinai, fanti e artigiani che lavoravano al servizio di una flotta numericamente superiore a qualsiasi forza navale moderna. Questo saggio segue la cronologia della nascita, della crescita e del declino delle forze navali di Roma e analizza il ruolo della guerra sul mare nella costruzione del primo grande impero europeo. Il presente testo, è il primo in assoluto che inquadra nella storia, la marina di Roma come forza armata indipendente.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 464 con alcune cartine e illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 2011 da Libreria Editrice Goriziana

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    Le marine Italiane di Napoleone Vol 1. Le Marine ligure, toscana e romana 1797-1814

    18.00

    Il ruolo delle marine italiane nelle guerre napoleoniche (1792-1815) è un aspetto a lungo trascurato dagli storici militari e navali, ma che assume crescente rilievo quanto più viene ricostruito e interpretato. Questo primo volume, riccamente illustrato, riguarda le tre marine (ligure, toscana e romana) formalmente incorporate nella marina imperiale

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 242 con numerose mappe, ill e tavole uniformologiche a col e b/n

    Stampato nel 2016 da Acies Edizioni

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    Le marine Italiane di Napoleone Vol 2 – La Marina napoletana di Murat 1806-1815

    18.00

    Virgilio Ilari – Piero Crociani – Giancarlo Boeri

    Secondo volume di un dettagliato studio sulle marine da guerra italiane del periodo napoleonico, dove si analizzano in dettaglio organizzazione, navi e principali azioni navali della Marina napoletana sotto il regno di Murat tra il 1806-1815.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 242 con numerose mappe, ill e tavole uniformologiche a col e b/n

    Stampato nel 2016 da Acies Edizioni

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    Le marine italiane di Napoleone. La Reale Marina Italiana (1805 – 1814)

    18.00

    Virgilio Ilari – Pietro Crociani

    Il terzo volume tratta della Marina veneziana, del suo (mancato) sviluppo e dei confronti con i suoi naturali nemici, prima fra tutti la Marina dell’Impero austroungarico. Da segnalare il capitolo sulla prima battaglia di Lissa (1811).

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    Le navi da battaglia austro-ungariche nella Prima guerra mondiale 1914-1918

    34.00

    Marco Zelaschi

    Un volume che nasce dall’esigenza di colmare un vuoto, presente ormai da troppo tempo nella saggistica navale italiana. Un testo che rende omaggio alla storia di una marina da guerra ormai scomparsa, ma che ha lasciato una traccia indelebile nelle acque dell’Adriatico. Le navi da battaglia austro-ungariche nella Prima Guerra Mondiale 1914-1918 prende in considerazione in modo dettagliato le caratteristiche tecniche delle singole unità e le loro vicende dalla posa della prima lamiera sino alla loro demolizione. Ricostruisce quel ricco microcosmo di personaggi, luoghi ed azioni, che hanno reso celebre la marina austro-ungarica nel Mediterraneo. Frutto di quattro anni di ricerche, questo saggio augura di aprire la strada a nuovi studi e di far luce su un argomento ritenuto spesso secondario e quindi poco approfondito.

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    Le navi da guerra di Roma

    28.00

    Per quasi novecento anni, l’establishment militare romano ebbe a disposizione una potente marina, inizialmente composta da poche unità, che nel tempo aumentò in termini qualitativi e di dimensioni, sino a diventare un efficacissimo strumento nelle mani della prima vera superpotenza dell’antichità. Sia nell’era repubblicana sia nel successivo periodo imperiale, i romani utilizzarono flotte forti di centinaia di navi dalle caratteristiche diversificate, suddivise in gruppi presenti in tutte le province dell’impero. Il piano di rafforzamento navale si adeguò ai teatri operativi tra i più disparati, nonché alle diverse caratteristiche dei nemici che Roma affrontava nel corso della sua espansione territoriale. Il margine di sicurezza garantito dalle flotte imperiali consentì uno sviluppo dei commerci marittimi senza precedenti; le navi da guerra romane costituivano di per sé una “proiezione di forza” che si rivelò fondamentale nello sviluppo dell’impero e nel mantenimento delle conquiste territoriali. Lo studio delle unità navali nel contesto descritto trova la sua prima analisi esauriente in questo libro, che ne esamina nel dettaglio lo sviluppo e l’evoluzione. Rifacendosi a fonti originali, l’autore presenta piani costruttivi e modelli che illustrano al lettore, con la maggiore verosimiglianza possibile, l’aspetto, le caratteristiche e l’impiego di queste navi in un lungo e significativo periodo storico.

    Brossura, 17 x 24 pag. 254 quasi completamente illustrato con circa 90 foto a colori e b/n e numerosi disegni

    Stampato nel 2013 da Goriziana

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    Le navi della mezzaluna – La marina dell’impero ottomano (1299-1923)

    22.00

    Molte volte Oriente e Occidente si sono incontrati sul mare: spesso per proficui scambi commerciali, ma talvolta per confrontarsi militarmente. A partire dalla fine del XIII secolo, con il selvaggio e nomade Osman, il capostipite della gloriosa dinastia degli ottomani, i turchi si videro costretti a dotarsi di una potente flotta per allargare i confini di un impero in costante crescita, per proteggere i convogli sulle rotte commerciali e i pellegrini musulmani sulla via dei luoghi santi dell’Islam. Da allora in avanti, nei cantieri navali di Karamursel, di Sinope, di Gallipoli e, soprattutto, della nuova capitale Istanbul, conquistata nel 1453, sono state varate alcune tra le più stupefacenti navi da guerra – a remi e a vela – che abbiano mai solcato il mar Mediterraneo. Una storia avvincente di risonanti vittorie, ma anche di disastrose sconfitte, raccontata come un romanzo d’avventura, nella quale s’intrecciano temi come la strategia militare, la storia di un impero vastissimo con le sue peculiari istituzioni, le vicende personali di sultani e di gran visir, di costruttori navali, di marinai determinati, di corsari indomiti e di rinnegati. Un libro ricco d’informazioni e di curiosità, basato su fonti sia turche che occidentali. Prefazione Contrammiraglio Paolo Bembo.

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    Le origini della navigazione – Mesopotamia e Mediterraneo antico

    18.00

    .Se l’Atlantico è il mare della distanza e l’Adriatico quello dell’intimità, il Mediterraneo è il mare della vicinanza, secondo una indovinata definizione dello scrittore e accademico croato Matvejevic. Pur nella frammentarietà dei dati archeologici ed epigrafici oggi disponibili, è infatti possibile – già dall’Età del Bronzo – disegnare un comune percorso per le Civiltà che sul Mediterraneo si affacciarono:? gli interscambi di merci hanno infatti favorito contatti sempre più stretti e frequenti tra le popolazioni e tramite i mercanti e le loro navi ben presto si trovarono a viaggiare insieme alle mercanzie anche le culture e le lingue e i miti. Nell’Italia meridionale in particolare, tra le fasi del Protoappenninico e del Subappenninico, molti insediamenti si vennero a strutturare lungo le rotte commerciali, attratti da guadagni costituiti dai traffici marittimi, fungendo da sedi di ricovero per le navi o da centri per la diffusione di manufatti o di tecnologie, molto spesso reinterpretate:? le ceramiche, ad esempio ma non solo, pur mantenendo le tipiche caratteristiche di origine furono rapidamente rielaborate da maestranze del posto per adattarle al gusto locale. Nel volume per la prima volta viene descritta quella che si potrebbe definire come globalizzazione culturale e commerciale dell’Età del Bronzo, analizzando lo strumento che, per velocità e per la più ampia percorrenza, ne permise la realizzazione, la nave.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 188 illustrato

    Stampato nel 2017 da Capone Editore

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    Le quinqueremi

    25.00

    Una disamina completa su tutti i problemi relativi alla forma, tecnica, storia ed impiego della più famosa nave da guerra dell’antichità, basata sulle principali testimonianze storiche e archeologiche e completata con una proposta di ricostruzione originale. Il testo è corredato da alcune decine di illustrazioni in b/n (disegni e cartine).

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 176 con circa 30 illustrazioni

    Stampato nel 2008 da Artecom

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    Le streghe di mare

    20.00

    Il Mas – un pugno d’uomini sopra un sottile palischermo da corsa. E torna a palpitare sul mare quello spirito epico, quell’amore, quel gusto alle belle avventure che colora le seducenti storie marine dei vecchi tempi e che dalle formidabili forze della guerra meccanica pareva esiliato per sempre nella prosa drogata dei racconti fantastici. E torna a fiorire sul mare l’episodio umano, che è il profumo della storia, e in cui il cuore dell’uomo soverchia la potenza delle macchine, degli ordegni, degli istrumenti di strage. I Mas – le nuove saettie di ventura, le barche di fuoco, le streghe di mare; i Mas – piccolo scafo di acuto taglio, velocissimo corso, poca gente, e quel potente e alato motore che è il cuore avventuroso e impavido dell’uomo.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 200 con circa 16 foto b/n

    Stampato nel 2020 da Novantico

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    Le uniformi della Marina Militare Vol I (1861-1918)

    34.00

    All’atto della sua costituzione, la Marina Italiana unitaria, adottò tutti i regolamenti e le disposizioni precedenti, anche in materia di uniformi della regia Marina sarda. Prendendo le mosse dalle uniformi in uso nella regia marina sabauda, della quale la nuova Marina era la naturale erede, questo primo volume nato dalle lunghe ed approfondite ricerche dell’Ammiraglio ispettore (Gn) Gino Galuppini, espone tutte le disposizioni ministeriali sull’argomento emanate dalla Regia Marina e dall’attuale marina Militare in seguito, illustrandone l’evoluzione soprattutto con l’ausilio di uno splendido apparato icografico costituito da fotografie, disegni, bozzetti, uniformi, distintivi e decorazioni. Le numerose illustrazioni sono tutte tratte da pubblicazioni ufficiali originali. In appendice la storia delle uniformi degli allievi dell’Accademia Navale. Questo primo volume analizza il periodo storico compreso tra il 1861 e il 1918.

    Rilegato, 25 x 28,5 cm. pag. 297 con circa 169 illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 1997 dall’Ufficio Storico della Marina Militare

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    Le Uniformi della Marina Militare Vol II (1919-1995)

    34.00

    All’atto della sua costituzione, la Marina Italiana unitaria, adottò tutti i regolamenti e le disposizioni precedenti, anche in materia di uniformi della regia Marina sarda. Prendendo le mosse dalle uniformi in uso nella regia marina sabauda, della quale la nuova Marina era la naturale erede, questo primo volume nato dalle lunghe ed approfondite ricerche dell’Ammiraglio ispettore (Gn) Gino Galuppini, espone tutte le disposizioni ministeriali sull’argomento emanate dalla Regia Marina e dall’attuale marina Militare in seguito, illustrandone l’evoluzione soprattutto con l’ausilio di uno splendido apparato icografico costituito da fotografie, disegni, bozzetti, uniformi, distintivi e decorazioni. Le numerose illustrazioni sono tutte tratte da pubblicazioni ufficiali originali. In appendice la storia delle uniformi degli allievi dell’Accademia Navale. Questo primo volume analizza il periodo storico compreso tra il 1918 e il 1995.

    Rilegato, 25 x 28,5 cm. pag. 310 con circa 239 illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 1999 dall’Ufficio Storico della Marina Militare

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    Legend of Warfare Naval. USS Lexington (CV/CVA-16): From World War II to Present-Day Museum Ship

    27.00

    David Doyle

    Nuova collana dell’editore americano “Schiffer Publishing”, è dedicata alle navi più famose che sono entrate in servizio nella marina americana nei diversi periodi storici. Ogni volume è costituito da circa 112 pagine, abbondantemente illustrate con più di 180 immagini in b/n e a colori che ripropongono, le immagini storiche di portaerei, corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere e altro naviglio minore e ausiliario che è entrato in ruolo operativo in seno all’U.S. Navy. Questo volume, in particolare, analizza specificatamente la portaerei statunitense USS Lexington (CV/CVA 16) dalla Seconda Guerra Moniale fino al titiro dal servizio con la trasformazione in museo galleggiante.

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    Legend Warfare Naval – USS New Jersey (BB-62). From World War II Korea and Vietnam to Museum Ship

    27.00

    Nuova collana dell’editore americano “Schiffer Publishing”, è dedicata alle navi più famose che sono entrate in servizio nella marina americana nei diversi periodi storici. Ogni volume è costituito da circa 112 pagine, abbondantemente illustrate con più di 180 immagini in b/n e a colori che ripropongono, le immagini storiche di portaerei, corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere e altro naviglio minore e ausiliario che è entrato in ruolo operativo in seno all’U.S. Navy. Questo volume, in particolare, analizza specificatamente la corazzata USS New Jersey (BB-62).

    Rilegato, 23 x 23 cm. pag. 112 con circa 235 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Schiffer

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    Legends of Warfare Naval – USS Missouri (BB-63): America’s Last Battleship

    27.00

    Nuova collana dell’editore americano “Schiffer Publishing”, è dedicata alle navi più famose che sono entrate in servizio nella marina americana nei diversi periodi storici. Ogni volume è costituito da circa 112 pagine, abbondantemente illustrate con più di 180 immagini in b/n e a colori che ripropongono, le immagini storiche di portaerei, corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere e altro naviglio minore e ausiliario che è entrato in ruolo operativo in seno all’U.S. Navy. Questo volume, in particolare, analizza specificatamente la corazzata (BB-63) USS Misasouri, una delle ultime corazzate ad entrare in servizio nella marina americana.

    Rilegato, 23 x 23 cm. pag. 128 illustrato con circa 266 foto a colori e b/N

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da Schiffer

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    Legends of Warfare Naval – USS New York (BB-34): From World War I to the Atomic Age

    27.00

    Nuova collana dell’editore americano “Schiffer Publishing”, è dedicata alle navi più famose che sono entrate in servizio nella marina americana nei diversi periodi storici. Ogni volume è costituito da circa 112 pagine, abbondantemente illustrate con più di 180 immagini in b/n e a colori che ripropongono, le immagini storiche di portaerei, corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere e altro naviglio minore e ausiliario che è entrato in ruolo operativo in seno all’U.S. Navy. Questo volume, in particolare, analizza specificatamente la corazzata (BB-34) USS New York, dalla Prima Guerra Mondiale all’immediato secondo dopoguerra.

    Rilegato, 23 x 23 cm. pag. 112 illustrato con circa 241 foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Schiffer

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    Legends of Warfare Naval – USS Nimitz (CVN-68). America’s Supercarrier: 1975 to the Present

    27.00

    Nuova collana dell’editore americano “Schiffer Publishing”, è dedicata alle navi più famose che sono entrate in servizio nella marina americana nei diversi periodi storici. Ogni volume è costituito da circa 112 pagine, abbondantemente illustrate con più di 180 immagini in b/n e a colori che ripropongono, le immagini storiche di portaerei, corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere e altro naviglio minore e ausiliario che è entrato in ruolo operativo in seno all’U.S. Navy. Questo volume, in particolare, analizza specificatamente la portaerei a propulsione nucleare (CVN-68) USS Nimitz, tra il 1975 e i nostri giorni.

    Rilegato, 23 x 23 cm. pag. 112 illustrato con circa 159 foto a colori e b/n

    Testo in liingua inglese

    Stampato nel 2019 da Schiffer

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    Legends Warfare Naval. USS Wisconsin (BB-64). From World War II to the Persian Gulf to Museum Ship

    27.00

    David Doyle

    Nuova collana dell’editore americano “Schiffer Publishing”, è dedicata alle navi più famose che sono entrate in servizio nella marina americana nei diversi periodi storici. Ogni volume è costituito da circa 112 pagine, abbondantemente illustrate con più di 180 immagini in b/n e a colori che ripropongono, le immagini storiche di portaerei, corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere e altro naviglio minore e ausiliario che è entrato in ruolo operativo in seno all’U.S. Navy. Questo volume, in particolare, analizza specificatamente la corazzata Uss Wisconsin (BB-64) nel periodo tra la SEconda Guerra Mondiale e la prima guerra del Golfo.

     

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    Lepanto 1571 – La più grande battaglia navale del Rinascimento

    18.00

    Per gran parte del XVI secolo, il Mediterraneo fu il teatro di guerra in cui si affrontarono cristiani e musulmani e, tra i numerosi scontri navali che videro contrapporsi i due schieramenti, quello che ebbe luogo a Lepanto il 7 ottobre 1571 è indubbiamente il più noto. Una flotta ottomana composta da 235 unità, tra galere e navi di altro tipo, fronteggiò la pressoché equivalente forza a disposizione della Lega Santa: dopo aver ingaggiato i turchi per oltre cinque ore, i cristiani li sconfissero. Quello di Lepanto è stato l’ultimo, grande combattimento tra galere, e una delle più importanti battaglie della storia. In questo volume, con l’ausilio di un vasto apparato iconografico, vengono approfonditi gli aspetti strategici, storici, tecnici e biografici di una tra le maggiori campagne navali del Rinascimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 168 con circa 74 illustrazioni b/n e 20 illustrazioni a colori x

    Stampato nel 2013 da Libreria Editrice Goriziana

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    Lepanto 1571. La Lega santa contro l’impero ottomano

    20.00

    Niccolò Capponi

    Il 7 ottobre 1571 le acque del Golfo di Patrasso si tinsero di sangue: le galee di una fragile alleanza cattolica, capitanata da don Giovanni d’Austria, sconfissero l’invincibile flotta turca di Mehmet Ali. Infranto il mito dell’imbattibilità ottomana, l’incubo di una conversione forzata all’Islam dell’Europa si dileguò. Insieme a Salamina, Waterloo e Stalingrado, Lepanto è entrata nella leggenda come una delle grandi battaglie che sono riuscite a fermare una potenza nemica inarrestabile, oltre a essere divenuta simbolo dello scontro tra Oriente e Occidente, tra Islam e Cristianesimo. Niccolò Capponi ne confuta i luoghi comuni, concentrandosi in particolare sulla strategia militare, sulla tecnologia delle armi e sui documenti originali dell’epoca (tra i quali spicca la testimonianza di Miguel de Cervantes, ferito nel corso dei combattimenti).

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 358 con alcune mappe e 16 pagine di illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2020 da Il saggiatore

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    Les Bateaux Vikings

    24.00

    Il presente lavoro, ritraccia l’evoluzione delle navi vikinghe, partendo dai modelli più antichi- Hjortspring – fino agli ultimi modelli – Roskilde. Il testo, interamente fotografico, è anche accompagnato da numerosi piani di costruzione. L’Autore delinea i metodi di costruzione e le tecniche di navigazione, ma anche le concezioni religiose legate alle fantastiche figure di prua. Infine vengono anche prese in esame le repliche moderne di queste navi che hanno caratterizato un’importantissima epoca storica..

    Cartonato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 80 completamente illustrato a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2014 da Heimdal

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    Lissa l’ultima battaglia della Serenissima (20 luglio 1866)

    15.00

    Una lettura insolita della battaglia di Lissa, svoltasi nel Mare Adriatico il 20 luglio 1866, nelle ultime battute della terza guerra d’indipendenza e che vide l’inaspettato tracollo della flotta tricolore di fronte a quella asburgica: una sconfitta che viene vissuta ancor oggi dalla marina italiana come una tragedia, come un’onta impossibile da cancellare. L’Autore la ricostruisce con un’ottica del tutto particolare, basandosi su documenti ed elenchi praticamente inediti e sui resoconti della stampa dell’epoca, una ricostruzione vista dalla parte dei veneti, o meglio, dalla parte di quei popoli che si riconoscevano nella Serenissima e che costituirono l’ossatura degli equipaggi della marina austriaca, “L’Imperial Regia Veneta Marina” come era ufficialmente chiamata fino a pochi anni prima. Nel momento decisivo, all’affondamento dell’ammiraglia “Re d’Italia”, esplose fra i “nostri” marinai un “Viva San Marco” inequivocabile, quel “Viva San Marco” che testimonia ancor oggi la volontà del popolo veneto di valorizzare la propria identità, di riacquistare la propria sovranità culturale e politica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 130 con circa 8 illustrazioni b/n e 2 cartine

    Stampato nel 2012 da Il Cerchio

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    Lupi Grigi nel mediterraneo – Le imprese dei sommergibili tedeschi nella Prima Guerra Mondiale

    21.00

    Le imprese dei sommergibili tedeschi nel Mediterraneo costituiscono una delle pagine più importanti e al contempo meno conosciute del Primo Conflitto Mondiale. Eppure proprio sulle rotte del Mediterraneo si giocò una parte fondamentale dello sforzo austro-tedesco di ottenere un successo strategico decisivo, tagliando i rifornimenti ed affamando così anche le popolazioni dell’Intesa. Il libro racconta le gesta di questi tenaci combattenti che costituirono un autentico incubo per le navi e le città costiere italiane e tra cui figuravano i nomi di Marshall, Dönitz, Valentiner, autentiche leggende della Kriegsmarine.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 240 con circa 80 foto b/n, 4 foto a colori e 5 cartine

    Stampato nel 2006 da Itinera

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    Manifesti navali

    75.00

    Il manifesto marittimo ricostruisce un storia, che è artistica e culturale, umana e industriale insieme. Artistica perché naturalmente vi è un’evoluzione del design. L’immagine della nave che fa la sua comparsa nel XX secolo accompagnata da informazioni sulle rotte servite, assumerà un’importanza crescente dal punto vista grafico e visivo nei manifesti Art Nouveau. Nella successiva grande epoca Art Déco, maestri come Cassandre firmano opere – come per il Normandie o l’Atlantique – che rimangono nell’immaginario. Infine, nel dopoguerra e sino alla fine delle rotte transatlantiche, il manifesto si adatta nuovamente al gusto del momento, quello dell’arte moderna. È una storia culturale e umana perché, per più di un secolo, i transatlantici sono stati l’unico mezzo per viaggiare da un continente all’altro: «the only way to cross!» come scrive lo storico John Graham Maxwell. Milioni di passeggeri si sono serviti delle rotte transatlantiche, dai milionari che alloggiavano nelle suite dagli arredi da favola sino agli emigranti in cerca di un futuro migliore, ammassati in terza classe. Ma vi erano anche i funzionari coloniali, i militari, i commercianti, i turisti folle di persone hanno viaggiato su queste navi, le più grandi macchi- ne da trasporto che l’uomo abbia mai costruito. Infine storia industriale, perché i transatlantici costituivano le «vetrine » dei loro rispettivi paesi, mettendone in opera tutte le capacità tecnologiche. Gli interni dal canto loro, riflettevano i più recenti progressi, sia artistici che tecnici: si pensi ad esempio al Normandie, i cui arredi erano opera dei migliori artisti dell’epoca. Questo libro vuole raccontare la storia delle compagnie marittime e dei loro transatlantici attraverso i manifesti pubblicitari. Un intero secolo di avventure marittime e sociali è rievocato attraverso le storie artistiche, culturali, umane e industriali. In questo volume sono riprodotti più di cento manifesti, dalle prime riproduzioni delle imbarcazioni del XIX

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