«Io amo l’Italia». Memorie di un giornalista inglese e fascista

Altri Fascismi

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    «Io amo l’Italia». Memorie di un giornalista inglese e fascista

    28.00

    James Strachey Barnes

    In questo volume, oltre all’autobiografia di James Strachey Barnes fino al 1939, sono raccolte alcune importanti interviste che l’Autore ebbe con Benito Mussolini, utili ad arricchire il quadro dei rapporti storici tra Italia e Inghilterra tra le due guerre mondiali. Introduzione di Luca Gallesi.

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    Anaue- La tentazione Fascista nel Brasile degli Anni Trenta

    20.00

    All’inizio degli anni Trenta il regime di Mussolini gode di grande consenso, la sua visione del mondo e il suo modello economico sono studiati in tutto il mondo e il giornalista e scrittore Plinio Salgado, ispirandosi a questo esempio, riunisce intorno a sé il meglio di quanto il Brasile poteva offrire in termini di pensiero, etica e contatto con l’anima nazionale, dando vita nel 1932 all’Açao Integralista Brasileira. Il libro ripercorre la genesi culturale e politica e lo sviluppo dell’Aib, soffermandosi sulla figura dei principali leader, la struttura e i rituali del partito, i rapporti con il Governo italiano, la fine del movimento e le vicende degli integralisti nel dopoguerra. Un capitolo dedicato all’Italia e quello in appendice, che narra il percorso successivo di Miguel Reale, gettano una luce sulle tappe dell’immigrazione italiana e sui contributi dei nostri connazionali allo sviluppo del Brasile moderno.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 158 + 16 di foto b/n

    Stampato nel 2011 da Settimo Sigillo

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    Apologia di Brasillach

    5.20

    Lo scopo di questa breve pubblicazione è quello, in questo mondo in cui tutto dipende dai media e gli scrittori non si dividono più in buoni e cattivi, in eccellenti e mediocri, ma soltanto in noti e ignoti, è quello di far conoscere Brasillach, simbolo della tragedia di una parte della gioventù europea nel corso della seconda Guerra Mondiale.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 64

    Stampato nel 1989 da Settimo Sigillo

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    Appello ai giovani europei

    10.00

    Leon Degrelle

    Tanto più diventa insoportabile lo spettacolo offerto dal panorama politico contemporaneo, tanto più assumono dimensioni da giganti le figure di quei Capi e Condottieri che negli anni ’20 e ’30, rappresentarono l’ultimo tentativo di una possibile ricostruzione civile e spirituale nel cuore dell’Europa. Leon Degrelle è uno di questi uomini: questo appello che il testo ripropone, rappresenta una consegna, quella definitiva, del Condottiero del Fronte dell’Est e del Capo di Rex. Una sorta di testamento spirituale indirizzato a quella parte delle giovani generazioni europee non ancora sprofondate nel pantano esistenziale contemporaneo.

     

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    Britain first. Storia del fascismo inglese e dei britisches freikorps

    16.00

    Uno dei maggiori pregi di questo lavoro consiste nella chiara analisi del periodo storico nel quale, in Inghilterra, il grande interesse suscitato dalle idee e realizzazioni mussoliniane generò dei movimenti politici che, ispirandosi alla realtà italiana, intendevano importare quanto di buono e di utile potesse giovare al proprio Paese. Sui vari esperimenti inglesi avviati in quella direzione si affermò, a motivo di un valido programma, di una propaganda efficiente e del carisma del suo giovane leader, sir Oswald Mosley (1896-1980), il partito denominato in origine “New Party” e divenuto più tardi la British Union of Fascists (B.U.F.). All’inizio degli anni Trenta, nel viaggio in Italia compiuto per rendersi conto delle trasformazioni avvenute e in divenire ad opera del regime, si rafforzò l’ammirazione di Mosley per Mussolini, che lo volle incontrare: nell’aprile 1933 la delegazione inglese guidata dal loro leader, dopo aver ricevuto a Palazzo Littorio il gagliardetto fascista, rendeva omaggio al Milite Ignoto deponendo una corona d’alloro all’Altare della Patria. Il documentario LUCE immortalò l’evento, sulle note dell’inno inglese e della Canzone del Piave.

    Brossura, 13,3 x 21,4 cm. pag. 164

    Stampato nel 2017 da Novantico

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    Comunisti fascisti e questione nazionale – Fronte rossobruno o guerra d’egemonia?

    20.00

    Dopo decenni di entusiasmo per la globalizzazione e l’unificazione europea, l’emergere dei movimenti sovranisti e populisti in un’epoca di crisi organica sembra rendere di nuovo attuale la questione nazionale ed evoca la suggestione di un blocco trasversale di contestazione del capitalismo neoliberale e apolide che unisca tutti i “ribelli” della società borghese, lasciandosi alle spalle l’alternativa tra destra e sinistra. Anche nella Germania degli anni Venti, ai tempi delle riparazioni di guerra e dell’occupazione della Ruhr, questi temi erano all’ordine del giorno. L’appello di Karl Radek per un fronte unito dei lavoratori, aperto ai ceti medi e alla piccola borghesia patriottica e capace di difendere l’indipendenza del Paese dall’imperialismo straniero, non era però la proposta di un’alleanza totalitaria degli opposti radicalismi estremistici ma la dichiarazione di una furibonda guerra d’egemonia. Uno scontro ideologico che puntava semmai a bruciare il terreno sotto i piedi al fascismo nascente e a candidare la classe operaia tedesca, sulla scorta dell’esperienza bolscevica e del dibattito aperto nel Komintern da Lenin, alla guida della nazione e della sua rinascita. La disputa dei comunisti con Arthur Moeller van den Bruck e la Rivoluzione conservatrice tedesca sfata il mito dell’estraneità del materialismo storico agli interessi nazionali.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 236

    Stampato nel 2019 da Mimesis

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    Con Dio e con i fascisti – Il Vaticano con Mussolini, Franco, Hitler e Pavelic. Appendici su Ungheria e Slovacchia

    20.00

    Per quale ragione una nuova edizione del testo ‘Mit Gott und den Faschisten’ di Karlheinz Deschner, a quasi 50 anni dalla sua prima pubblicazione? Perché tratta di un argomento spesso dimenticato dalla storiografia ufficiale. E perché disturba il processo di rimozione, anzi, l’oculata politica di disinformazione messa in atto dal Vaticano. Questo libro ci ricorda non solo la collaborazione della Chiesa con Hitler, ma anche con Mussolini, con Franco e con il meno noto Pavelic, il leader degli ustascia croati. il libro, pur analizzando la problematica da un’ottica prettamente marxista (per cui presenta una analisi essenzialmente di parte), mette a nudo l’ondivaga politica vaticana verso la Germania di Hitler.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 204 con circa 5 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2016 da Massari

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    Con il sangue e con l’inchiostro – Scrittori collaborazionisti nella Francia occupata

    15.00

    Collaborazione: la vicenda degli intellettuali schierati dalla parte dell’occupante rappresenta un dramma nel dramma della guerra. Quali furono questi intellettuali che alla fine pagarono un prezzo salatissimo per le loro scelte? Quali furono le loro motivazioni? Che cosa ha accumunato le scelte di Drieu La Rochelle e di Brasillach, di Céline e di Rebatet e di tutti gli altri? Il volume, che si conclude con la rievocazione della tragica epopea di Sigmaringen, contiene in appendice la traduzione italiana di scritti e articoli di alcuni di questi.

    Brossura, pag. 200

    Stampato nel 1993 da Settimo Sigillo

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    Da inviato di guerra – Lo squadrismo rumeno

    12.00

    “(Codreanu) era una specie di iniziato e un condottiero, non era un uomo politico, era una specie di poeta. Il Capitano disse: bisogna mettere la città al servizio della campagna, per ora la campagna è schiava della città; bisogna divenir poveri, poverissimi “ributtare” all’estero tutti i capitali stranieri. Essere poveri, ma essere puri come stirpe! Io edificherò una capitale sulle montagne, in una foresta, una capitale romena di contadini, di poeti, di scienziati, di professionisti e di operai romeni; pura stirpe romena”.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 100

    Stampato nel 2018 da Ar

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    Diario dal carcere

    9.00

    La figura di Corneliu Codreanu fu di “asceta della politica”. Da questo testo, che raccoglie gli ultimi scritti del Capitano prima di essere assassinato (composti mentre egli era rinchiuso nelle carceri di Jilava e di Doftana), traspaiono tutte le sue qualità più lucenti. “C’erano in lui saggezza e coraggio, sogno e realtà, forza e bellezza fisica di un semidio, semplicità e limpidezza evangelica…”: così il principe Sturdza lo descrisse.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 72

    Stampato nel 2011 da Edizioni di Ar

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    Dittature mediterranee – Sovversioni fasciste e colpi di stato in Italia, Spagna e Portogallo

    25.00

    La marcia su Roma nell’ottobre 1922 rappresenta un vero e proprio spartiacque per le destre rivoluzionarie e conservatrici di tutta Europa. A partire da questo momento, infatti, il fascismo diviene un modello vincente: non una proposta teorica ma una nuova forma di governo, forte e autoritaria. La crisi del regime liberale e l’avvio delle dittature in Italia, Spagna e Portogallo, esperienze considerate spesso come non confrontabili e non significative dell’Europa tra le due guerre, si rivelano in realtà paradigmatici di una crisi che negli anni Trenta si manifesterà nel continente con tutta la sua forza distruttiva.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 225

    Stampato nel 2016 da Laterza

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    Dizionario dei Fascismi – Personaggi partiti culture e istituzioni in Europa dalla grande guerra a oggi

    46.00

    Fascismo e nazionalsocialismo furono regimi profondamente diversi e incompatibili oppure semplicemente due facce di un fenomeno politico che si estese a macchia d’olio nell’Europa fra le due guerre mondiali? A questa domanda fondamentale risponde il “Dizionario dei fascismi”, un testo che dà un quadro comparativo generale dei regimi e dei partiti che si ispirarono al fascismo di Mussolini e al nazionalsocialismo di Hitler. Questa seconda edizione è stata ampliata con 27 nuovi lemmi, una bibliografia aggiornata e un nuovo indice ragionato, per ripercorrere la storia dei fascismi in Eupopa dalla Grande guerra a oggi.

    Rilegato, 16 x 24 cm. pag. XLV + 881

    Stampato nel 2005 da Bompiani

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 14 – La Romania legionaria e l’Asse

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 36

    Stampato nel 1999 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 15 – Jon Moza apostolo della rivoluzione spirituale romena

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 44

    Stampato nel 1999 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 17 – La Guardia di Ferro

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 68

    Stampato nel 2000 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 18 – Cornelio Codreanu Pensieri e massime di vita

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturaleRaido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a farechiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti sirivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà”corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondonel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera ideatradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 40

    Stampato nel 2000 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 31 – Il guerriero d’Europa omaggio a Leon Degrelle

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a farechiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti sirivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà”corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondonel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera ideatradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 32

    Stampato nel 2006 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 4 – L’esempio legionario

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 32

    Stampato nel 1998 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 41 – Giovinezza legionaria

    5.00

    Serie di documenti per “Il Fronte della Tradizione” a cura dell’Associazione Culturale RAIDO che, propongono o, ripropongono scritti che vogliono essere un contributo a far chiarezza su argomenti diversi, a volta, di fondamentale importanza. Queste agili monografie sono indicate a chiunque voglia far chiarezza in questi tempi in cui la civiltà corre verso l’annientamento cercando una nuova, anzi un’antica visione del mondo, nel senso tradizionale del termine. Il presente fascicolo verte sul Movimento Legionario Rumeno di Codreanu: La Legione dell’Arcangelo Michele.

    Brossura punto metallico, 14,5 x 21 cm. pag. 80

    Stampato nel 2010 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n°5 – La Falange spagnola: una via solare

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 24

    Stampato nel 1998 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n°6 – Brasillach e Drieu La Rochelle

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 32

    Stampato nel 1998 da Raido

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    Drieu La Rochelle. Il mito dell’Europa

    15.00

    Adriano Romualdi – Mario Prisco – Guido Giannettini

    Quali sono – si chiedeva Adriano Romualdi – le affermazioni fondamentali di Drieu, quelle destinate a diventare patrimonio spirituale di quanti vogliano ancora lottare contro la decadenza dell’Occidente? In primo luogo, l’idea europea. Scrittore di grande temperamento e simbolo della Collaborazione, Pierre Drieu La Rochelle è stato uno dei migliori letterati del Novecento francese. Questo libro – divenuto un classico – vuole offrire una radiografia della sua opera, della sua tensione e della sua figura: dalle origini normanne al suo contributo nella Grande Guerra; dalla brillante vita parigina alla fiorente attività letteraria, passando per l’adesione al Fascismo, la religiosità pagana e il suicidio finale. Un contributo potente e attualissimo, il cui monito è fissato aldilà dello spazio e del tempo.

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    Eresie

    8.00

    Gli scritti – in parte inediti – che compongono questo volume di Drieu La Rochelle provengono dall’opera giornalistica svolta dall’autore francese nel periodo 1939-1944. Nell’affrontare i temi imposti dalla guerra totale tra fascismi e democrazie, essi rispettano la complessa indole culturale di questo grande scrittore – forse il più significativo tra coloro che, nello spazio del nuovo ordine europeo, si rappresentavano attraverso le geometrie gerarchiche dei fascismi la fondazione di figure umane vittoriose sulla decadenza.

    Brossura, 13 x 20,5 cm. pag. 69 con 3 foto b/n

    Stampato da Edizioni di Ar

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    Ernst Nolte – Fascismo, nazismo e comunismo

    13.00

    Nel nostro tempo, quando si utilizza il termine “revisionista”, non si può non far riferimento ad Ernst Nolte (1923-2016). Per non pochi critici, lo studioso tedesco sarebbe intestatario di teorie senza alcun fondamento sostanziale nel non dichiarato tentativo di rendere il nazionalsocialismo un evento “digeribile” ad una massa crescente di lettori. E allora l’unico modo per venire fuori da questa babele e non ricadere in isterismi di parte, è quello di far confrontare voci discordanti in un unico volume che non è (e non vuole essere) un libro celebrativo e nemmeno “definitivo”, ma solo un invito alla lettura, per meglio orientarsi nei percorsi e nel linguaggio di uno storico al centro del dibattito culturale da più di mezzo secolo.

    Brossura, 12 x 29,5 cm. pag. 168

    Stampato nel 2018 da Solfanelli

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    Europa vivrà – Il Rexismo e gli altri movimenti fascisti valloni nel Reich

    18.00

    Il volume affronta un argomento pittosto “difficile”: il fenomeno del collaborazionismo di matrice cattolica, che in Belgio ha assunto una propria forma peculiare, impersonato dal movimento rexista. Il Rexismo, sostanzialmente movimento di opposizione al governo ufficiale belga, rappresenta un caso interessante per capire indirettamente, l’evoluzione del pensiero politico nazionalsocialista, da teoria sciovinista e razzista a teoria europeista e federalista. Il libro, che non si pretende esaustivo, oltre ad analizzare questo aspetto del Rexismo, prende in considerazione il fenomeno degli altri movimenti valloni di ispirazione fascista e tenta una analisi militare dell’esperienza bellica della Legione “Wallonien”.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 128 con circa 15 illustrazioni e foto b/n

    Stampato nel 2006 da Novantico

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    Falangismo e fascismo – Una lettura filosofico-politica

    8.00

    Quando si parla della Spagna si omette di parlare scientemente dell’esperienza politica e istituzionale del Falangismo spagnolo (1892-1975) che ha rappresentato una versione particolare del pensiero politico europeo del XX secolo, ma è stato spesso erroneamente interpretato come una variante locale del fascismo italiano. In questo breve studio afronteremo l’analisi dei fondamenti politici e delle condizioni storiche che hanno condotto al falangismo, confrontandolo con il fascismo all’apice del suo potere e poi di fronte al colpo di stato del 25 luglio 1943 che ne segnò la traumatica fine.

    Brossura, 12,5 x 18 cm. pag. 71

    Stampato nel 2015 da Solfanelli

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    Fascismi – Analisi storie visioni

    6.90

    Fascismo. Una parola che non evoca solo un periodo storico circoscritto della storia, ma idee, passioni, suggestioni, aneddoti, contaminazioni, un’estetica e persino dei tabù. Pietro Ferrari fotografa le pulsioni, le idee contrapposte, le contraddizioni, le sfumature del mondo degli sconfitti che tutte insieme formano un’idea

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 80

    Stampato nel 2014 da Edizioni Radio Spada

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    Fascismi nel mondo

    21.00

    La lettura dell’avvincente opera di Sergio Pessot provoca alcune domande destinate a turbare i custodi della imperiosa vulgata storiografica: perché si verificò il successo del fascismo, dopo la grande guerra democratica, che aveva segnato la fine dei regimi autoritari/reazionari appartenenti al passato? Perché si affermò il movimento di Mussolini, un politico che aveva sostenuto l’intervento dell’Italia nella guerra liberale? Quale imprevista ragione sosteneva la volontà di andare oltre l’ordine stabilito dalla vittoria delle nazioni modernizzatrici, oltre il capitalismo trionfante, oltre il marxismo emergente in Russia, oltre i progetti degli eredi legittimi e dei custodi inflessibili degli immortali principi del 1789? Perché il fascismo seminò inquietudine e speranze nel cuore generoso della gioventù vivente in ogni luogo della Terra. In Giappone e in Sud America, in Cina e nella Scandinavia, in India e in Francia, in Sud Africa e in Spagna, nel mondo arabo e nel mondo cattolico? Quale segreta ragione muoveva la rivolta contro il vertice speculativo della modernità, che si era felicemente/stabilmente (così si pensava) affermato nelle strutture politiche sulle quali vigilava una gongolante e vincente borghesia liberale, tecnocratica e bancaria?

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 312

    Stampato nel 2017 da Solfanelli

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    Fascismo 100 domande e risposte

    20.00

    Mosley scrive questo “Fascism: 100 Questions Asked and Answered” (“Fascismo: 100 domande e risposte”), vero e proprio manifesto programmatico della B.U.F., in cui egli preconizza come dovrà essere il nuovo Stato fascista inglese. Uno Stato all’insegna dell'”uomo nuovo fascista”, che predica la responsabilità e i principi della “guida” e del popolo; e dove il dominio della parola – tipico del vecchio parlamentarismo – viene sostituito da quello dell’azione.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 118

    Stampato nel 2019 da Thule Italia

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    Fascismo britannico e nuova Europa – Scritti e discorsi di battaglia dalla British Union of Fascists all’Europa-Nazione

    18.00

    Fascista, britannico ed europeo: con questi tre aggettivi – senza dubbio – può essere riassunta la figura di sir Oswald Mosley, fondatore e leader della British Union of Fascists. Una personalità complessa, che in queste pagine viene riportata alla luce attraverso una selezione di scritti che ne inquadrano il pensiero e l’azione: dai manuali militanti al celebre “Fascismo per le masse”, dai più agguerriti discorsi pubblici alle lucide proposte contenute in “Europa: una fede, un piano”. Un’analisi ricca e completa, che contribuisce a incrinare la damnatio memoriae in atto: dalle rivendicazioni del nazionalismo britannico alla volontà di affermare un fascismo inglese; dalle lotte sociali alle prospettive di un’economia corporativa e protezionista; dalle campagne contro la speculazione finanziaria della City alla denuncia del sistema partitocratico; dallo stile rivoluzionario delle blackshirts agli scontri di piazza sotto i vessilli del lampo cerchiato. Una parabola – quella di Mosley – che si conclude all’insegna di un’audace intuizione, ancora attuale: l’Europa dei popoli e delle nazioni, tesa alla riconquista spirituale e identitaria della propria sovranità.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 344 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da passaggio al Bosco

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    Fascismo Giappone Zen – Scritti sull’Oriente 1927-1975

    15.00

    “L’antitesi Oriente – Occidente non ha più alcun senso, ma senso ha invece e soltanto la nuova antitesi fra coloro che in ogni terra tornano a riconoscere il diritto di una superiore visione spirituale come principio di civiltà e coloro che tutt’ora appartengono al mondo crepuscolare, decomposto, barbarico, disanimato dell’età oscura”. Julis Evola, Oriente e Occidente, 1933.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 165

    Stampato nel 2016 da Pagine

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    Fascismo in Spagna?

    14.50

    Per parlare di fascismo spagnolo occorre anzitutto stabilire cosa si intende per fascismo in Spagna. A tale termine infatti si può dare un’estensione molto ampia così come molto ristretta. Per Ledesma, non era possibile un concetto univoco e internazionale del fascismo sul piano ideologico. Tuttavia era possibile riscontrare con il fascismo “un’attitudine mondiale che indica un’ampia coincidenza nell’uomo della nostra epoca nell’affrontare le questioni politiche, sociali ed economiche più profonde”. Nel suo saggio l’Autore non parla solo della sua concezione di fascismo spagnolo ma anche della visione di tutte le altre anime nazionaliste, da Josè Antonio a Franco, dai monarchici ai cattolici indipendenti.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 174

    Stampato nel 2000 da Settimo Sigillo

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    Fascisti si nasce – Sparta e i sudisti

    15.00

    Alcuni decenni fa, Maurice Bardèche riguardo la ragione dell’ossessione antifascista degli intellettuali europei, diede la seguente risposta: I chierici europei hanno, letteralmente tradito e consegnato ai vincitori, l’Europa, la cui fisionomia storica era quella rintracciata e riconosciuta dai fascismi, per contrastarne la decadenza. Questo atteggiamento vale particolarmente per coloro che a suo tempo furono fascisti e nazionalsocialisti che, per motivi personali e di interesse sono passati nel campo dei vincitori. Come disse a suo tempo Gomez Davila: chi ci tradisce non ci perdonerà mai il proprio tradimento. L’analisi del libro verte sulle comuni peculiarità che, civiltà esistite in epoche diverse (come Sparta e la Confederazione sudista), hanno dimostrato di avere nel loro substrato etico e politico, peculiarità che mettevano l’uomo, la comunità, i valori riconosciuti come il coraggio, l’onore, la disciplina, alla base della società, riffuggendo i sotterfuggi, le mezze misure, l’opportunismo e il denaro come principi della loro vita.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 162

    Stampato nel 2013 da Ar

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    Gazette des Uniforms hors serie n° 16 – La France en uniformes sous l’occupation 1940/44

    18.00

    Questo volume, appartenente alle serie di monografie a cura dell’editore francese Régi-Arm, dedicata alle unformi e agli equipaggiamenti, si occupa in particolare delle organizzazioni collaborazioniste francesi e in piccola parte di quelle della resistenza. Il volume è completamente illustrato da fotografie d’epoca, riproduzioni di documenti e volantini e da attuali ambientazioni con uniformi, equipaggiamenti e insegne dei vari gruppi, alcune anche degli anglo-americani. L’accuratezza delle ricerche e delle immagini ne fanno uno strumento importante per storici, appassionati e collezionisti.

    Brossura 21 x 30 cm. pag. 78 interamente illustrate con foto b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2003 da Regi-Arm

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    Guardia di Ferro – La legione dell’Arcangelo Michele

    7.00

    In questo breve ma esaustivo saggio dedicato alla Guardia di Ferro – straordinario fenomeno che serba nitidamente i caratteri di una testimonianza ideale, perfetta sintesi fra aristocratica milizia civile e rigorosa disciplina spirituale – l’autore esamina tra l’altro la spiritualità legionaria, i caratteri del nazionalismo, l’antigiudaismo della Legione e l’essenza del legionarismo romeno.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 63

    Stampato nel 2009 da Solfanelli

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    I canti della Guardia di Ferro

    18.00

    All’apparire del fenomeno legionario, il panorama sociale della Romania si caratterizza per la presenza massiccia di un contadinato autoctono estremamente povero, sul quale si è venuto a sovrapporre, in tempi recenti, uno strato straniero; il ceto medio locale, molto esiguo, vive a contatto immediato col mondo agricolo. In tale situazione, la realtà nazionale coincide con quella popolare, specialmente contadina, mentre la borghesia cittadina si identifica in buona parte con l’elemento forestiero. Molti canti poplari, divennero la base delle musiche della Guardia di Ferro Legionaria.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 78 con 3 illustrazioni b/n. In allegato Cd

    Stampato nel 2017 da Effepi

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    I Cetnici nella Seconda Guerra Mondiale

    20.00

    Questa pagina poco nota di storia, italiana e jugoslava, ricostruita soprattutto con materiale documentario degli archivi dello Stato Maggiore dell’Esercito e del Ministero degli Esteri, oltre a farci conoscere il percorso di un movimento che nasce per combattere i croati e gli occupanti italo-tedeschi e poi finisce per collaborare con entrambi pagando pesantemente il prezzo dell’alleanza con la parte sconfitta, aiuta a comprendere le tante e profonde ragioni per cui i popoli della Jugoslavia si sono massacrati, senza esclusione di colpi, non solo nel secondo conflitto mondiale, che in quel Paese fu la guerra di tutti contro tutti, ma anche in tempi a noi più vicini.
    Brossura,14 x 21 cm. pag. 336 + 36 pagine fuori testo foto b/n

    Stampato nel 2006 da Libreria Editrice Goriziana

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    I duri di Parigi – L’ideologia le riviste i libri

    17.00

    Molto si è scritto sui collaborazionisti francesi più conosciuti come Drieu La Rochelle, Lucien Rebatet, Robert Brasillach ma poco si conosce di tanti altri uomini di cultura che, in Francia, decisero di appoggiare le idee e la “visione del mondo” della Germania nazionalsocialista. Questo libro indaga su queste figure, minori solo per notorietà, ne tratteggia la vita, ne spiega l’ideologia, attraverso le riviste di quegli anni ed i libri pubblicati, spesso introvabili in lingua originale e quasi mai tradotti nella nostra lingua.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 218

    Stampato nel 1997 da Settimo Sigillo

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    I falsi Fascismi – Ungheria, Jugoslavia, Romania 1919-1945

    19.00

    In questo saggio l’autore esamina il “fenomeno fascismo unico” in tre diversi casi concreti: l’Ungheria e le Croci Frecciate, la Romania e la Guardia di Ferro, la Jugoslavia e gli Ustasha, giungendo alla conclusione che questi in realtà o erano dei “falsi fascismi”, oppure non esisteva un fascismo unico ma molti fascismi, generati da situazioni profondamente differenti, dissimili tra loro e ben lontani da quello italiano e lontanissimi dal nazionalsocialismo, anche se con alcuni caratteri comuni, oppure che furono movimenti unici ma parte diun unico fenomeno epocale.

    Saggio introduttivo di Renzo de Felice

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 293

    Stampato nel 2015 da Jouvence

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    I fascismi

    10.00

    Primo tentativo della storiografia francese di leggere il fenomeno “fascismo” da un punto di vista differente, si propone infatti di abbordare il tema nell’ottica della documentazione e del commento dei testi che uomini politici e movimenti “fascisti” produssero non una volta giunti al potere, ma nella fase in cui le loro parole rispecchiavano un’identità, un ruolo. Il libro è quindi una scelta di documenti che getta nuova luce sui rapporti fra partito e stato. Opera che si inserisce nel filone di studi iniziato da Renzo De Felice.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 175

    Stampato nel 1984 da Akropolis

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    I fascismi sconosciuti

    15.00

    I “Fasismi sconosciuti” è ancora un testo indispensabile per una conoscienza “panoramica”delle varie forme, che tra le due guerre mondiali, rivestì in Europa quel che Adriano Romualdi chiamava il “Fenomeno fascista”. Il testo intendeva e intende, colmare la grave lacuna di una storia ufficiale che, scritta dai vincitori, si è soprattutto sforzata di far dimenticare il Fasismo nella più ampia misura possibile, presentandone un’immagine falsa o deformata, ampuntandone le manifestazioni. Viene analizzato in particolar modo il complesso rapporto tra il Reich nazionalsocialista e le popolazionidei paesi occupati.

    Cartonato 11 x 20 cm. pag. 208

    Stampato da Ciarrapico

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    I maledetti – Dalla parte sbagliata della storia

    21.00

    Sedici ritratti di uomini e donne del mondo della cultura che hanno deciso, fra gli anni Venti e trenta del ‘900, di schierarsi dalla parte del Fascismo e del Nazionalsocialismo. Dai poemi di propaganda di Marinetti ai radiodiscorsi di Pound, dai murales fascisti di Sironi ai film della Riefenstahl, dai pamphlet antisemiti di Céline alla fascinazione per il Führer di Hamsun, dal nazionalsocialismo conformistico di Heidegger al nichilismo nazional-legionario di Cioran, dal darwinismo ariano del giovane Lorenz al nazionalismo mistico di Eliade, le vicende, le illusioni, le aspettative, i drammi degli intellettuali che hanno scelto di stare, come è stata denominata dai vincitori del conflitto, dalla parte sbagliata.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 260

    Stampato nel 2017 da Lindau

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    I poeti armati – Drieu Brasillach Céline : 6 febbraio 1934-6 febbraio 1945

    10.00

    Un libro sulla “Tentazione Fascista” degli scrittori collaborazionisti francesi in un momento in cui la crisi delle ideologie sembra ineluttabile. Il libro di Fiore ha il vantaggio di essere nello stesso tempo una sintesi di un’ideologia incomprensibile al mondo borghese e un’analisi dei tre massimi esponenti dei “Collabos” vista in chiave di letteratura armata e non succube del potere politico.

    Brossura, 12,5 x 19,5 cm. pag. 158

    Stampato nel 1999 da Settimo Sigillo

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    Idee per una rivoluzione degli europei

    15.00

    Prestigiosa raccolta di scritti politici di Pierre Drieu La Rochelle dedicati al tema della rivoluzione europea, importante punto di riferimento per quanti vogliano combattere il capitalismo mondialista e l’Alta finanza cosmopolita. Significativo militante della causa europeista, Drieu La Rochelle aveva avuto il merito, in tempi non sospetti, di evidenziare il grave pericolo che i nuovi imperialismi affacciatisi sulla scena mondiale avrebbero costituito per l’Europa e il suo patrimonio di civiltà. Per contrastare quella minaccia fece delle precise e coraggiose scelte di campo, mettendo la sua persona e la sua intelligenza a disposizione dell’unica potenza militare e politica che, egli, riteneva in condizione di erigere una barriera difensiva e di guidare la rivoluzione socialista europea: la Germania nazionalsocialista.

    Brossura 13,5 x 21,5 pagg. 90

    Stampato nel 2012 da Ritter

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    Il capo di cuib

    12.00

    Nuova edizione di questo breviario di ortodossia e di ortoetica che, scritto da Codreanu per i legionari della “Guardia di Ferro”, con l’intento di allevare anime, di fare dell’anima (e non più del grossolano, capriccioso intelletto) il soggetto che nell’uomo guida la contemplazione e ne disciplina la concentrazione e la comprensione, venne da Nae Jonescu paragonato agli Esercizi spirituali di S. Ignazio di Lojola. In appendice: Giovanni Damiano, Platonismo legionario.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 128

    Stampato nel 2002 da Edizioni di Ar

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    Il fascino del fascismo. L’adesione degli intellettuali europei

    48.00

    Il fascismo e il nazionalsocialismo rappresentano, per tutti oggi, il male assoluto compito consapevolmente. Eppure, nell’Europa tra le due guerre furono in molti, tanto tra l’intellighenzia quanto tra il popolo, ad essere attratti dai movimenti fascisti. Perchè il fascismo risultò tanto attraente? E perchè calamitò a sé individui dotati di talento e senso critico? Basandosi su un corpus di scritti letterari, articoli e fonti storiche e filosofiche straordinariamente vasto, il libro, analizza a fondo il trasporto di alcuni (oltre 80) intellettuali europei per il fascismo. Il libro dimostra che il pensiero fascista aveva sostenitori in tutta Europa, anche nei paesi nordici, e non solo nei paesi noti come suoi propugnatori, Germania e Italia. Il fascismo funse da legame tra correnti di pensiero e tendenze proprie dell’epoca: unì arte e religione, antisemitismo e forza vitale, filosofia e letteratura. Ammaliò intellettuali insigniti del premio Nobel quali Knut Hamsun e Luigi Pirandello e, per un breve periodo, anche il filosofo Martin Heidegger.

    Brossura, 17,5 x 25 cm. pag. 574

    Stampato nel 2017 da Settimo Sigillo

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    Il Fascio e la Mezzaluna – I nazionalisti arabi e la politica di Mussolini

    38.00

    La lotta contro la dominazione franco-britannica portata avanti dal Gran Muftì di Gerusalemme Amin el-Husseini e dal Primo Ministro irakeno Rashid Ali el-Gailani si intensificò nella seconda metà degli anni trenta. Il contrasto anglo-italiano per la questione etiopica portò l’Italia ad appoggiare la causa indipendentista del mondo arabo. Con lo scoppio della guerra tali relazioni assunsero i caratteri di una vera e propria alleanza politica e militare. Questo studio delle relazioni arabo-italiane degli anni ’30 e ’40 permette di conoscere la reale portata delle aspirazioni politiche italiane nello scacchiere mediorientale e ritrovare le radici del movimento arabo che ancora oggi, nonostante le variabili sociali, religiose, politiche ed economiche, lotta per un affrancamento dal mondo occidentale e dal suo modello sociale.

    Rilegato, 15,5 x 21,5 cm. pag. 640 + 30 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2003 da Settimo Sigillo

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    Il Fascio, la Svastica e la Mezzaluna

    26.00

    Un poderoso saggio storico che ricostruisce, a partire dal 1919, le relazioni che intercorsero tra il fascismo delle origini e quello del regime e, i più rappresentativi esponenti del nazionalismo arabo, le affinità ideologiche del fascismo con l’Islam e la contraddittoria politica araba dell’Italia che, all’epoca, si proponeva come ponte tra Oriente e Occidente ma con un occhio ai rapporti con la Gran Bretagna. Vengono poi indagati i rapporti tra nazionalsocialismo e i movimenti di liberazione arabo-islamici, la politica araba di Hitler e del nazionalsocialismo. Le tappe della politica di collaborazione che si sviluppò dal 1936 fino al 1945 tra le potenze dell’Asse e i movimenti di liberazione nazionale del mondo arabo islamico (vicende diplomatiche e militari), gli sforzi dei leader arabi per ottenere il riconoscimento ufficiale della loro causa da parte di Roma e Berlino. Infine, nella seconda parte, La spada dell’Islam, è dettagliatamente ricostruita la storia dei corpi militari che i tedeschi riuscirono a costituire con volontari musulmani. È la storia delle unità arabe della Wehrmacht, delle tre divisioni SS costituite con volontari musulmani europei della Bosnia Herzegovina e dell’Albania, delle tante unità della Wehrmacht e della Waffen SS cui dettero vita i volontari originari delle repubbliche musulmane dell’Urss: tartari, uzbeki, turcomanni, tagiki, azeri, calmucchi, khirghisi; fino alle simboliche Frecce Rosse, i volontari arabi che l’esercito italiano, sotto gli auspici del Gram Mufti, tentò di organizzare poco prima della caduta del fascismo.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 408

    Stampato nel 2003 da Mursia

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